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Discussione del disegno di legge S. 1507: Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (approvato dal Senato) (A.C. 2849 ed abbinata).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE), Relatore per la XI Commissione. Osservato che i frequenti incidenti sul lavoro rendono particolarmente urgente un intervento legislativo che consenta di superare i limiti della disciplina vigente, avendo riguardo anche ai rischi connessi alla crescente precarietà, nonché alla regolamentazione di appalti e contratti pubblici, rileva che il disegno di legge in discussione, del quale illustra gli aspetti salienti, è volto a conferire al Governo una delega per il complessivo riassetto della predetta normativa. Evidenziato altresì che l'accoglimento di proposte di modifica, talune delle quali giudicate condivisibili, ritarderebbe la conclusione - che auspica sollecita - dell'iter parlamentare, ritiene che le istanze in esse rappresentate possano più opportunamente essere oggetto di appositi ordini del giorno.
DONATO RENATO MOSELLA (Ulivo), Relatore per la XII Commissione. Manifestata condivisione per le esaustive considerazioni svolte dal relatore per l'XI Commissione, evidenzia il carattere organico ed innovativo del provvedimento in discussione, del quale richiama i principi ispiratori e gli aspetti salienti, segnatamente con riferimento alle disposizioni di immediata applicazione concernenti, in particolare, profili sanzionatori, nonché condizioni e sicurezza nei luoghi di lavoro.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Nel ringraziare tutte le forze politiche per il contributo offerto nel corso dell'iter parlamentare, nonché le massime cariche dello Stato per i continui richiami ad intervenire efficacemente per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti sul lavoro, rileva che il disegno di legge in discussione, frutto delle politiche di concertazione attuate dall'Esecutivo e di un ampio confronto con le regioni e le parti sociali, è volto ad incrementare la sicurezza ed a promuovere la salute dei lavoratori. Evidenziata altresì l'inaccettabilità, anche da parte dell'opinione pubblica, di ritardi causati da modifiche al testo trasmesso dal Senato, ritiene che eventuali ordini del giorno potrebbero orientare l'azione del Governo in sede di attuazione della delega che si intende conferirgli.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ROBERTO ULIVI (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Esprime, a nome del suo gruppo, un giudizio positivo sul disegno di legge in esame, che razionalizza la disciplina in materia, confermando il carattere universale del diritto alla sicurezza dei lavoratori. Prospetta tuttavia l'esigenza di apportare modifiche migliorative al testo del provvedimento, preannunziando, al riguardo, la presentazione di proposte emendative volte, tra l'altro, a rafforzarePag. XIVle competenze degli ispettori del lavoro ed a garantire la coerenza sistemica delle sanzioni pecuniarie.
FRANCESCO MARIA AMORUSO (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Nel ritenere che la dimensione del fenomeno degli infortuni sul lavoro giustifichi l'urgenza di un intervento normativo organico e coerente nel settore della sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori, sottolinea la necessità di disciplinare efficacemente, tra gli altri, l'aspetto sanzionatorio connesso al fenomeno del lavoro sommerso. Auspicando, quindi, una proficua collaborazione tra il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della salute, esprime apprezzamento sul complesso delle disposizioni recate dal provvedimento in discussione, di cui pure evidenzia taluni punti di criticità. Tuttavia, al fine di agevolare la sollecita approvazione del disegno di legge in esame, preannunzia la trasformazione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo in appositi ordini del giorno, di cui auspica l'accoglimento.
LORENZO BODEGA (LNP). Ricordato che l'esigenza di procedere ad un riordino della disciplina in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro era stata già avvertita nella scorsa legislatura, dichiara di condividere le finalità del provvedimento in discussione, giudicando, tuttavia, poco comprensibile l'accelerazione dei tempi del suo esame da parte dell'Assemblea impressa dalla maggioranza e dal Governo.
SALVATORE BUGLIO (RosanelPugno). Nel dare atto alle Commissioni di aver svolto un approfondito e proficuo lavoro, grazie anche al contributo dell'opposizione, e di aver opportunamente accelerato l'iter del provvedimento in discussione, sottolinea l'importanza, al fine di contrastare efficacemente il drammatico fenomeno degli incidenti sul lavoro, di una più intensa sinergia con gli enti locali nell'attività di controllo e di ispezione. Manifestato altresì un orientamento favorevole al disegno di legge in discussione, che rappresenta un punto di equilibrio tra esigenze repressive e preventive, ne auspica la sollecita approvazione.
PEPPE DE CRISTOFARO (RC-SE). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base di criteri costantemente seguiti.
ANGELO COMPAGNON (UDC). Nel ritenere che presso le Commissioni di merito si sia persa un'occasione per predisporre un testo realmente condiviso, lamenta l'indisponibilità del Governo e della maggioranza nei confronti degli emendamenti presentati dai deputati di opposizione; giudicato, inoltre, l'impianto del provvedimento eccessivamente repressivo, rileva che le disposizioni concernenti il rappresentante per la sicurezza aziendale e la disciplina degli appalti pubblici avrebbero meritato maggiori approfondimenti. Stigmatizza, infine, il ricorso allo strumento della delega legislativa che, nel caso di specie, espropria il Parlamento delle proprie prerogative.
LUIGI FABBRI (FI). Nel ricordare il carattere non ostruzionistico dell'atteggiamento assunto dall'opposizione nelle Commissioni di merito, condivide la necessità di affrontare il grave problema della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Sottolinea peraltro il differente approccio al problema da parte del centrosinistra, che propone adempimenti formali ed interventi di carattere eccessivamente sanzionatorio, e del centrodestra, le cui proposte sono invece ispirate ad un approccio per obiettivi.
