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Seguito della discussione del disegno di legge: Modernizzazione, efficienza delle Amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese (A.C. 2161-A); e delle abbinate proposte di legge Pedica ed altri; Nicola Rossi ed altri; La Loggia e Ferrigno (A.C. 1505-1588-1688) (ore 10,48).
(Esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 18 - A.C. 2161-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 18 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2161 - sezione 5).
Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Costantini 18.023, a condizione che sia apportata una correzione formale al secondo capoverso 4-bis dell'articolo aggiuntivo, sostituendo le parole «i soggetti di cui al comma 4, lettera a)» con le parole: «i soggetti di cui al comma 5, lettera c)».
La Commissione esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Costantini 18.031, anche alla luce del parere contrario della V Commissione bilancio, anche se il tema merita un approfondimento.
Il parere è, altresì, contrario sugli articoli aggiuntivi Boscetto 18.03, Giudice 18.072, nonché sugli articoli aggiuntivi Boscetto 18.010, 18.08, 18.012, 18.013 e 18.011.
La Commissione formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Borghesi 18.033.
La Commissione raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.18.070.100, che recepisce una condizione della V Commissione bilancio. Ci sembra pleonastico, anche in considerazione dell'articolo 19, ma ottemperiamo a quanto richiesto dalla V Commissione bilancio.
La Commissione esprime, altresì, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Turci 18.070, a condizione che, al comma 2, capoverso articolo 18-bis, la poco elegante parola «perennemente» sia sostituita dalla parola «permanentemente».
PRESIDENTE. Il Governo?
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori accettano la modifica dell'articolo aggiuntivo Costantini 18.023.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Costantini 18.023, nel testo modificato accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 440
Astenuti 3
Maggioranza 221
Hanno votato sì 437
Hanno votato no 3).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo 18.031.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, intervengo per apporre la mia firma all'articolo aggiuntivo dei colleghi del gruppo Italia dei Valori e per rappresentare la bontà della proposta in esame, che consente - sostanzialmente obbligandolo - alle amministrazioni che intendano esternalizzare dei servizi a valutare l'utilizzo delle professionalità interne ai fini del trasferimento medesimo. Tutto ciò al fine di evitare la duplicazione dei costi di assunzione di personale, che oramai purtroppo è diventata la regola in tutte le amministrazioni, soprattutto in quelle locali.
Pertanto, l'articolo aggiuntivo al nostro esame introduce un sistema, al di là del parere della V Commissione bilancio, per fare in modo che si ricavino una serie di economie nelle esternalizzazioni, anzichéPag. 20raddoppiare i costi, che sono a carico dei contribuenti ogni qual volta un comune, una provincia o un'amministrazione pubblica intende costituire una società partecipata.
Queste sono le ragioni per le quali, non solo sottoscriviamo l'articolo aggiuntivo Costantini 18.031, ma ne chiediamo l'accoglimento malgrado il parere contrario della Commissione bilancio.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Costantini 18.031, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 453
Votanti 450
Astenuti 3
Maggioranza 226
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 233).
Prendo atto che il deputato Ponzo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Passiamo all'articolo aggiuntivo Boscetto 18.03.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, questo articolo aggiuntivo riguarda il rapporto, in qualche modo curioso, che lega le normative che si riferiscono alla pubblica amministrazione con i contratti collettivi, i quali hanno facoltà - purtroppo, aggiungo, spesso in materie anche delicate - di derogare alle citate normative. Noi riteniamo che la legge debba essere una fonte superiore rispetto al contratto collettivo, specie per materie, come quelle previste da questo articolo aggiuntivo, che riguardano l'organizzazione, l'accesso (anche con riferimento ai titoli di studio) e gli istituti pubblicistici di incompatibilità.
Crediamo che si debba rispettare la legge, nel senso che se, in qualità di legislatori, approviamo un provvedimento che stabilisce che, per accedere a certe cariche, magari dirigenziali, serva un titolo di studio, poi non si può permettere ai contratti collettivi di derogare a tale normativa con la conseguenza di avere poi, come spesso succede, dei dirigenti con la terza media grazie a curiosi meccanismi di perequazione, oppure di far saltare i meccanismi di incompatibilità perché all'interno del contratto collettivo, che viene alla luce in un momento molto successivo a quello della decisione legislativa, si deroga a tali norme.
