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Sull'ordine dei lavori (ore 9,20).
PRESIDENTE. Vi sono due colleghi che hanno chiesto di parlare sull'ordine dei lavori. Come è noto, sull'ordine dei lavori si parla a fine seduta, tuttavia, avendo iniziato la seduta prima dell'orario consueto posso dare la parola ai menzionati colleghi, concedendo loro due minuti e non oltre, perché si tratta di un'eccezione.
Ha facoltà di parlare l'onorevole Baldelli.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per sottoporre all'attenzione dell'Assemblea e della Presidenza quanto accaduto nella giornata di ieri, al termine dei nostri lavori. Siamo stati tutti raggiunti dalla notizia della remissione del proprio mandato da parte del Ministro Bonino a causa di un forte dissenso politico con il Governo, con il Presidente del Consiglio, con parte della propria maggioranza e con i sindacati sul tema della riforma previdenziale, del cosiddetto superamento della riforma Maroni. Il Presidente del Consiglio Prodi ha confermato la fiducia al Ministro Bonino. Noi riteniamo che per confermare la fiducia ad un ministro si debba prima averla e crediamo che questo sia un fatto grave. Siccome siamo in prossimità di una eventuale posizione della questione di fiducia riteniamo che, in queste condizioni, sia quantomeno singolare che il Governo venga a porre la questione di fiducia nei confronti del Parlamento. Riteniamo, inoltre, che si sia aperta, all'interno della maggioranza e del Governo, una crisi politica molto grave - che prima o poi sarebbe scoppiata - che consiste in una divaricazione frontale tra la parte massimalista e quella riformista della coalizione.
Crediamo sia opportuno che il Governo venga finalmente a riferire in quest'aula su tale situazione così difficile e sulla crisi che si sta aprendo all'interno del Governo e della maggioranza e crediamo che il Parlamento abbia tutto il diritto di sapere cosa stia succedendo sul fronte delle pensioni e della dialettica interna della maggioranza stessa. Crediamo che questo siaPag. 2un atto dovuto proprio per il fatto che ci troviamo, lo ripeto, in prossimità di una situazione politica per cui...
PRESIDENTE. Onorevole Baldelli, concluda.
SIMONE BALDELLI. ...sembra che addirittura il Governo sia intenzionato, pur non avendo la fiducia dai propri stessi ministri, a porre la questione di fiducia al Parlamento.
PRESIDENTE. Riferirò circa la sua sollecitazione al Presidente della Camera. Ha facoltà di parlare l'onorevole Pedrini.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, la ringrazio di avermi dato la parola. Siamo in presenza di un caso grave che ci espone ad una brutta figura davanti a tutti gli osservatori internazionali. Mi riferisco all'andamento della procedura di privatizzazione di Alitalia. Mi rivolgo alla sensibilità della Presidenza per rilevare che, nonostante vi siano state più volte sollecitazioni al Governo a riferire nelle competenti Commissioni ed in quest'aula, il Governo stesso, su tale vicenda, si è sempre reso latitante. Ha addirittura opposto un diniego ad informare il Parlamento, nonostante si sia in presenza di una procedura di privatizzazione di un'azienda di servizio pubblico che richiede una particolare espletazione per cui è richiesto al Parlamento di esprimersi.
Siamo di fronte ad una gara in cui i concorrenti, invece di rispettare le regole, pongono le condizioni al Governo per partecipare alla gara, in una situazione nella quale sono stati criminalizzati i dipendenti, sono stati confermati manager che costavano all'azienda 350 euro l'ora per perdere 41 mila euro l'ora! La mobilità, che è un diritto garantito...
PRESIDENTE. Onorevole Pedrini, concluda.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. ...dalla Costituzione, è seriamente leso. Signor Presidente, chieda al Ministro Padoa Schioppa e a tutti i ministri intervenuti su questa vicenda che vengano in Parlamento a dare conto di ciò che sta succedendo. Non mi sembra di chiedere troppo e il Governo non si può trincerare dietro alcuna scusa.
PRESIDENTE. La Presidenza prende atto di questa sua richiesta, onorevole Pedrini. Ricordo che lei stesso, come ogni parlamentare, può presentare atti di sindacato ispettivo, in modo da impegnare il Governo in tale discussione.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Il Governo non risponde!
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Credo che l'onorevole Della Vedova, cui darò molto brevemente la parola, voglia associarsi alla stessa richiesta. Prego, onorevole Della Vedova, ha facoltà di parlare.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Non ci sono i tempi per il sindacato ispettivo. Alitalia oggi, all'apertura in borsa, perde il 10 per cento. La situazione è di una gravità assoluta.
Il Ministro Padoa Schioppa aveva promesso e garantito che la privatizzazione di Alitalia avrebbe rappresentato un modello per il mondo. Viceversa, ci troviamo dinanzi ad una crisi gravissima, che rischia di trascinare l'azienda verso un fallimento inutile e del tutto improduttivo. Quindi, mi associo alla richiesta del collega e credo che il Governo debba, entro brevissimo tempo, venire a riferire in Parlamento sulla vicenda, dopo che l'unica cordata rimasta in pista si è ritirata. La faccenda è, pertanto, di una gravità assoluta e l'urgenza richiede un intervento immediato.
PRESIDENTE. La Presidenza chiederà al Governo come intenda affrontare tale questione dinanzi al Parlamento.
MASSIMO GARAVAGLIA. Chiedo di parlare.
Pag. 3PRESIDENTE. Ne ha facoltà, per due minuti.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, sarò brevissimo. Il problema riguarda la questione del rapimento di padre Bossi. Leggiamo sui giornali che, inopinatamente, durante la trattativa il Governo ha dichiarato che d'ora in poi i rapiti in zone sconsigliate dovranno pagarsi il riscatto. Siamo d'accordissimo sul concetto, ma un'uscita più inopportuna e intempestiva di questa non l'abbiamo mai ascoltata. Chiediamo, quindi, che si chiarisca la posizione in Parlamento una volta per tutte e che, anche per padre Bossi, si faccia quello che si è fatto per le due Simone, per Mastrogiacomo e per tanti altri.
Non arriviamo a dire che per essere aiutato padre Bossi debba dichiararsi di sinistra - se serve, lo facciamo noi per lui - ma diamogli una mano. Inoltre, ci sembra onestamente ridicolo che ad un prete si chieda di pagare il riscatto. Chiediamo, quindi, che almeno su questa faccenda il Governo si comporti con serietà, visto che, per il resto, è un disastro su tutta la linea.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Garavaglia.