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DICHIARAZIONE DI VOTO DEL DEPUTATO TITTI DE SIMONE SUI DOC. VIII, NN. 3 e 4.
TITTI DE SIMONE. Nell'annunciare il voto favorevole del gruppo PRC-SE rinnovo le considerazioni richiamate nel corso della discussione dal collega Franco Russo.
Segnalo la positiva azione di razionalizzazione dei costi e delle spese avviata in questa legislatura, sia per quanto attiene ai servizi, sia per quanto riguarda l'indennità e i vitalizi.
Sottolineo la scelta di intraprendere una drastica riduzione dei costi derivati dall'affitto degli immobili, destinati agli uffici, a partire da Palazzo Marini, che è stata oggetto dell'ordine del giorno che abbiamo presentato.
Per quanto attiene al progetto asilo nido nell'ambito di una scelta di rigore, rinnovo l'impegno del Comitato pari opportunità, che presiedo, a sostenere questo progetto e per giungere ad una soluzione in tempi brevi che tenga conto innanzitutto della peculiare condizione di flessibilità di orario delle dipendenti della Camera e di una apertura al territorio comunale.
A tal proposito, desidero richiamare l'impegno a sviluppare una proposta che (come spiegato nell'ordine del giorno n. 2/19 approvato nella seduta del 28 settembre 2006) sviluppi le necessarie iniziative volte all'analisi dell'orario di lavoro e della distribuzione dei carichi di lavoro in adeguate soluzioni organizzative.
In questa discussione noto con rammarico che il tema dei costi della politica è stato posto in termini spesso demagogici da parte dell'opposizione.
Fermo restando la necessità di cancellare con assoluto rigore privilegi, sprechi e costi elevati della politica, è necessario compiere scelte strutturali che vadano in questa direzione, senza inseguire contenuti populisti, ma affrontando in modo organico i «vizi» delle classi dirigenti.
La critica nei confronti della politica che si è sviluppata nel Paese non è tutta antipolitica o anti-istituzioni, ed indica un problema reale e grave che riguarda lo status dei politici e la loro diffusa caccia alle rendite. Questa critica chiede partecipazione e democrazia, la rottura di una separatezza fra la politica e la società, la cancellazione di ingiustizie.
È su questo aspetto che noi intendiamo intervenire senza mediazioni, chiamando in causa i poteri forti che spesso fanno da megafono all'antipolitica con l'obiettivo di indebolire le istituzioni, delegando alla governance e al rapporto privilegiato con il potere esecutivo, la capacità propria di Governo del paese. Distinguere i costi della politica dai costi della democrazia è importante per contrastare populismo e demagogia e per restituire alla politica la fiducia dei cittadini, la partecipazione dei soggetti sociali, la domanda di trasformazione sociale.