Sostengo ciò per il rispetto delle norme, per la serietà delle istituzioni e anche ai fini dell'efficienza della macchina amministrativa, perché chiaramente i titoli studio (il cui valore, da liberale, valuto in maniera relativa) almeno forniscono la garanzia di una certa formazione del personale per determinati ruoli. Quando i ruoli funzionariali cominciano ad essere ricoperti da persone che non hanno titoli di studio, e quindi competenze adeguate, è evidente che poi l'efficienza della macchina amministrativa viene meno.
Faccio appello anche alla sensibilità dei sottosegretari a valutare diversamente rispetto al relatore questo articolo aggiuntivo che va nella direzione di una serietà che la pubblica amministrazione e il legislatore devono avere prima nei confronti di se stessi e poi pretendere dagli altri.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, l'articolo aggiuntivo a prima firma Boscetto pone una questione molto seria che è collegata al voto di ieri sulla famosa commissione istituita presso il CNEL, la commissione «aria fritta» che si dovrebbe occupare di verificare l'efficienza della pubblica amministrazione. Si pone il tema della decontrattualizzazione di alcuni istitutiPag. 21del pubblico impiego, perché questa è la condizione per recuperare un minimo di efficienza nell'amministrazione pubblica.
È evidente che la normativa che disciplina l'accesso al pubblico impiego, il regime delle incompatibilità, l'organizzazione degli apparati pubblici costituisce immediata attuazione dell'articolo 97 della Costituzione. Quando questa disciplina viene affidata, insieme ai cardini del trattamento giuridico - non di quello economico, come era un tempo - al contratto pubblico si vulnera il principio di attuazione dell'articolo 97 della Costituzione e non si rende un buon servizio ai cittadini.
Pertanto il tema che viene posto è serio. Non può esservi, infatti, alcuna valutazione, né alcun criterio oggettivo di misurazione dell'efficienza della pubblica amministrazione, quando tali criteri sono soggetti all'autonomia contrattuale collettiva e comunque sono ancorati a parametri incerti, come è avvenuto fino ad oggi.
Queste sono le ragioni per le quali credo si debba accogliere la proposta del collega Boscetto, se si vuole ridare un minimo di dignità a questo provvedimento che è partito come un provvedimento coraggioso, annunciato in pompa magna dal Governo e dal ministro Nicolais. Si è parlato di «pugno duro», mentre ci ritroviamo con un guanto di velluto senza alcuno pugno duro dentro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Onorevole Presidente, di fronte all'articolo aggiuntivo Boscetto 18.03 che pone il formidabile problema del rapporto tra la contrattualistica e le norme di legge (sempre delicato ma tanto più in questa materia), o il Governo, il relatore o la maggioranza dimostrano in maniera convincente che il suo contenuto è superfluo, nel senso che è pacifico, indiscusso ed indiscutibile che la norma di legge prevalga su ogni possibile norma di contratto contrastante e che quest'ultima non sia nella condizione di violare o derogare in alcun modo la norma di legge; oppure l'articolo aggiuntivo in esame è sicuramente da sostenere.
Ciò naturalmente rimanda al generale problema della contrattualistica, ma non possiamo ignorare - e voi me lo insegnate - che nei contratti collettivi la parte economica, a differenza di quanto è avvenuto in anni remoti in cui era prevalente, ormai finisce per essere a volte la parte minoritaria, perché spesso è la parte normativa che prevale con una serie di discipline, remore, riserve ed «impacci» relativi alla capacità organizzativa, o autorganizzativa, della pubblica amministrazione che rende talvolta impossibile l'attuazione di qualsiasi seria riforma.
