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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (ore 15,06).
(Iniziative per prevedere adeguate sanzioni penali a carico di coloro che provocano incidenti stradali guidando in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti - n. 3-01348)
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01348, concernente iniziative per prevedere adeguate sanzioni penali a carico di coloro che provocano incidenti stradali guidando in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor Ministro, negli ultimi mesi, con cadenza quasi giornaliera, si sono verificati incidenti stradali mortali causati da conducenti in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe. Non si tratta del solito noto problema delle stragi del sabato sera, ma di un altro, inquietante fenomeno, che si può definire delle «stragi del quotidiano»: stragi che peraltro, negli ultimi episodi, hanno avuto come vittime anche i bambini.
A nostro avviso, vi è in proposito un problema di carenza normativa nel rapporto fra il comportamento delittuoso e quella che, in base al comune senso della giustizia, deve essere la giusta pena. Desideriamo dunque sapere, signor Ministro, se non ritenga opportuno intervenire con estrema urgenza con una modifica sostanziale delle disposizioni oggi in vigore, introducendo nuove e più gravi ipotesi di reato, paragonabili penalmente a quella dell'omicidio volontario.
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, il tragico fenomeno messo in luce dall'interrogazione dell'onorevole Catone mi induce a svolgere una prima riflessione. Se si osserva la drammatica sequenza delle tragedie dovute a condotte sconsiderate ed intollerabili, che spesso troncano assurdamente le vite dei giovani, distruggendo - ahimè per sempre - la pace di tante famiglie, si ha la netta impressione che esse debbano essere inquadrate con decisione ai più alti livelli di odiosa criminosità e che, di conseguenza, la risposta dello Stato debba necessariamente essere adeguata alla gravità e all'irreparabilità dell'aggressione, che è subita da tante vittime innocenti.
Posso assicurare che la Commissione per la riforma del codice penale, istituita presso il Ministero della giustizia sotto la presidenza dell'onorevole Pisapia, è ben consapevole di questo aspetto. È infatti oggi in corso di esame tecnico l'opzione fra varie possibilità per selezionare e sanzionare con la necessaria severità le più intollerabili fra le condotte in questione, come l'omicidio realizzato mediante la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Questo è dunque l'intento di fronte a tanto scempio: adeguare la risposta punitiva, che non dovrà mai più essere equivoca o addirittura incomprensibile agli occhi dei cittadini.
In termini più propriamente tecnici, si valuterà se sia più adeguato un nuovo concetto di colpa grave o cosciente, con un irrigidimento qualitativamente serio della sanzione rispetto ai casi ordinari di colpa, o se invece non sia più consona alla stessa natura di queste condotte (ed allo sfregio lucido della vita che esse esprimono) il concetto di dolo eventuale, come peraltro anche di recente un insigne giurista e cattedratico ha rilevato sulla stampa.
In tale quadro, peraltro, non andranno dimenticati quei casi in cui ad essere perduto è non il bene supremo della vita, ma l'integrità fisica e psicologica della vittima: casi che a volte hanno menoPag. 20risalto dei primi, ma che generano lacerazioni, sofferenze e in taluni casi letteralmente dimezzano o annichiliscono la vita delle persone e delle famiglie, come accade per tante lesioni gravi, gravissime e permanenti che conseguono ai sinistri stradali.
Faccio presente, al riguardo, che l'attuale trattamento sanzionatorio delle lesioni colpose realizzate mediante condotte dissennate di guida è oggi punibile, in concreto, con una multa, e ciò non è più concepibile: anche in questo settore, nello spirito delle iniziative citate, intendo metter mano.
La stessa attenzione, da ultimo, intendo riservare ai necessari aggiustamenti del sistema sanzionatorio che riguardano, a prescindere dai delitti causati, la guida in stato di ubriachezza, evitando che i più scaltri possano sottrarsi agli accertamenti etilometrici andando incontro alla sola - seppure pesante - sanzione amministrativa oggi prevista.
I necessari interventi legislativi sono attualmente in avanzata fase di studio da parte del mio Dicastero, che intende proporli alle altre amministrazioni interessate in vista di una possibile introduzione del cosiddetto «pacchetto sicurezza» che sarà prossimamente esaminato dal Consiglio dei Ministri.
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di replicare.
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor Ministro sono contento che lei la pensi come me riguardo all'inefficacia attuale degli strumenti di legge di cui disponiamo. Sono anche contento delle iniziative che il suo Dicastero pensa di prendere, ma rimane un problema sostanziale: se le iniziative consistono nella presentazione di progetti di legge, noi sappiamo che di progetti di legge giacenti in Parlamento ve ne sono centinaia e centinaia - se non migliaia -, e che essi possono essere approvati o non essere approvati nell'arco di una legislatura, e che la loro discussione può essere iniziata tra mesi, se non, addirittura, tra anni.
Noi non sappiamo neanche se domani mattina ci ritroveremo tutti quanti in questa sede, data l'estrema debolezza del Governo!
Le chiederei, quindi, un atto di maggior concretezza e di serietà nei confronti dei cittadini italiani: lei, che può, sottoponga all'approvazione del Consiglio dei Ministri, intanto, un decreto-legge volto ad inasprire le pene, ma soprattutto ad inserire questa nuova tipologia di reato di omicidio per colpa grave, come ha appena ricordato.
Come lei ben sa, infatti, un decreto-legge ha efficacia immediata, altrimenti facciamo le solite chiacchiere: i cittadini sono stufi e - mi creda - padri di famiglia che vedono morire i loro figli (e non si tratta solo di bambini piccoli, vedendo tutti coloro che sono morti nelle ultime settimane) chiedono, comunque, una risposta efficace dello Stato.
Infine, se mi consente, può accadere che una signora che esce da un negozio si veda seguita da due baldi giovanotti, i quali si scoprono essere due finanzieri che, per prevenire l'elusione o l'evasione fiscale...
PRESIDENTE. Deputato Catone, deve concludere.
GIAMPIERO CATONE. ...le chiedono lo scontrino. Cerchiamo di destinare le forze dell'ordine alla prevenzione anche di questi omicidi (Applausi dei deputati del gruppo DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI)!