Pag. XVAMALIA SCHIRRU (Ulivo). Rileva che l'approvazione del disegno di legge in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, consentirà l'entrata in vigore di misure anche di immediata applicazione, volte a garantire adeguati ed uniformi livelli di tutela dei lavoratori; inoltre esprime l'apprezzamento e la soddisfazione del suo gruppo per un testo che, nell'ottica della promozione di una vera cultura della sicurezza, razionalizza l'apparato sanzionatorio, senza trascurare l'importanza della prevenzione, e prevede che il Governo si debba attenere, nell'attuazione della delega, a principi e criteri direttivi ispirati ad unicità ed omogeneità.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Esprime perplessità sulle misure recate dal provvedimento in esame in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, ritenendo che sarebbe stata più opportuna l'introduzione di efficaci strumenti preventivi di controllo; preannunzia, pertanto, la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo alla predisposizione di adeguati interventi in tale ambito.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Rilevato che il grave fenomeno degli incidenti sul lavoro è reso particolarmente drammatico anche dall'inadeguatezza del sistema dei controlli, esprime l'orientamento convintamente favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che rappresenta un primo, fondamentale passo in direzione di una maggiore sicurezza sul lavoro. Richiamati quindi gli aspetti più innovativi del provvedimento, riconducibili essenzialmente ad una combinazione equilibrata di prevenzione, repressione e promozione di una vera e propria svolta culturale, giudica incomprensibile l'atteggiamento critico assunto al riguardo dalle associazioni datoriali.
GIUSTINA MISTRELLO DESTRO (FI). Ricorda che nella scorsa legislatura il disegno di legge presentato dal Governo Berlusconi, recante efficaci forme di controllo preventivo in tema di sicurezza del lavoro, non fu approvato per responsabilità dell'allora opposizione. Osservato inoltre che sarebbe stato opportuno attenersi ad un approccio fondato sulla prevenzione anziché sulla repressione, ritiene che il provvedimento in discussione finirà per favorire il ricorso al lavoro irregolare, aggravando conseguentemente il problema degli incidenti sul lavoro.
GLORIA BUFFO (SDpSE). Osservato preliminarmente che il grave fenomeno degli incidenti sul lavoro rappresenta la drammatica conseguenza di un'organizzazione del lavoro sbilanciata a favore del profitto e basata su una concezione che mercifica il lavoratore, ritiene che l'emergenza in atto possa essere superata definendo norme efficaci e prevedendo modelli avanzati di contrattazione; evidenziati altresì i rischi connessi alla crescente precarizzazione e la necessità di stanziare maggiori risorse già con la prossima legge finanziaria, sottolinea il carattere innovativo del disegno di legge in discussione, del quale auspica la sollecita approvazione.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
PAOLA PELINO (FI). Dichiara di condividere la necessità di procedere ad un riordino della vigente normativa in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro per adeguarla alla disciplina comunitaria, giudicando peraltro opportuno prevedere anche disposizioni immediatamente precettive; ritiene, infine, che il provvedimento in discussione, eccessivamente sbilanciato sull'aspetto sanzionatorio, oltre a perseguire l'obiettivo di una riduzione degli incidenti, debba mirare a favorire il benessere fisico e psicologico dei lavoratori.
SIMONE BALDELLI (FI). Ricordato l'atteggiamento costruttivo assunto dall'opposizionePag. XVInel corso dell'iter nelle Commissioni del disegno di legge in discussione, dovuto alla condivisione della necessità di dare soluzione al problema degli incidenti sul lavoro, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Fabbri, sottolineando l'esigenza di introdurre nel testo in discussione modifiche volte a mitigarne l'impostazione essenzialmente sanzionatoria.
LALLA TRUPIA (SDpSE). Pur ritenendo migliorabile il disegno di legge in discussione, di cui richiama gli aspetti più significativi, rileva che esso riveste grande importanza in quanto introduce una nuova cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Lamentata tuttavia l'inadeguatezza delle risorse finanziarie a tal fine stanziate, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
DANIELE GALLI (FI). Nell'esprimere rammarico per la mancata adozione di un testo condiviso, paventa il rischio di interpretazioni non omogenee, da parte delle regioni, del disegno di legge in discussione, che risente, a suo giudizio, di un'impostazione eccessivamente formalistica e si fonda su un apparato sanzionatorio poco equilibrato, che non diversifica tra violazioni formali e sostanziali, omettendo peraltro di affrontare la problematica della sicurezza sul lavoro con riferimento alle piccole e medie imprese.
RENZO TONDO (FI). Lamentato l'approccio ideologico e propagandistico di taluni settori della maggioranza nei confronti del tema oggetto del provvedimento in discussione, che giudica inefficace e di stampo eccessivamente sanzionatorio, sottolinea la necessità di valorizzare i profili della formazione e della bilateralità; auspica quindi che nel prosieguo del dibattito possano essere apportate significative modifiche al testo in esame.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE), Relatore per la XI Commissione. Anche a nome del relatore per la XII Commissione, nel ritenere che lo strumento dell'ordine del giorno possa consentire di soddisfare, mediante un impegno unitario, le esigenze rappresentate dall'opposizione nel corso della discussione, ribadisce la necessità di approvare sollecitamente il disegno di legge in discussione.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Nel ringraziare le Commissioni XI e XII ed i deputati intervenuti per il contributo fornito, giudica necessario potenziare l'attività di controllo nei luoghi di lavoro e rendere effettivamente cogente l'apparato sanzionatorio, al fine di ridurre il vasto fenomeno degli incidenti, spesso legati al lavoro nero.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.