Il problema posto dall'articolo aggiuntivo Boscetto 18.03 è dunque di straordinaria attualità. Fermo restando tutto il rispetto della funzione e della vocazione tradizionale delle organizzazioni sindacali e del diritto (ci mancherebbe altro!) dei pubblici dipendenti a godere di una tutela di questo genere dei propri legittimi e soggettivi interessi, occorre comunque che sia stabilito uno sbarramento, e che una norma di principio affermi che quando il legislatore, nella sua responsabilità complessiva, assegna certi limiti e stabilisce determinati principi e norme quadro, questi sono invalicabili. Semmai, la legge ha la sovrana possibilità di rimettersi alla fonte contrattuale o di lasciare una parte delle proprie previsioni in bianco per essere successivamente integrata dalla contrattualistica, senza pregiudizio del sistema e del suo funzionamento.
Poiché ciò non viene previsto e, comunque, non veniamo minimamente tranquillizzati sotto il profilo che ho illustrato - si tratta anche di un argomento di straordinaria e formidabile attualità - sosteniamo con convinzione l'articolo aggiuntivo Boscetto 18.03.
PRESIDENTE. Avverto che il gruppo dell'UDC ha esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi nella seduta di ieri dalla Presidenza.
Passiamo ai voti.Pag. 22
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Boscetto 18.03, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 455
Astenuti 1
Maggioranza 228
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 247).
Prendo atto che il deputato Ponzo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Giudice 18.072, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 450
Votanti 449
Astenuti 1
Maggioranza 225
Hanno votato sì 203
Hanno votato no 246).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, mi dispiace, forse il collega Giudice aveva chiesto la parola per illustrare il suo articolo aggiuntivo 18.072, ma approfitto dell'esame dell'articolo aggiuntivo sul quale stiamo ora discutendo per intervenire.
L'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010 del gruppo di Forza Italia riguarda la costituzione di nuove strutture da parte delle amministrazioni, quali consorzi, associazioni di enti, anche territoriali, ed organizzazioni comunque denominate, alle quali si affidano servizi esterni e prevede il trasferimento di risorse e di personale, oltre che di strumenti effettivi necessari a tale scopo. Crediamo, infatti, che quando le amministrazioni costituiscono nuovi enti debbano trasferire agli stessi anche il personale; si tratta di una questione di risparmio, che evita l'assunzione di nuovo personale - tra l'altro all'esterno delle normative che regolano la pubblica amministrazione - e che, quindi, consente un risparmio dei costi e un utilizzo delle professionalità interne alle amministrazioni stesse.
Al comma 3, articolo 6-bis, come previsto dall'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010, infatti, si prevede esplicitamente che alle amministrazioni coinvolte ed ai soggetti di nuova costituzione, di cui al comma 1, non è consentita alcuna assunzione, a qualunque titolo, fino all'avvenuto trasferimento del personale.
Credo, quindi, che si tratti di una norma che rientra non solo nell'ambito del buonsenso, ma anche nell'economia gestionale della pubblica amministrazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, colleghi, come giustamente afferma l'onorevole Baldelli, si tratterebbe di una norma di buon senso. In un ordinamento ben funzionante, in un costume politico corretto ed in un regime di buone pratiche politiche ed amministrative, una norma del genere equivarrebbe a dire che, quando piove forte, bisogna aprire l'ombrello. Purtroppo, non è così.
È triste dirlo, ma è necessario prevedere una norma volta a stabilire (anche in via generale, in materia di organizzazione e razionalizzazione delle dotazioni umane,Pag. 23delle risorse e del personale delle pubbliche amministrazioni) che, quando si realizzano nuove strutture, o, comunque, vengono trasformate, creandone di nuove, a livello territoriale, funzionale e per competenza, non ci devono essere né nuove assunzioni, né un appesantimento delle dotazioni organiche, in quanto si deve disporre di quelle già in carico alla pubblica amministrazione.
Quindi, siamo senz'altro favorevoli all'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010, considerando che è una delle proposte emendative che si muovono su tale linea. Penso, inoltre, che anche le altre proposte emendative dovranno essere ugualmente approvate. Dunque, esprimerò senz'altro un voto favorevole su questo articolo aggiuntivo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole D'Alia, per concessione della Presidenza e per un minuto. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, impiegherò solo venti secondi per ricordare ai colleghi del gruppo dell'Italia dei Valori che dovrebbero votare a favore dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010, in quanto simile a quello proposto dal collega Costantini, ma più razionale, perché non riguarda le società partecipate.
