Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GIACOMO BAIAMONTE (FI), PAOLA PELINO (FI), LUIGI FABBRI (FI), MAURIZIO BERNARDO (FI), SALVATORE MAZZARACCHIO (FI), GABRIELE BOSCETTO (FI), VALENTINA APREA (FI) e SIMONE BALDELLI (FI).
LUCIANO MODICA, Sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca. Accetta gli ordini del giorno Tessitore n. 1, Mellano n. 2, Folena n. 3, Bertolini n. 7, Boscetto n. 9, Lainati n. 15, Verdini n. 17, Galli n. 19 e Palumbo n. 20, nonché l'ordine del giorno Baiamonte n. 21, purché riformulato; invita quindi al ritiro degli ordini del giorno Palmieri n. 12 e Carfagna n. 18. Non accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.
Intervengono per dichiarazione di voto sugli ordini del giorno i deputati SIMONE BALDELLI (FI), TOMMASO PELLEGRINO (Verdi), SERGIO D'ELIA (RosanelPugno), FABIO GARAGNANI (FI), LUCIO BARANI (DCA-NPSI), GIACOMO BAIAMONTE (FI), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 21, DONATELLA PORETTI (RosanelPugno), GERARDO BIANCO (Ulivo), ROBERTO GIACHETTI (Ulivo), Pag. VIBENEDETTO DELLA VEDOVA (FI), FRANCESCO BOSI (UDC), ALBERTO BURGIO (RC-SE), GIUSEPPE PALUMBO (FI), MARIO TASSONE (UDC), FULVIO TESSITORE (Ulivo), PAOLA GOISIS (LNP) e LUCIANO D'ULIZIA (IdV); interviene inoltre, per successive precisazioni, il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca, LUCIANO MODICA, che accetta gli ordini del giorno Lazzari n. 22 e Poretti n. 23, purché riformulati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Baldelli n. 4 e respinge gli ordini del giorno Pelino n. 5, Garagnani n. 6, Mistrello Destro n. 8, Aprea n. 10, Pescante n. 11, Palmieri n. 12, Adornato n. 13, Carlucci n. 14, Bernardo n. 16 e Carfagna n. 18; approva quindi gli ordini del giorno Baiamonte n. 21, nel testo riformulato, e Poretti n. 23.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame, manifesta vivo compiacimento per le modifiche migliorative apportate al testo in tema di autonomia statutaria degli enti di ricerca; esprime, tuttavia, forti perplessità sull'impianto del provvedimento, in considerazione del carattere limitato degli interventi da esso recati e della mancanza di un disegno strategico del Governo, che non ha provveduto ad aggiornare il programma nazionale della ricerca.
AMERICO PORFIDIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che evidenzia il ruolo strategico della ricerca per il Paese e reca elementi innovativi, quali l'autonomia statutaria degli enti di ricerca, la valutazione delle loro attività, i criteri di nomina dei presidenti e dei consigli d'amministrazione degli stessi. Evidenziata, infine, la grande apertura nei confronti dei ricercatori, auspica, già in occasione della prossima legge finanziaria, un forte impegno dello Stato dal punto di vista dell'aumento delle risorse da destinare al settore.
VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Nel rilevare che gli innovativi principi e criteri direttivi dettati dal disegno di legge delega in esame consentiranno agli enti di ricerca italiani di colmare la distanza che li separa dagli analoghi istituti internazionali, sottolinea la necessità di assicurare uno stretto rapporto tra ricerca e mondo produttivo; espresso quindi apprezzamento per il contributo offerto al dibattito anche dall'opposizione, auspica l'approvazione del provvedimento, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
MAURO DEL BUE (DCA-NPSI). Dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame, giudicando particolarmente soddisfacenti le modifiche apportate al provvedimento nel corso dell'iter alla Camera, segnatamente la soppressione dei commi 3 e 4 dell'articolo 1, che hanno consentito di attenuare l'impostazione eccessivamente centralistica che connotava il testo trasmesso dal Senato.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, finalizzato a sostenere e razionalizzare le attività degli enti di ricerca, nonché a garantire la loro autonomia anche rispetto ai condizionamenti politici ed alle logiche clientelari. Nel ringraziare altresì la Commissione per il proficuo lavoro svolto, giudica infondate le perplessità sollevate sul carattere eccessivamente generico dei principi e criteri direttivi della delega legislativa da conferire al Governo, ritenendo altresì che il provvedimento possa favorire la produttività e la qualità della ricerca scientifica, che costituisce un fattore di sviluppo per il Paese.
