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Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 81 del 2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria (A.C. 2852-A) (ore 9,30).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore. Rilevato preliminarmente che il miglioramento complessivo degli andamenti di finanza pubblica, dovuto principalmente all'inaspettato incremento del gettito tributario, costituisce il presupposto del provvedimento d'urgenza in discussione, del quale illustra il contenuto, osserva che esso prevede interventi nel settore della finanza locale ed in quello previdenziale, nonché misure finalizzate al ripristino di autorizzazioni di spesa ed alla rimozione di vincoli di spesa per le amministrazioni pubbliche; sottolinea quindi il proficuo lavoro svolto in Commissione grazie al contributo fattivo di maggioranza ed opposizione, che ha consentito di migliorare il testo di un provvedimento che persegue obiettivi di sviluppo e di equità sociale.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
MARINO ZORZATO (FI). Evidenzia l'incoerenza tra l'impegno assunto dal Governo a risanare i conti pubblici e lePag. VImisure di spesa recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, nel quale manca un disegno di sviluppo e di rilancio del Paese. Lamenta, in particolare, il reintegro delle autorizzazioni di spesa, di cui all'articolo 7, a vantaggio delle amministrazioni centrali dello Stato; avrebbe invece ritenuto auspicabile accantonare l'extragettito in osservanza degli inviti alla parsimonia rivolti al nostro Paese da organismi ed autorità nazionali ed internazionali.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel condividere l'impostazione di fondo del provvedimento d'urgenza in discussione, che trae origine da un sensibile miglioramento dei conti pubblici, osserva che esso risponde alla necessità di una più equa redistribuzione delle risorse, favorendo le classi economicamente più deboli; manifesta quindi apprezzamento per l'aumento delle pensioni minime e sociali e per i previsti interventi a favore, tra l'altro, della cooperazione allo sviluppo, della scuola, della sicurezza e degli enti locali.
GASPARE GIUDICE (FI). Esprime un giudizio fortemente critico sul provvedimento d'urgenza in discussione, che prevede, tra l'altro, disposizioni estranee alla materia della finanza pubblica, ritenendolo emblematico della precarietà e della litigiosità che connotano l'operato delle forze politiche che sostengono il Governo. Richiamati quindi gli elementi di maggiore criticità del decreto-legge in discussione, avrebbe ritenuto opportuno che il cosiddetto extragettito fosse utilizzato per il ripiano del debito pubblico e per adottare efficaci misure a favore dei precari e del comparto sicurezza.
ANDREA RICCI (RC-SE). Nel sottolineare che l'extragettito è dovuto all'efficace politica economica e fiscale attuata dal Governo, auspica tuttavia che in futuro non si ripetano così significativi scostamenti rispetto ai previsti saldi di finanza pubblica, presumibilmente imputabili all'impiego di modelli econometrici non pienamente attendibili; manifestato inoltre apprezzamento per il compromesso raggiunto all'interno della maggioranza circa la destinazione del cosiddetto tesoretto, segnatamente con riferimento alle spese sociali e per il rilancio economico del Paese, esprime tuttavia forti perplessità sulle disposizioni volte a ridurre il cuneo fiscale per banche ed imprese di assicurazione senza prevedere la totale compensazione finanziaria dei relativi costi nell'ambito dei medesimi comparti. Giudica infine inaccettabili le recenti ingerenze della Commissione europea, atteso che l'Italia sta rispettando pienamente i vincoli derivanti dal patto europeo di stabilità.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Pur ringraziando il relatore ed i componenti la V Commissione l'apprezzabile tentativo di migliorare il testo in esame, esprime un giudizio nettamente negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che ritiene emblematico della irresponsabile politica economica del Governo, che si conferma incapace di contenere la spesa pubblica, anzi la aumenta, e di varare misure corredate della necessaria copertura finanziaria. Osservato inoltre che le maggiori entrate rispetto alle previsione di bilancio 2007 non derivano dalla lotta all'evasione fiscale, ma da un deprecabile aumento della pressione tributaria, condivide le forti perplessità espresse sul decreto-legge dal Governatore della Banca d'Italia e dai rappresentanti dell'ANCI, ritenendo opportuno che il cosiddetto extragettito sia prioritariamente utilizzato per la riduzione del debito pubblico e della pressione fiscale.