Dunque, credo opportuno che tale proposta emendativa debba essere sostenuta anche dai colleghi del gruppo dell'Italia dei Valori per ragioni di coerenza.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Boscetto 18.010, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 450
Astenuti 6
Maggioranza 226
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 239).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.08, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, su questa proposta emendativa, in particolare, mi rivolgo ai colleghi dei gruppi di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sinistra democratica.
LUCIANO VIOLANTE. E a noi no?
SIMONE BALDELLI. Anche al presidente Violante, non vorrei che ne avesse a male, considerando la stima e il ruolo che ricopre in tale sede.
Le amministrazioni pubbliche, al fine di ridurre il ricorso di consulenze, collaborazioni e contratti di lavoro temporaneo, assicurando al contempo lo svolgimento delle funzioni pubbliche di competenza, pongono su richiesta temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altre amministrazioni, anche di diverso comparto, per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, previo consenso del lavoratore.
Credo sia una battaglia piuttosto condivisa a sinistra e, in particolare, nel sindacato. Si tratta di una norma esplicita di previsione del consenso del lavoratore stesso che evita il ricorso a collaborazioni esterne temporanee e, a mio avviso, è di buon senso (non potrei definirla altrimenti). Dispiace, dunque, il parere contrario del relatore, perché, evidentemente, immagino che sia un parere contrario pregiudiziale. Non si capisce, infatti, perché, quando presentiamo norme di rigore e di stampo un po' più liberale, il parere è contrario - evidentemente, la sinistra e il sindacato impongonoPag. 24una propria visione - mentre, quando mettiamo sul tavolo norme di diversa natura (che, invece, potrebbero esser condivise dalla sinistra e dal sindacato), è sempre esattamente contrario.
Vogliamo capire, quindi, dal relatore, dalla maggioranza e dal Governo se in tutto il provvedimento in esame vi sia una norma, relativa al personale e all'efficienza delle pubbliche amministrazioni - non alle adozioni internazionali, agli aeroporti e a quant'altro - che, forse, il centrodestra ha scritto in modo che meriti di essere accolta all'interno del provvedimento.
Vorrei che sulla proposta emendativa in esame i colleghi Rocchi, Pagliarini e altri ci fornissero un parere autorevole, considerato che si tratta di una loro battaglia, ma può essere anche la nostra battaglia che può essere approvata in questa sede. Vorrei che qualcuno ci rispondesse: mi piacerebbe, se possibile, comprendere la motivazione del parere contrario del Governo fornito dal Sottosegretario Scanu.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cota. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, intervengo brevemente per affermare che l'articolo aggiuntivo Boscetto 18.08 mi sembra intelligente: esso può permettere di raggiungere l'obiettivo di contenere i costi e di migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, perché consente collaborazioni tra diverse amministrazioni. Se approvato, esso può introdurre un principio positivo dal punto di vista culturale, affinché non vi siano più uffici pieni di persone che stanno a guardare il muro o a girarsi i pollici, mentre possono essere impiegate laddove ve ne sia bisogno.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Boscetto 18.08, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 457
Votanti 453
Astenuti 4
Maggioranza 227
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 235).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.012.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, fa piacere ed è gratificante partecipare ad un dibattito in cui, dopo la sollecitazione ad ottenere una risposta da parte di alcuni colleghi, del Governo e del relatore, ci si abbandona ad un rumoroso silenzio. È evidente che vi sono difficoltà al riguardo, perché, altrimenti, basterebbe intervenire brevemente per motivare il parere contrario. Non mi si dica che basta il parere negativo della V Commissione, perché si è trovato il modo di concludere altre vicende in maniera diversa, nonostante il parere negativo della V Commissione. Non si venga a dire che il motivo è il parere negativo della V Commissione: per cortesia, non ci si nasconda dietro ad esso, per una questione politica di serietà. Relatore, abbia pazienza!
