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Discussione del disegno di legge S. 1772, di conversione del decreto-legge n. 117 del 2007: Disposizioni urgenti modificative del codice della strada (approvato dal Senato) (A.C. 3044).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
SILVIA VELO (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, del quale auspica la sollecita conversione in legge, ricordando che le disposizioni da esso recate erano state oggetto di ampio dibattito nel corso dell'esame del disegno di legge n. 2480, già approvato dalla Camera nel giugno scorso e successivamente modificato dal Senato, il cui iter parlamentare dovrebbe riprendere nei prossimi giorni.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Nel condividere le considerazioni svolte dalla relatrice, osserva che il provvedimento d'urgenza in discussione si è reso necessario per consentire l'immediata entrata in vigore di disposizioni ritenute indispensabili per contrastare il grave fenomeno degli incidenti stradali, alla luce della mancata approvazione, prima della pausa estiva, del disegno di legge n. 2480, al quale potrebbero essere più opportunamente riferite le proposte emendative presentate al decreto-legge in esame.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Nel rilevare la complessità del preoccupante fenomeno degli incidenti stradali, ritiene che una riduzione sostanziale del numero delle vittime si possa conseguire inasprendo le sanzioni, migliorando la segnaletica, adeguando la rete infrastrutturale e favorendo l'educazione stradale nelle scuole. Sottolineata inoltre l'opportunità di istituire un'apposita Commissione parlamentare di inchiesta, auspica una sollecita riforma del codice della strada.
MARIO TASSONE (UDC). Nel ritenere opportuno definire una disciplina organica in materia di sicurezza stradale, evitando il ricorso a provvedimenti tampone, sottolinea la necessità di garantire un controllo più stringente sul territorio da parte della Forze di polizia, al fine di rendere veramente efficace il regime sanzionatorio previsto dal provvedimento d'urgenza in esame. Richiamata quindi l'importanza dell'attività di prevenzione e di educazione stradale, auspica il recepimento di talune proposte emendative che consentano di migliorare il decreto legge in discussione.
PAOLO UGGÈ (FI). Nel ritenere che la problematica della sicurezza stradale debba essere affrontata con serietà e senza inutili demagogie, sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione non appare idoneo a fornire adeguate risposte ai cittadini e presenta profili di incostituzionalità, non sussistendo i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza sanciti dall'articolo 77 della Costituzione. Peraltro, dalla sua entrata in vigore, esso non ha prodotto risultati positivi in termini di riduzione dell'incidentalità.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Evidenziate le gravi responsabilità del Governo relativamente alla drammatica situazione della sicurezza stradale, esprime un giudizio fortemente critico sul provvedimento d'urgenza in discussione, che reputa approssimativo e di stampo meramente demagogico. Sottolineata altresì la necessità di intervenire in modo efficace sul sistema infrastrutturale, portando a termine le meritevoli iniziative adottate dal precedente Governo al fine di modernizzarlo, ritiene opportuno prevedere più adeguate misure di prevenzione, segnatamente mediante l'introduzione dei limitatori di velocità.
Pag. XPAOLA BALDUCCI (Verdi). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Nel preannunziare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la contraddittorietà del metodo seguito dal Governo con il ricorso ad un decreto-legge che reca, tra l'altro, alcune disposizioni prive dei requisiti della necessità e dell'urgenza. Sottolineata quindi l'inefficacia delle misure concernenti le sanzioni, segnatamente per la guida in stato di ebbrezza, ribadisce la necessità di rendere più rigoroso il sistema dei controlli, nonché di migliorare la rete infrastrutturale del Paese.
SILVANO MOFFA (AN). Esprime forti perplessità sul provvedimento d'urgenza in discussione, che in parte si sovrappone ad un disegno di legge vertente sulla stessa materia, ponendo in discussione l'efficienza del Parlamento. Ritiene, inoltre, che il tema della sicurezza debba essere affrontato con un approccio integrato, attraverso un aumento dei controlli ed un rigoroso impegno in materia di educazione stradale. Ricorda, infine, che il suo gruppo ha presentato emendamenti - dei quali auspica l'accoglimento - volti a garantire, anche in termini finanziari, una reale efficacia delle disposizioni contenute nel testo in esame.
SERGIO OLIVIERI (RC-SE). Manifesta un orientamento sostanzialmente favorevole al provvedimento d'urgenza in discussione, pur riconoscendo alcune carenze presenti nel testo, segnatamente per quanto riguarda l'implementazione dei controlli stradali. Sottolineata inoltre l'opportunità di una rivisitazione complessiva della normativa in materia, auspica che il tema della sicurezza stradale sia affrontato sul piano della prevenzione, favorendo l'educazione nelle scuole e promuovendo una diversa politica della mobilità; ritiene infatti insufficiente un approccio di stampo meramente sanzionatorio.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nel rilevare che il provvedimento d'urgenza in discussione non arreca alcun miglioramento alla sicurezza stradale, esprime un giudizio critico sulle sanzioni in esso previste, segnatamente su quelle relative alla guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che ritiene gravemente penalizzanti per chi è affetto da particolari patologie e fa uso di sostanze psicotrope a scopo terapeutico. Ribadisce infine la necessità di aumentare il personale delle Forze di polizia addetto ai controlli sulle strade e di porre in atto una più rigorosa politica di prevenzione.
MARIO LOVELLI (Ulivo). Evidenzia la forte attenzione del Governo e del Parlamento sul tema della sicurezza, che, attraverso il provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica molto equilibrato, trova adeguate e puntuali risposte, ulteriormente migliorabili in sede di esame del disegno di legge n. 2480. Auspica, pertanto, che l'opposizione condivida l'esigenza di procedere ad una sollecita conversione in legge del decreto-legge in esame, sul quale peraltro si è registrato un ampio consenso al Senato e che deve essere considerato alla stregua di una «normativa ponte» in vista di una riforma organica della legislazione in materia di sicurezza stradale.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
SILVIA VELO (Ulivo), Relatore. Rinunzia alla replica, riservandosi di intervenire nel prosieguo del dibattito.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Osservato che le disposizioni relative alla cosiddetta guida accompagnataPag. XIsono state trasfuse nel disegno di legge delega, considera la problematica oggetto del dibattito odierno come una vera e propria emergenza nazionale. Nel rilevare che i provvedimenti in materia varati dall'Esecutivo tendono sempre a non separare le misure di carattere repressivo e preventivo, sottolinea la necessità di avviare idonee campagne di sensibilizzazione e di introdurre la materia della sicurezza stradale nelle scuole. Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in esame si configura come tappa di un complessivo percorso legislativo di riforma della legislazione in materia, che auspica possa essere condiviso.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.