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Seguito della discussione del disegno di legge: Modernizzazione, efficienza delle Amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese (A.C. 2161-A); e delle abbinate proposte di legge Pedica ed altri; Nicola Rossi ed altri; La Loggia e Ferrigno (A.C. 1505-1588-1688) (ore 10,48).
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 2161-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2161 sezione 3).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Boscetto 12.1, mentre raccomanda l'approvazione dei subemendamenti 0.12.73.100, 0.12.73.101 e 0.12.73.102 della Commissione.
La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Attili 12.73, come subemendato.
La Commissione invita al ritiro degli emendamenti Pizzolante 12.76, Meta 12.72, Attili 12.71 e 12.70, Pizzolante 12.74 e 12.75, mentre raccomanda l'approvazione del suo emendamento 12.100. La Commissione, inoltre, raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.12.73.103 che recepisce il parere della V Commissione (Bilancio).
PRESIDENTE. A tal proposito ricordo che sull'emendamento Attili 12.73 il parere della V Commissione (Bilancio) è favorevole a condizione che siano approvati i subemendamenti 0.12.73.100 e 0.12.73.102 della Commissione e che il testo dell'emendamento in questione sia ulteriormente modificato nel senso indicato dal subemendamento 0.12.73.103 della Commissione.
Il Governo?
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Boscetto 12.1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boscetto. Ne ha facoltà.
GABRIELE BOSCETTO. Signor Presidente, desidero spiegare le ragioni del mio emendamento soppressivo. Come ben sappiamo, stiamo esaminando un disegno di legge sulla modernizzazione, efficienza delle amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese. Si tratta, in sostanza, di un provvedimento di carattere amministrativo e non siamo favorevoli all'ingresso, nel provvedimento in esame, di altre materie (ieri si è già discusso di tale problema).Pag. 5
L'articolo 12, addirittura, verte su disposizioni in materia di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori. Riteniamo, dunque, che l'articolo 12 andrebbe meglio collocato nella riforma del codice della strada, di cui si discute, in questo momento, nelle competenti Commissioni.
Su tale logica, nell'ambito del provvedimento in esame, erano convenuti il relatore e la Commissione quando è stato soppresso l'articolo 17, che prevedeva la delega per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Poiché la Commissione ha deciso di sopprimere l'articolo 17, non si capisce la ragione per cui debba essere approvato soltanto questo lacerto, riguardante le disposizioni in materia di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, che - come ho ricordato - avrebbe miglior sede in altro provvedimento da esaminare nelle competenti Commissioni e non nella I Commissione (Affari costituzionali), come è stato fatto.
Mi permetto, pertanto, di chiedere ai colleghi di accogliere il mio emendamento e di sopprimere l'articolo 12.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere l'emendamento soppressivo Boscetto 12.1 e, inoltre, per ribadire che siamo in presenza di un provvedimento diventato uno zibaldone, in cui si discute tutto e il contrario di tutto, mentre non si esaminano gli aspetti seri, relativi alla semplificazione amministrativa. Lo si è visto ieri, quando si è discusso della cosiddetta commissione per la valutazione della pubblica amministrazione.
Non ci occupiamo delle questioni sulle quali dovremmo concentrare la nostra attenzione, mentre ci occupiamo superficialmente di quelle che dovrebbero essere trattate in maniera specifica dalle competenti Commissioni di merito: mi riferisco alla Commissione trasporti, ad esempio riguardo alle modifiche al testo unico del codice della strada. Il problema, infatti, non riguarda l'opportunità o meno di modificare le commissione mediche, ma il fatto che noi, che apparteniamo alla I Commissione (Affari costituzionali), non abbiamo la competenza per valutare appieno, in via preliminare, le modifiche che ci viene richiesto di apportare. Non si tratta di una mera semplificazione e, quindi dell'abbreviazione di termini, di una valutazione diversa su un determinato procedimento amministrativo o dell'introduzione di una disciplina speciale per alcuni procedimenti, anziché per altri. Stiamo discutendo, infatti, del merito di un testo - il codice della strada - e di alcune questioni specifiche e tecniche che dovrebbero coinvolgere preliminarmente la Commissione trasporti: altrimenti, ci troveremmo di fronte a un provvedimento omnibus, nel quale è inserita una serie di questioni delle quali non siamo in condizione di occuparci.
Per tali ragioni, ritengo opportuna la proposta del collega Boscetto di sopprimere l'articolo 12: pur votando a favore di alcune proposte emendative che modificano nel merito tale aspetto, voteremo a favore dell'emendamento soppressivo del citato articolo 12 e contro l'introduzione, nel testo del provvedimento, di una norma che, al pari di tante altre, è oggettivamente estranea rispetto alla materia in discussione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, chiedo di sottoscrivere l'emendamento Boscetto 12.1, di grande responsabilità: inserire previsioni riguardanti gli accertamenti medici effettuati dalle commissioni mediche locali, nonché un non ben precisato elenco di medici che svolgono gli accertamenti sui requisiti fisici e psichici (nel quale i cittadini dovrebbero sapere quali medici siamo iscritti), non permette di conferire logicità all'articolo in esame.Pag. 6
Ricordate che la visita di idoneità, di norma, ha una validità di dieci anni: forse non riuscite a immaginare che, nell'arco di dieci anni, possono accadere circostanze particolari, riguardanti la salute dei guidatori, in contrasto con l'idoneità psicofisica alla patente di guida: gli automobilisti medesimi possono continuare a guidare, mentre la legge non consente di operare una revisione della loro idoneità.