L'articolo aggiuntivo Boscetto 18.012, per continuare a discutere di questioni sulle quali non volete discutere - delle quali, comunque, chiederemo conto quando il provvedimento entrerà in vigore (se mai entrerà in vigore) - riguarda le agenzie di somministrazione: altro tema sul quale ritengo che i colleghi - specialmente della sinistra, ma anche tutti gli altri - potrebbero avere una sensibilitàPag. 25maggiore. Si sente tanto parlare, infatti, di precariato e di agenzie interinali, ma curiosamente non se ne discute mai!
Con l'articolo aggiuntivo Boscetto 18.012 si chiede che le pubbliche amministrazioni che utilizzano agenzie di lavoro interinale diano la priorità nella scelta a quelle che hanno già formato i propri dipendenti (non credo che sulla proposta emendativa in esame vi sia il parere negativo della Commissione bilancio); mi sembra una norma di buon senso, perché spesso le agenzie di lavoro interinale forniscono lavoratori che non sono formati. Pertanto, se si dà priorità alle agenzie interinali che hanno già formato il personale, molto probabilmente la macchina funzionerà meglio. Mi sembra, pertanto, una proposta emendativa di buonsenso, ma anche in questo caso ci aspettiamo che non vi sia, dopo l'espressione del parere contrario, un silenzio angosciante del Governo e del relatore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, vorrei sottolineare ai colleghi della maggioranza un aspetto fondamentale. Voi polemizzate tanto sul lavoro interinale: stiamo parlando del lavoro interinale, prestato e somministrato in favore di pubbliche amministrazioni, che dovrebbe essere circoscritto e costituire l'eccezione rispetto ai contratti a tempo indeterminato e a quelli a termine.
Il punto è proprio questo: per evitare l'abuso del lavoro interinale nella pubblica amministrazione, di cui vi sono anche recenti e non proprio opportune testimonianze, si chiede di fare in modo che i soggetti che possono lavorare per conto della pubblica amministrazione siano formati e che, ai fini dell'individuazione delle agenzie che possono somministrare il lavoro interinale alla pubblica amministrazione, non si scelgano quelle inventate per l'occasione, ma agenzie con progetti formativi specifici. Credo che sarebbe opportuno che si prestasse attenzione all'articolo aggiuntivo in esame.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Boscetto 18.012, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 455
Astenuti 1
Maggioranza 228
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 238).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.013.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, anche in questo caso, daremo un'altra occasione da perdere alla maggioranza e al Governo, che si riempiono tanto la bocca del tema della mobilità. Mi riferisco, in particolare, al Ministro Nicolais, che ci ha dilettato con diverse conferenze stampa nel corso della trattativa per il rinnovo dell'ultimo contratto del pubblico impiego, nonché con conferenze stampa che ci regala di tanto in tanto, quasi per forza di inerzia, in cui sostiene che bisogna promuovere meritocrazia e mobilità.
L'articolo aggiuntivo in esame promuove la mobilità, con un aumento da ventiquattro a trentasei mesi del relativo periodo. La mobilità prevista dagli articoli 33 e 34 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come tutti sanno, costituisce un risparmio e una contrazione della spesa per i dipendenti considerati in eccedenza.
Ricordiamo, tra l'altro, che il Ministro Nicolais, all'inizio della legislatura, aveva dichiarato 400 mila eccedenze nella pubblica amministrazione - quindi, evidentemente, vi sono eccedenze - e che la metà dei proventi derivanti dalla mobilità dovesseroPag. 26essere destinati a un fondo di incentivazione per il trattamento accessorio del personale dirigenziale.
Da questo punto di vista, credo che sulla materia del pubblico impiego, inserita negli articoli aggiuntivi all'articolo 18, vi sia stato un parere pregiudiziale, ossia ritengo che tali proposte emendative non siano neanche state lette. Mi auguro - prima o poi concluderemo l'esame del provvedimento, anche per ragioni di accordi intercorsi e di decisioni adottate dal Presidente Bertinotti in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo sui tempi e sui lavori dell'Assemblea di oggi - di ascoltare un intervento del Governo o del relatore sul merito di questi articoli aggiuntivi; ci dovrebbe spiegare per quale curiosa ragione su aspetti che pubblicamente non vengono dichiarati condivisibili, ma privatamente, anche all'interno del Comitato dei nove, sono ammessi come tali, non vi è un parere favorevole del Governo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, non so... (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale). Anche quella dei gruppi misti o intergruppo è una mobilità, come quella del pubblico impiego. In questo, però, sono poco mobile e disponibile.