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Osserva che le critiche rivolte dall'opposizione - perlatro resasi responsabile dell'azzeramento dell'avanzo primario - al provvedimento d'urgenza in discussione non ne intaccano il carattere profondamente innovativo, atteso che esso prevede la redistribuzione, secondo criteri di equità sociale, delle maggiori entrate derivanti soprattutto dalla decisa lotta all'evasione fiscale condotta dal Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Nel dare atto al relatore e al presidente della V Commissione di avere agevolato lo svolgimento di un costruttivo dibattito in sede referente, richiama gli aspetti salienti del decreto-legge, sottolineando la particolare valenza delle misure di contrasto al precariato, di agevolazione del riscatto della durata legale del corso di laurea e di facilitazione dell'accesso al credito da parte dei giovani. Auspica infine che, superata la fase emergenziale del risanamento, si possa dare, con la prossima manovra economico-finanziaria, un decisivo impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro, recependo nel contempo le istanze provenienti dalle fasce più deboli della popolazione.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudica irresponsabile e vergognosa la manovra economica che il Governo intende attuare con il provvedimento d'urgenza in discussione, che prevede la distribuzione di risorse in realtà inesistenti e determinerà un consistente incremento della spesa pubblica e del deficit di bilancio, a fronte del quale sarà presumibilmente necessario inasprire la pressione fiscale. Ritiene quindi che l'impostazione del provvedimento sia emblematica del cedimento dell'Esecutivo alle pressioni provenienti dall'estrema sinistra.
DOMENICO ZINZI (UDC). Espresso il giudizio fortemente critico del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che ritiene illogico e di carattere eterogeneo, osserva che le misure da esso recate prevedono una irresponsabile espansione della spesa pubblica. Pur giudicando condivisibili le disposizioni a favore dell'aumento delle pensioni minime ed apprezzato l'impegno del Governo di attenuare l'impatto degli studi di settore sulle piccole e medie imprese, preannunzia la presentazione di proposte emendative prevalentemente soppressive di misure che non sostengono lo sviluppo e non soddisfano le reali esigenze del Paese.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Rilevato il carattere affrettato, caotico e pasticciato delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, che comporta ulteriori aggravi fiscali per cittadini ed imprese, ritiene che esso denoti l'incapacità del Governo di perseguire, a causa delle divisioni interne alla maggioranza, una congrua politica tributaria finalizzata a stimolare la ripresa economica e a favorire lo sviluppo del Paese. Manifestato quindi un orientamento fortemente critico sulle disposizioni che aggravano l'imposizione a carico delle holding, ritiene che le maggiori entrate dovrebbero essere utilizzate per ridurre disavanzo, debito pubblico e pressione fiscale, anziché per aumentare la spesa.
LAURA RAVETTO (FI). Rileva che la manovra economica di tipo espansivo definita con il provvedimento d'urgenza in discussione sembra contraddire l'assoluta necessità di ridurre la spesa pubblica prospettata dal Ministro dell'economia all'inizio della legislatura a fronte della asserita gravità della situazione dei conti pubblici.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
LAURA RAVETTO (FI). Esprime quindi perplessità sul presunto miglioramento della situazione economica dell'Italia, osservando che sarebbe stato più opportuno destinare il cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico o della pressione fiscale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
GIUSEPPE OSSORIO (IdV). Osservato che, ai fini dello sviluppo del Paese, sarebbe stato auspicabile destinare il cosiddetto extragettito fiscale all'attuazione di una rigorosa politica di risanamento dei conti pubblici, in linea con gli indirizzi espressi a livello europeo, rileva che ilPag. VIIIprovvedimento d'urgenza in discussione si è reso necessario per far fronte a situazioni di oggettiva sofferenza sul versante della spesa; avrebbe tuttavia auspicato una maggiore attenzione al problema dell'ammodernamento delle infrastrutture.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.