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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire il collocamento anticipato in quiescenza ai lavoratori che assistono persone disabili - n. 3-01075)
PRESIDENTE. Il deputato Satta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01075, concernente iniziative per garantire il collocamento anticipato in quiescenza ai lavoratori che assistono persone disabili (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).
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ANTONIO SATTA. Signor Presidente, signor Ministro, lei sa che per i Popolari-Udeur i temi della famiglia sono al centro dell'impegno politico, per dare risposte e soluzioni adeguate. Per tale motivo, oggi proponiamo alla sua attenzione il tema scottante e quantomeno attuale dei genitori che assistono un figlio portatore di handicap, in condizione di particolare gravità.
Come lei sa, al riguardo esiste una proposta di legge presentata dal nostro gruppo, che ha anche raccolto oltre settanta firme di parlamentari. Questo è indicativo dell'importanza del problema, che richiede soluzioni, le più tempestive possibili.
Le dò atto, signor Ministro, che quando ha risposto all'interrogazione del nostro capogruppo, l'onorevole Fabris, ha ritenuto opportuno il riconoscimento del lavoro di cura svolto da questi genitori, che è il presupposto per consentire loro...
PRESIDENTE. Deve concludere.
ANTONIO SATTA... di ottenere il pensionamento anticipato di quiescenza. La domanda è la seguente. Non ritiene che tale problema debba trovare lo spazio necessario all'interno della riforma delle pensioni, che sta discutendo in questo momento?
PRESIDENTE. Il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, ringrazio i presentatori di questa interrogazione, anche se segnalo, per la seconda volta, che le materie previdenziali non rientrano nella competenza del Ministero della solidarietà sociale, ma in quella del Ministero del lavoro.
Condividendo, comunque, la proposta - come già ho avuto modo di affermare - ho avanzato le seguenti richieste: ho chiesto al Ministro del lavoro, al Ministro dell'economia e al Presidente del Consiglio - nell'ambito della trattativa con le parti sociali che è in corso in queste settimane - di porre tale tema, in modo da avere un riconoscimento sul piano previdenziale per i familiari che si occupano di persone portatrici di handicap. Al fine di evitare che tale richiesta non trovasse spazio, ho ritenuto opportuno avanzare la richiesta anche per iscritto, formalizzandola, quindi, al Presidente del Consiglio e facendomi portavoce di un'istanza che numerosi parlamentari - come lei ha detto - hanno segnalato.
Come lei sa, nell'ambito di una discussione in cui esistono posizioni diverse all'interno della maggioranza, il Presidente del Consiglio ha affermato che nei prossimi giorni avanzerà una sua proposta e io spero che, nell'ambito di essa, trovi spazio la richiesta di cui anche lei si è fatto latore. Quindi, non essendo responsabilità diretta del Ministero della solidarietà sociale, ho posto la questione al Presidente del Consiglio e attendo una risposta.
Ritengo che la questione delle famiglie con persone portatrici di handicap al loro interno debba trovare una risposta; analogamente ritengo, più in generale, che con riferimento alla vicenda pensionistica sia necessario trovare una risposta in termini di superamento del cosiddetto «scalone», permettendo quindi alle persone di andare in pensione ad un'età decente. Su questo aspetto, come lei sa, è in corso una discussione piuttosto accesa anche nella maggioranza.
Ritengo che il tema delle pensioni sia decisivo; come si evince anche dal caso di specie, esso non si risolve in una contraddizione tra persone anziane e giovani, ma anzi è necessario, attorno a tale tema, ricostruire un'unità di intenti di tutto il Paese, che permetta, appunto, alle persone che lavorano, e in particolare a chi deve assistere i propri familiari, di...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. ... andare in pensione ad un'età che ancora consenta loro di assistere gli altri e se stessi. Il problema che le pongo, pertanto, è il seguente: nel casoPag. 55in cui ciò non fosse previsto, quale tipo di giudizio dobbiamo dare sulla proposta che verrà avanzata sulle pensioni; perché a questo punto, devo dire...
PRESIDENTE. La prego...
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. ...rimetto anche in mano sua tale valutazione.
PRESIDENTE. Il deputato Satta ha facoltà di replicare.
ANTONIO SATTA. Signor Ministro, le do atto della sensibilità che, ancora una volta, dimostra, anche se non riusciamo a vedere i risultati. In questo caso non ci stiamo addentrando nei meandri della discussione in atto sulle pensioni, su scaloni e scalini, ma stiamo parlando di situazioni difficili, vale a dire di sensibilità verso chi soffre e chi sta male.
Tale situazione viene sollecitata da tutte le regioni del nostro Paese. Anche la proposta di legge, presentata dai deputati del gruppo Popolari-Udeur, di cui sono il primo firmatario, nasce dalla sensibilizzazione dei nostri amministratori regionali; in questo caso, del nostro presidente di gruppo del consiglio regionale della Sardegna, l'onorevole Pietro Pittalis. Si tratta quindi di una sorta di SOS, di richiesta di aiuto che proviene da tutta la collettività nazionale, dalla gente più povera, che chiede soltanto di poter essere messa in grado di assistere chi non può lavorare e non può fare nulla. È un lavoro anche questo, pertanto ritengo che tale riconoscimento sia un atto dovuto da parte di un Governo che dice di essere, soprattutto, solidale e vicino alla gente (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).