PRESIDENTE. Non raccolga le provocazioni dei suoi colleghi di gruppo. Prego, onorevole Benedetti Valentini, vada avanti; sta consumando il tempo a sua disposizione.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Le provocazioni amiche sono le peggiori. Il Partito Democratico ne sa qualcosa. Sinceramente, non so se il meccanismo ideato dall'articolo aggiuntivo Boscetto 18.013 sia ideale e recepibile in tutte le sue parti, ma ci pone di fronte ad un'esigenza che non vedo come possa essere ignorata sia dalla maggioranza, sia dall'opposizione in termini di cultura di Governo.
Non di rado vi sarete imbattuti in dipendenti di un ufficio di un'amministrazione che recriminavano l'uno verso l'altro, perché uno aveva accumulato molto lavoro straordinario, mentre l'altro doveva ancora farne una data quantità.
Ciò vi dice tutto. «Italianamente» parlando, non si tratta dello straordinario inteso come effettiva esigenza di lavoro suppletivo che, giustamente, viene retribuito anche in maniera maggiorata, ma di una sorta di aspettativa scontata ad una maggiorazione della retribuzione, spesso a buon diritto, ritenuta troppo esigua, in vista di un risultato economico complessivo.
Ripeto: non so se tecnicamente la formulazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.013 sia la migliore possibile, ma certamente sollecita la pubblica amministrazione ad effettuare periodicamente una ricognizione dei reali fabbisogni, per capire se necessiti di dotazioni aggiuntive, se vi sia bisogno di mantenere quelle in dotazione o se sia più economico fare ricorso al lavoro straordinario. Questo prevede la norma in esame. I cittadini pretendono che si faccia ciò.
Pertanto, o voi ci fornite un meccanismo che soddisfi tale tipo di esigenze o, altrimenti, le presunte velleitarie riforme non valgono niente.
Concludo dicendo che siamo nettamente favorevoli all'articolo aggiuntivo in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, intervengo per apporre anche la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame, responsabile e di buonsenso.
Ricordo ai colleghi che nel 1988 il Parlamento, per la prima volta, ha varato la mobilità volontaria, regolamentata da varie disposizioni riguardanti i trasferimenti a domanda dei pubblici dipendenti, che siano stati dichiarati dalla propria amministrazione appartenenti ad un profilo professionale di esubero. I processi diPag. 27mobilità volontaria sono stati proprio avviati in via sperimentale e provvisoria e avevano comportato grande risparmio ed efficienza per la pubblica amministrazione.
L'articolo aggiuntivo in esame, ovviamente, vuole fare ciò: impedire - come hanno già sottolineato alcuni colleghi, i cui interventi condivido - che in taluni uffici vi sia un sovraffollamento di dipendenti pubblici che non fanno nulla e, magari, in altri enti locali e in altri profili vi sia assenza di personale e quindi, per non avviare le procedure di nuove assunzioni prescrive di utilizzare prima il personale che si ha a disposizione in quei profili.
Pertanto, si tratta di una disposizione di grande responsabilità: è ciò che ci chiede la gente, è ciò che ci chiedono fuori dal «palazzo». Noi stiamo qui a «masturbarci» mentalmente (Commenti). ..per non accogliere un emendamento di grande responsabilità (Commenti). Ho parlato di una cosa fisiologica, non patologica!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Boscetto 18.013, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 452
Votanti 451
Astenuti 1
Maggioranza 226
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 235).
Prendo atto che i deputati Pedica e Borghesi hanno segnalato che avrebbero voluto esprimere voto contrario.
Mi preme precisare che la Presidente Meloni ha già anticipato un orientamento del Presidente della Camera, che è condizionato alla conclusione, questa mattina, dell'approvazione delle proposte emendative e degli ordini del giorno relativi al provvedimento in esame, e prevede comunque l'incardinamento delle votazioni sulla riforma costituzionale martedì mattina, al primo punto dell'ordine del giorno. Queste sono le condizioni: se non riusciamo a terminare l'esame degli ordini del giorno entro le 13,15, è del tutto evidente che salta questa sorta di intesa, di «lodo Bertinotti-Meloni».