PAOLA GOISIS (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, del quale richiama gliPag. VIIaspetti salienti, rilevando che l'attuale Governo, rispetto a quello precedente, presta un'attenzione troppo blanda al mondo della ricerca, atteso che sono stati ridotti i contributi, diretti e indiretti, al settore e non si è risolta la grave situazione nella quale si trovano i giovani lavoratori precari che operano negli enti di ricerca. Auspica pertanto che siano stanziate più ingenti risorse finanziarie e che sia predisposto un piano organico di assunzioni in un comparto così delicato per la crescita del Paese.
ALBA SASSO (SDpSE). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che giudica un segnale importante nei confronti del mondo della ricerca, sottolinea la necessità di effettuare investimenti idonei a garantire l'autonomia e l'efficienza degli enti di ricerca, esprimendo rammarico per l'atteggiamento non propositivo assunto nel corso dell'iter del provvedimento da esponenti dell'opposizione. Osservato altresì che la ricerca costituisce un elemento importante per lo sviluppo del Paese, auspica che si provveda quanto prima al coordinamento degli enti operanti nel settore, superando la condizione di precarietà che troppo spesso connota l'attività dei ricercatori.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, esprimendo particolare apprezzamento per l'introduzione di criteri meritocratici nella valutazione dell'attività degli enti di ricerca.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che giudica non necessario e lacunoso, pur rilevando che il testo è stato significativamente migliorato grazie alla disponibilità mostrata dal relatore e dal rappresentante del Governo nell'accogliere talune proposte emendative presentate dall'opposizione.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Nell'evidenziare che il proficuo ed approfondito lavoro svolto ha consentito di migliorare il testo trasmesso dal Senato, in particolare salvaguardando l'autonomia statutaria degli enti, nel pieno rispetto del principio costituzionale di libertà della ricerca scientifica, auspica l'approvazione, in conformità all'ordine del giorno presentato dal suo gruppo ed accettato dal Governo, di ulteriori provvedimenti volti ad estendere le previsioni del disegno di legge in esame, sul quale manifesta un orientamento favorevole, agli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca.
FABIO GARAGNANI (FI). Nel dichiarare il voto nettamente contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, lamenta che l'Esecutivo ha trascurato in modo superficiale i positivi effetti prodotti dagli interventi di riordino degli enti di ricerca effettuati dal precedente Governo. Rilevata quindi l'assenza di una strategia globale da parte dell'Esecutivo, segnatamente per quanto riguarda il coinvolgimento del mondo produttivo, l'autonomia statutaria degli enti di ricerca ed il sistema di governance degli stessi, paventa che esso intende continuare a condizionarne l'attività.
FULVIO TESSITORE (Ulivo). Osservato che i deleteri effetti prodotti da interventi frammentari e settoriali assunti nella precedente legislatura rendono urgente una riforma sistematica ed organica degli enti di ricerca, pur giudicando perfettibile il disegno di legge in esame, ritiene che le modifiche introdotte al testo nel corso dell'iter alla Camera ed i principi affermati nel provvedimento giustifichino il voto favorevole del suo gruppo.
MARIO PEPE (FI). Dichiara voto contrario sul provvedimento in esame, auspicando che il Governo sostenga la ricerca con adeguati stanziamenti finanziari.
MANUELA GHIZZONI (Ulivo), Relatore. Nel rivolgere un ringraziamento a quanti hanno contribuito all'iter del disegno di legge in esame, rileva che le disposizioniPag. VIIIda esse recate consentiranno di dare certezza e stabilità al settore della ricerca.
Propone quindi talune correzioni di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 42).
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva le correzioni di forma proposte dal relatore.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2599.