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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 6 - A.C. 2900)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2900 sezione 5)
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.
MARILENA SAMPERI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario su tutte le proposte emendative presentate all'articolo 6.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Ove dunque i presentatori non comunichino il ritiro delle rispettive proposte emendative, la Presidenza le porrà in votazione.
Passiamo alla votazione del testo alternativo del relatore di minoranza, onorevole Pecorella.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, voteremo a favore del testo alternativo all'articolo 6 presentato dal relatore di minoranza, non solo per ragioni di appartenenza, ma anche perché riteniamo che il Governo abbia fallito nel suo intento anche sulla norma in materia di bilancio, perché mediante quest'ultima si crea un'ulteriore confusione nel sistema che dovrebbe sovrintendere all'amministrazione della giustizia. Vorrei invitare i componenti del Governo - magari anche il Presidente del Consiglio, che sicuramente non avrà avuto il tempo di farlo - a leggere il parere della Commissione bilancio, pieno di valutazioni prudenziali e accorte, di «forse», di «credo» e di «se».
Non ritengo che sia corretto, legittimo e accettabile, anche politicamente, che si proceda in questo modo. Noi diamo vita ad atti normativi, che incontreranno serie difficoltà ad essere applicati concretamente, non solo perché la disciplina di merito non è chiara ma è confusa...
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
ERMINIA MAZZONI. ...e nemmeno il Governo sa spiegarla, ma anche perché sotto il profilo finanziario..
PRESIDENTE. Deve concludere, la prego.
ERMINIA MAZZONI. ...non risponde alle normative dello Stato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul testo alternativo del relatore di minoranza, deputato Pecorella, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 420
Maggioranza 211
Hanno votato sì 130
Hanno votato no 290).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Contento 6.301, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 417
Maggioranza 209
Hanno votato sì 125
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Contento 6.302, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 418
Maggioranza 210
Hanno votato sì 128
Hanno votato no 290).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 428
Votanti 414
Astenuti 14
Maggioranza 208
Hanno votato sì 283
Hanno votato no 131).
Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 6.
MARILENA SAMPERI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutti gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 6.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore ed invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Buemi 6.0300.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Mario Pepe. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, l'articolo aggiuntivo in discussione è norma di buonsenso, volta a migliorare l'efficienza e la produttività dei magistrati in servizio, stabilendo degli standard minimi come, ad esempio, la presenza in ufficio durante l'orario di lavoro. Signor Presidente, quante volte non si riesce a formare il collegio giudicante perché manca un magistrato e non si sa dove trovarlo perché la reperibilità non è obbligatoria?
Addirittura, signor Presidente, c'era un magistrato che viveva in Brasile e che ogni tanto, ricordandosi di essere un magistrato, tornava in Italia! A questo magistrato, che non è una leggenda metropolitana, il CSM non ha mai comminato una sanzione disciplinare perché era un grande elettore di un'importante corrente politica del CSM stesso.
Ebbene, signor Presidente, il 23 ottobre presentai un ordine del giorno in questa direzione, che il Governo accolse, ma che poi non ha tradotto in norma: al coraggio delle parole il Governo ha fatto seguire la codardia...
PRESIDENTE. Deve concludere.
MARIO PEPE. Stavo dicendo che al coraggio delle parole il Governo ha fatto seguire la codardia dei fatti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, intervengo anch'io a sostegno di questo articolo aggiuntivo presentato dal collega Mario Pepe. Nell'opporvi alla valutazione professionale dei magistrati basataPag. 131su un elemento esterno quale quello del concorso, avete utilizzato come motivazione il fatto che avremmo distolto il magistrato dalla sua attività ordinaria e quindi avete iniziato a parlare di un concorsificio, che alla fine sarebbe stato dannoso per l'amministrazione della giustizia.
Inviterei il Governo a rileggere bene questo articolo aggiuntivo presentato dal collega Mario Pepe che limita, ad esempio, la possibilità del magistrato di avere incarichi extragiudiziari se non rispetta alcuni standard per quanto riguarda i carichi di lavoro. Ebbene, penso che il porre un limite agli incarichi extragiudiziari debba essere una questione da affrontare...
PRESIDENTE. Deputato Lussana, concluda.
CAROLINA LUSSANA. ...e sicuramente assai gradita ai cittadini che, lo ripeto, dovrebbero essere il faro della nostra azione politica.
PRESIDENTE. Deputato Villetti, ha chiesto di parlare? Non vorrei che poi mi fosse rimproverato di non averle dato la parola! Prego, ha facoltà di parlare per dichiarazione di voto.
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente, non volevo muoverle alcun rimprovero, anzi volevo lasciare agli atti della Camera un messaggio semplicissimo. Sapete che il gruppo de La Rosa nel Pugno, radicali e socialisti sono a favore della separazione delle carriere e penso che non sarà l'Europa ad avvicinarsi all'Italia, ma l'Italia che si adeguerà all'Europa e alla separazione delle carriere.
Non era, però, di questo che volevo parlare e sarò brevissimo. Quando fu votata la legge cosiddetta Castelli alla Camera mi alzai e, nella maggioranza di allora, dissi che non si vota una riforma della giustizia a maggioranza perché questa avrebbe potuto anche cambiare; che in altri termini sarebbe potuto accadere che il centrosinistra divenisse maggioranza e in quel caso bloccasse la legge cosiddetta Castelli, varando una nuova riforma. Si tratta di un meccanismo infernale perché ora votiamo contro l'opposizione una riforma della giustizia, ma se alle prossime elezioni il centrodestra vincerà, si affretterà a farne una nuova. Ma qual è Paese il civile che in Europa vara, ad ogni legislatura, una riforma della giustizia, della scuola o modifica l'esame di maturità? È un Paese impazzito, il nostro! Mi rivolgo al Presidente del Consiglio e al Ministro della giustizia: noi, come centrosinistra, dobbiamo portare un elemento di normalità, dobbiamo rappresentare un'Italia normale, democratica, che si trovi unita sulle grandi riforme perché esse devono durare non una sola legislatura, ma almeno vent'anni (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, credo che questo articolo aggiuntivo proposto dal collega Mario Pepe sia di estrema efficacia perché tende a ridurre il numero dei magistrati che vengono distratti dalle loro funzioni ordinarie e quindi a rispondere alla domanda di implementazione dell'organico della magistratura rivolta da più parti. Inoltre, tende anche a ridurre i casi di gravissima incompatibilità nei quali molto spesso incorriamo come sistema pubblico, nonché i casi di conflitto di interessi.