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Boscetto 18.011.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, credo francamente che i tempi dovrebbero essere sufficienti, considerato che restano da esaminare al massimo quattro o cinque proposte emendative.
Continuiamo ad osservare i nostri sottosegretari che, come «sfingi», respingono ogni richiesta di chiarimento e di approfondimento sulle proposte emendative. Non so se sia il caso - e mi rivolgo ora al relatore - di invitare la prossima volta qualche responsabile del sindacato della funzione pubblica e collocarlo nei banchi del Governo, così potrebbe fornire risposte un po' più concrete (vedo che dai banchi della maggioranza fanno cenni di assenso).
Intervengo brevemente sull'articolo aggiuntivo in esame per illustrare il fatto che si prevede una riserva del 30 per cento della retribuzione accessoria, legata alla valutazione del dirigente.
Se riteniamo che si debba migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione bisogna fornire più poteri datoriali ai dirigenti. In questo senso fornire al dirigente la possibilità di incidere con la propria valutazione sul trattamento accessorio dei dipendenti può essere uno degli elementi che potrà risultare risolutivo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivoPag. 28Boscetto 18.011, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 440
Votanti 438
Astenuti 2
Maggioranza 220
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 231).
Passiamo all'articolo aggiuntivo Borghesi 18.033.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente accedo all'invito al ritiro del mio articolo aggiuntivo però il problema che poneva, e che ho segnalato anche ieri in aula al Ministro Nicolais, resta aperto. È un problema ineludibile perché ritengo che non sia immaginabile risolvere i problemi del nostro Paese se non siamo capaci di stabilire dei criteri di mobilità che prescindano da un problema di natura sindacale. Tutto ciò non perché il sindacato non debba entrare in tali vicende, ma perché il legislatore non può farsi carico di un problema che riguarda il rapporto tra le parti sociali e che, eventualmente, dovrà nascere dopo che il legislatore ha preso posizione sul punto.
Come ricordavo ieri, ci troviamo in una situazione di sovraccarico di personale a carico dello Stato poiché, con il trasferimento di competenze agli enti locali e in particolare alle regioni, non si è mai dato luogo ad un trasferimento del personale che nello Stato seguiva quel tipo di competenze.
L'articolo aggiuntivo in esame tendeva ad evidenziare questo problema e per tali motivi lo trasfonderò in un ordine del giorno che mi auguro il Governo accetti.
PRESIDENTE. Ricordo che la Commissione bilancio ha espresso parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Turci 18.070 a condizione che sia approvato il subemendamento 0.18.070.100 della Commissione.
Passiamo alla votazione del subemendamento 0.18.070.100 della Commissione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, desideriamo che rimanga agli atti il nostro voto contrario al subemendamento 0.18.070.100 della Commissione, motivato dalle ragioni da me precedentemente espresse. La formula di stile in esso contenuta, che prevede che dall'attuazione di norme non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, è una sonora presa in giro verso i cittadini, la pubblica amministrazione e la nostra funzione legislativa!
È necessario abbandonare questo tipo di formula, altrimenti finiremo per fare come gli «avvocatucci» di provincia che concludono gli atti giudiziari con una formula di stile che non conta niente, destinata ad essere completamente disattesa. Il fatto che dal provvedimento e da questa particolare proposta emendativa non possano derivare oneri nuovi per la finanza pubblica è assolutamente irrealistico; per tali ragioni noi voteremo contro.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.18.070.100 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 444
Votanti 439
Astenuti 5
Maggioranza 220
Hanno votato sì 236
Hanno votato no 203).
Prendo atto che il deputato Testoni ha segnalato che non è riuscito a votare e chePag. 29il deputato Pedulli ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Turci 18.070, che è stato corretto sostituendo la parola «perennemente» con «permanentemente».
Passiamo ai voti
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Turci 18.070, nel testo subemendato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 445
Votanti 248
Astenuti 197
Maggioranza 125
Hanno votato sì 244
Hanno votato no 4).