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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi in relazione al filmato blasfemo realizzato da alcuni studenti dell'istituto per geometri di Rovigo - n. 3-01057)
PRESIDENTE. La deputata Aprea ha facoltà di illustrare l'interrogazione LeonePag. 36n. 3-01057 concernente interventi in relazione al filmato blasfemo realizzato da alcuni studenti dell'istituto per geometri di Rovigo (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), di cui è cofirmataria.
VALENTINA APREA. Signor Presidente, Ministro Fioroni, Magdi Allam, alla manifestazione di Roma «Salviamo i cristiani», ha detto tra l'altro: «L'Europa, nel momento in cui viola i propri valori e rinnega la propria identità, cessa di essere un modello credibile di civiltà non solo per gli altri, ma soprattutto per se stessa». Ecco perché l'offesa al crocifisso da parte degli studenti di Rovigo non può essere considerata uno dei tanti, pur sconcertanti, atti di bullismo: è un atto ancora più grave, perché denota che questi studenti, dopo dodici anni di scuola, non riconoscono valori universali, non rispettano la nostra storia e non si sentono impegnati a custodirla e a proteggerla.
Per questo, Ministro, le chiediamo quali azioni, d'intesa con la scuola e la famiglia, lei intenda intraprendere per infliggere loro una punizione esemplare di fronte al Paese.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, i gravi episodi di danneggiamento ai locali e agli arredi scolastici e di oltraggio ai simboli della religione cattolica risalgono al mese di aprile di quest'anno. Gli stessi sono stati scoperti dal comando dei carabinieri di Rovigo, che aveva sequestrato telefoni cellulari e computer personali di tre diciottenni rodigini nel corso di un'indagine già aperta a loro carico per fatti di danneggiamento e violenza privata avvenuti fuori dall'istituzione scolastica.
I filmati in possesso dei carabinieri sono stati resi noti dall'Arma nella giornata del 3 luglio ultimo scorso, in concomitanza con la chiusura delle indagini e l'invio degli atti alla procura della Repubblica per la formulazione di nuovi capi di imputazione. Tali filmati non risultano essere stati diffusi nella rete Internet da parte dei loro autori.
Appresa la notizia dalla stampa nella giornata del 4 luglio, il direttore scolastico regionale, d'intesa con il sottoscritto, ha assunto le seguenti iniziative: ha acquisito le prime sommarie informazioni della scuola, che è stata identificata nell'Istituto tecnico statale per geometri «Amos Bernini» di Rovigo; ha disposto un immediato accertamento ispettivo, che sarà condotto da due dirigenti tecnici della direzione generale del Veneto; ha promosso e tenuto ieri, insieme al sindaco di Rovigo e al dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Rovigo e al dirigente scolastico regionale, una conferenza stampa nella quale è stata resa la corretta informazione sui fatti e sulle iniziative intraprese.
L'iniziativa congiunta ha voluto evidenziare, da parte della comunità locale e dei responsabili delle autonomie scolastiche, la profonda offesa recata alla città, unitamente alla scuola polesana, al Veneto e al comune senso della popolazione.
L'accertamento ispettivo in modo particolare dovrà verificare le circostanze di svolgimento dei fatti, gli studenti e l'eventuale personale scolastico coinvolti, le modalità di organizzazione e di concreto esercizio della vigilanza sugli alunni posta in essere dalla scuola, soprattutto alla luce della normativa di riferimento emanata dal Ministero e anche dalla direzione scolastica regionale il 2 novembre 2005, nonché il comportamento dei vertici scolastici, che dai primi sommari elementi di conoscenza acquisiti non è apparso adeguato alla gravità dei fatti.
Risulta, infatti, che il comando dei carabinieri avesse già fatto visionare un mese e mezzo fa i filmati in questione al vicepreside. Da essi emergevano in modo inequivocabile gli atti di vandalismo e la frantumazione del crocifisso. L'ufficio scolastico regionale fornirà alla scuola tutto il necessario supporto affinché vengano adottati nei confronti degli studenti coinvolti esemplari provvedimenti disciplinariPag. 37e avviati processi disciplinari anche contro l'eventuale personale della scuola coinvolto.
Ritengo che, di fronte a quanto è accaduto nella scuola di Rovigo con l'oltraggio al crocifisso, nessuno possa ritenersi assolto.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. La scuola, nella quale è stata avviata un'ispezione, punirà i colpevoli; resta però la responsabilità degli adulti, della famiglia e della scuola, poiché questa grave mancanza di rispetto nei riguardi degli altri, del debole e, in questo caso, dei simboli della religione è espressione di un profondo disagio, per il quale la scuola, la famiglia e le centrali educative del paese debbono dare una risposta corale, rivolta all'essere e non - come spesso facciamo con superficialità - all'avere.
PRESIDENTE. La deputata Aprea ha facoltà di replicare.
VALENTINA APREA. Signor Presidente, mi dichiaro insoddisfatta della risposta del Ministro, soprattutto sul piano politico. Lei ha finora investito tempo e risorse in provvedimenti estemporanei e demagogici - quali le circolari - per sconfiggere il bullismo, rinunciando a prendere posizione su provvedimenti di sistema che erano stati approvati nel corso della passata legislatura, quali il docente tutor, l'orientamento continuo per il diritto-dovere e il voto di condotta, che avrebbero costituito una significativa risposta all'emergenza educativa che si è drammaticamente manifestata durante questo anno scolastico.
La soprattutto accusiamo di aver cancellato dal sito del Ministero e da ogni traccia istituzionale il profilo educativo, culturale e professionale, approvato dal Parlamento nella scorsa legislatura, che imponeva fra l'altro a tutti gli studenti a 18 anni di riconoscere le radici classiche ed ebraico-cristiane della nostra civiltà e di impegnarsi per concretizzarne i valori.
Se, invece di affrontare il problema del vuoto educativo attraverso circolari e commissioni, avesse concentrato la sua attenzione su queste espressioni, anche lei avrebbe fornito un esempio di cittadinanza costituzionale, dimostrando che i valori fondanti della nostra civiltà e della nostra scuola non sono né di destra né di sinistra: quando ci scontriamo su questi aspetti, diamo un cattivo esempio anche ai nostri studenti.
Spero che la scuola rifletta su quanto è accaduto e si impegni a rivedere davvero le nostre origini. Auguri, Ministro [(Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)]!