Questa maggioranza è tanto appassionata al tema dei conflitti di interesse, però non pratica questo campo quando il conflitto di interessi riguarda chi amministra la giustizia. È molto importante che si regolamentino in maniera diversa gli incarichi extragiudiziari dei magistrati.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Raisi. Ne ha facoltà.
ENZO RAISI. Signor Presidente, intervengo solo fare una battuta, perché non hoPag. 132capito se il collega Villetti, forse per il caldo, è su Marte o su questa terra. State governando da un anno - dico da un anno - e avete approvato la controriforma sulla scuola, state approvando quella sul sistema televisivo, sulle pensioni e sulla giustizia.
Mi spiega, l'onorevole Villetti, quando parla con i suoi colleghi della maggioranza, con chi parla? È meglio che si indirizzi da quella parte, perché in un anno siete riusciti a fare, o tentate di fare, quattro controriforme. Poi, venite a dire a noi che siamo una componente poco credibile di questa parte del Paese. Forse è meglio che vi guardiate allo specchio!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01, non accettato dalla Commissione, né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 416
Astenuti 4
Maggioranza 209
Hanno votato sì 125
Hanno votato no 291).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Buemi 6.0300. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal rappresentante del Governo.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, vorrei semplicemente ricordare al collega Raisi, prima di intervenire sul merito dell'emendamento, che le riforme che il medesimo ha citato in precedenza sono state tutte poste in essere dall'allora maggioranza di centrodestra contro l'opposizione di centrosinistra. È quindi evidente che quel meccanismo di cui ha parlato l'onorevole Villetti si perpetua, perché se la logica è fare da soli, man mano che la maggioranza cambia si va da soli, se ci sono i numeri.
LUCA VOLONTÈ. Ma allora votate contro!
ENRICO BUEMI. Detto questo, credo si debba ragionare sul merito delle questioni. L'articolo aggiuntivo che proponiamo si riferisce agli incarichi extragiudiziari: in particolare, si richiede che si predispongano standard valutativi del lavoro dei magistrati, perché prima di concedere l'autorizzazione agli incarichi extragiudiziari pensiamo che i magistrati debbano svolgere in primo luogo il lavoro, cui sono stati chiamati quando hanno affrontato il concorso in magistratura.
Prevediamo, inoltre, che i magistrati che chiedono l'autorizzazione a svolgere incarichi extragiudiziari abbiano corrisposto alle aspettative, agli standard che sono stati predisposti per valutare il loro lavoro, in senso sia quantitativo, sia qualitativo.
In terzo luogo, prevediamo che non si possano assegnare incarichi extragiudiziari a chi fa parte di uffici giudiziari che sono sotto organico, perché non ha senso logico ridurre la forza di un ufficio giudiziario per un incarico extragiudiziario quando c'è un arretrato di processi, sia nel civile sia nel penale, che supera quasi i dieci milioni di fascicoli.
Detto questo, vorrei ricordare al Presidente del Consiglio, al Ministro della giustizia e ai colleghi della maggioranza e dell'opposizione che esiste una situazione di incompatibilità formale e sostanziale che riguarda il Capo di gabinetto del Ministro delle infrastrutture, che continua a rimanere nella sua posizione in una situazione di incompatibilità, in quanto membro del Consiglio superiore della magistratura amministrativa, Capo di gabinetto del Ministero delle infrastrutture e, conseguentemente, controllore di coloro che lo controllano. Questa è una situazione di illegalità inaccettabile che il santo vendicatore della legalità nel nostro Paese consente nel suo ministero. Questa è unaPag. 133vergogna (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Mario Pepe. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, il CSM è stato particolarmente prodigo di incarichi extragiudiziari: sono quasi mille, il 10 per cento dell'intero corpo giudiziario. Ed è chiaro il motivo: il CSM ha bisogno di fare la campagna elettorale; ha bisogno degli elettori, e, come i partiti eleggono i deputati e i senatori, così il Consiglio Superiore della Magistratura e le correnti eleggono i loro rappresentanti, i quali, poi, rispondono tirannicamente a chi li ha eletti. È per questo che non comminano alcuna sanzione disciplinare.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Buemi 6.0300, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e su cui la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 423
Votanti 420
Astenuti 3
Maggioranza 211
Hanno votato sì 143
Hanno votato no 277).
Prendo atto che la deputata Suppa ha segnalato che non è riuscita a votare.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.02.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mario Pepe. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, vi sono molti magistrati che non amano esercitare la loro professione, ma preferiscono le segreterie dei ministeri. Dicevo prima che l'onorevole Pollastrini ne ha «imboscati» otto! Preferiscono fare gli assistenti di studio presso la Corte costituzionale! Pertanto, signor Presidente, signor Ministro, se non si approverà questo emendamento, i magistrati continueranno a disertare gli uffici, i tribunali, le corti, quindi, la sofferenza dei processi pendenti diventerà sempre più grave!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 423
Astenuti 1
Maggioranza 212
Hanno votato sì 130
Hanno votato no 293).