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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Iniziative per l'attuazione del protocollo d'intesa relativo allo stabilimento Ritel di Rieti - n. 2-00770)
PRESIDENTE. L'onorevole Rositani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00770, concernente iniziative per l'attuazione del protocollo d'intesa relativo allo stabilimento Ritel di Rieti (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
GUGLIELMO ROSITANI. Signor Presidente, illustro brevemente la mia interpellanza, perché la situazione drammatica dei lavoratori della ex Alcatel di Rieti mi ha imposto, dopo solo sei mesi da quando ho presentato l'ultima interpellanza sullo stesso argomento, di tornare nuovamente sulla medesima questione.
La vicenda ha inizio dalla situazione di crisi dello stabilimento della Alcatel di Rieti alla quale, attraverso impegni e mobilitazione, sembrava si fosse trovata una soluzione che andava a favore di più dei quattrocentocinquanta dipendenti, sia diretti sia per indotto, nella piccola provincia di Rieti. Infatti, il 26 giugno 2006, è stato firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, la regione Lazio, Alcatel, Finmeccanica, Ritel - ossia la società che ha acquistato l'ex Alcatel - Asi, Sviluppo Italia, Filas e le organizzazioni sindacali.
Tale protocollo d'intesa aveva previsto il mantenimento da parte di Alcatel del settore ricerca, con la partecipazione della stessa società Ritel e di Finmeccanica; la costituzione da parte di Ritel, di Alcatel e di Finmeccanica di una società consortile finalizzata a favorire il mantenimento e l'implementazione delle attività di ricerca, nonché a garantire la loro positiva ricaduta sulle attività produttive del sito di Rieti. Un altro aspetto importante riguardava la costituzione da parte di Ritel di una fondazione per organizzare un centro studi e ricerche nel campo delle tecnologie riguardanti l'informazione e la comunicazione e l'impegno assunto da Finmeccanica che, oltre ad entrare nel consorzio di ricerca, avrebbe garantito trentacinquePag. 15commesse nei primi due anni, nei settori delle schede elettroniche, degli armadi assemblati, delle antenne, dei trasmettitore, dei modem ed altro. Infine, Alcatel, al fine di garantire la continuità produttiva ed occupazionale anche nel terzo, quarto e quinto anno, aveva assunto altri impegni (ma ancora non siamo giunti a tale momento).
L'unico dato che in questo momento ci sembra positivo attiene all'unico elemento che finora è stato confermato, vale a dire che la Ritel, la nuova società che ha acquistato lo stabilimento produttivo di Alcatel, ad ottobre dell'anno scorso ha presentato un piano industriale che rientrava negli accordi.
La regione Lazio, inoltre, si impegnava ad inserire il sito di Rieti nel distretto tecnologico dell'aerospaziale, a localizzare parti del progetto Galileo test range nel territorio reatino, a finanziare progetti di innovazione tecnologica e di ristrutturazione finalizzati alla riconversione del sito Alcatel.
Di tutto ciò si rendeva garante il Governo, in quanto al punto quinto del protocollo di intesa il Governo si impegnava, di fronte ai lavoratori, ai sindacati e a tutti i cittadini, a verificare l'attuazione degli accordi. Tuttavia, a parte il piano industriale presentato da Ritel, non risulta che vi siano stati movimenti a proposito. Ancora una volta chiediamo chiarimenti al Governo per sapere cosa intenda fare di fronte alla drammatica situazione di più di 400-450 lavoratori e 450 famiglie in una comunità di soli 50 mila abitanti, situazione che pesa moltissimo sull'economia e sullo stato di disagio.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Filippo Bubbico, ha facoltà di rispondere.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, come l'onorevole Rositani ha già segnalato in ordine alla crisi aziendale fu sottoscritto un protocollo il 26 giugno 2006, con il quale il Ministero e la regione Lazio, insieme alle organizzazioni sindacali, manifestavano l'impegno ad attivare una serie di procedure intese a risolvere il problema occupazionale e, in modo particolare, a rilanciare l'attività industriale dell'azienda in un settore che potrebbe risultare oltremodo interessante.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 12,45)
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. A tal fine è già stato ricordato che il 13 marzo 2007 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico una riunione, alla quale hanno partecipato tutte le imprese coinvolte nel progetto, nonché le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione sono stati evidenziati sia i passi avanti compiuti in termini di continuità delle attività produttive e di mantenimento dei livelli occupazionali, sia i ritardi registrati nella definizione dei nuovi assetti societari della società Ritel e nella costituzione del consorzio di ricerca e della fondazione.
Dopo tale incontro, è stata esercitata un'azione di stimolo verso le imprese e le amministrazioni affinché tali ritardi venissero superati. In particolare, per quanto attiene al consorzio di ricerca, fermo restando che i lavoratori addetti alla ricerca, circa 60, sono pienamente attivi, le società Alcatel, Finmeccanica e Ritel hanno già assunto le delibere necessarie alla costituzione del consorzio e alle rispettive quote di partecipazione disponendo anche il mandato relativo alla partecipazione azionaria. Restano ancora da definire le concrete modalità della sua gestione che verranno risolte nel corso dei prossimi mesi e, comunque, entro l'anno.
Relativamente agli assetti societari di Ritel, l'Alcatel ha già acquisito la propria quota, pari al 20 per cento, e la società finanziaria regionale Filas ha già deliberato la propria partecipazione. Per quanto attiene, inoltre, alla fondazione, si segnala che la stessa è già stata costituita e verrà ufficialmente presentata al CNEL il 22 ottobre prossimo.Pag. 16
Si evidenzia, inoltre, che gli occupati a tempo indeterminato in carico di Ritel risultano essere, oggi, pari a 215 unità (esattamente lo stesso numero già in carico ad Alcatel), mentre i lavoratori a tempo determinato sono pari a 150 unità. Il Governo, così come richiesto dalle istituzioni locali ed alle organizzazioni sindacali, convocherà un incontro di verifica su questi ed altri aspetti del protocollo per il prossimo 30 ottobre, giornata nella quale verranno operati tutti gli approfondimenti e le verifiche in ordine agli impegni assunti e all'avanzamento di un progetto che, obiettivamente, risulta essere tanto complicato quanto ambizioso, ma rispetto al quale gli elementi oggi disponibili confermano la fiducia e l'ottimismo manifestati tempo addietro.
PRESIDENTE. Il deputato Rositani ha facoltà di replicare.
GUGLIELMO ROSITANI. Signor Presidente, certamente non vi è il buio di sei mesi fa: ne prendo atto, ma il sottosegretario deve convenire con me che si tratta di movimenti estremamente lenti, che fanno rimanere i lavoratori di Rieti in continua tensione e in continua preoccupazione.
Il Governo, a mio parere, non è stato sufficientemente in allerta e solerte nel controllo. Prendiamo atto che, dopo un anno e quattro mesi, si inizia a muovere qualcosa: ci auguriamo che la riunione del 30 ottobre prossimo, preannunziata dal sottosegretario, possa mettere il Governo stesso in condizione di rendersi conto che siamo ancora, ahimè, sostanzialmente al punto di partenza. Mi rendo anche conto del fatto che il Governo non debba, diciamo così, prendere il fucile e sparare a qualcuno: stiamo «giocando», però, con centinaia di posti di lavoro ed è opportuno, pertanto, fare ulteriore pressione nei confronti degli enti e delle istituzioni che hanno assunto e sottoscritto chiaramente impegni che dovevano essere assolti nel più breve tempo possibile.
La ringrazio, comunque, per la risposta, ma ovviamente non mi ritengo soddisfatto.