Ritengo necessaria la soppressione di tale articolo, affinché si discuta degli aspetti in esso contenuti e siano concretamente valutati i requisiti necessari a conferire l'idoneità psicofisica alla patente di guida. Non si può prevedere, in un provvedimento omnibus, che un accertamento sanitario sia demandato alle commissioni mediche locali o a medici iscritti in un elenco, istituito presso gli uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri e per i sistemi informativi e statistici del Ministero dei trasporti.
Il nostro gruppo, pertanto, voterà a favore dell'emendamento soppressivo Boscetto 12.1. Invito i colleghi a riflettere sul fatto che stiamo inserendo previsioni relative ai requisiti psicofisici e agli accertamenti medici per ottenere la patente di guida in una norma che non ha alcun senso, perché va contro la scienza medica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale l'onorevole Fabbri. Ne ha facoltà.
LUIGI FABBRI. Signor Presidente, condivido l'opinione collega Boscetto: nell'emendamento in esame si parla di un argomento, per così dire, astruso rispetto al contesto del provvedimento.
Io sono medico e in Commissione lavoro è capitato anche di affrontare questo argomento. Invece di semplificare l'azione amministrativa, qui si va a confondere, istituendo commissioni non necessarie. Ricordo che presso le ASL vi sono medici incaricati di pubblico servizio, addetti a rilasciare il certificato di idoneità alla patente, dopo che il medico curante ha presentato il certificato anamnestico, che garantisce che il paziente non è tossicodipendente, che non assume alcolici e quant'altro.
Ancora una volta si confonde la situazione. Si prendono nuovamente in considerazione i medici delle ferrovie, che fanno parte di una struttura separata, che giudicano l'idoneità ed eseguono alcune visite ambulatoriali per i dipendenti delle ferrovie. Quindi, come al solito, si crea un coacervo di funzioni, che non sono necessarie.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boscetto 12.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato sì 195
Hanno votato no 234).
Prendo atto che il deputato D'Ulizia ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Passiamo alla votazione del subemendamento della Commissione 0.12.73.100.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, colgo l'occasione del subemendamento in esame - riservandomi eventualmente di intervenire nel prosieguo sull'emendamento Attili 12.73, al quale, nel suo insieme, ho dato il mio assenso nel Comitato dei nove - per porre alla Commissione, all'Assemblea e al presentatore un quesito riferito - considerato che non vi è un ulteriore subemendamento - all'ultimo periodo dell'emendamento Attili 12.73, cui i subemendamenti si riferiscono.Pag. 7
L'emendamento Attili 12.73, prima della parte consequenziale, dopo aver previsto l'iscrizione a un elenco, la specializzazione oppure il superamento di un corso di formazione specifico, afferma, nell'ultimo periodo, che «L'iscrizione è ammessa ad un solo elenco ed abilita all'effettuazione degli accertamenti sopra indicati esclusivamente nella provincia in cui è istituito l'elenco».
Mentre tutta la parte restante dell'emendamento cui ci riferiamo - elaborato dai colleghi appartenenti alla Commissione di merito competente su queste materie - mi sembra condivisibile, quest'ultimo periodo, a mio avviso, presenta un vizio di mancanza di ragionevolezza. In termini più espliciti, lo trovo di dubbia costituzionalità, perché, se un medico ha conseguito la specializzazione, ha superato un corso di formazione ed è stato iscritto a un elenco, non credo che si possa prevedere con legge che non possa effettuare gli accertamenti in provincia diversa da quella in cui è stato iscritto.
Ad esempio, se un medico è stato iscritto nell'elenco di Trento - io sono trentino - credo sia difficile poter dire che non possa esercitare anche nella provincia di Verona o di Bolzano.
Per questi motivi, intervengo sul subemendamento in esame, che non riguarda questo argomento specifico, per chiedere un chiarimento al collega relatore e al collega presentatore dell'emendamento 12.73, il collega Attili. Nell'ipotesi in cui il chiarimento non fosse convincente - e l'ultimo periodo dell'emendamento in questione non mi convince - potrei chiedere, signor Presidente la votazione per parti separate dell'emendamento Attili 12.73, ossia chiederò la votazione di tutto l'emendamento con esclusione dell'ultimo periodo, che precede la parte consequenziale.
Peraltro, prima di formalizzare la richiesta, gradirei che vi fosse un chiarimento all'Assemblea.
PRESIDENTE. Comunico che segue i nostri lavori dalle tribune una delegazione della sezione bilaterale di amicizia Regno Unito-Italia, guidata dalla presidente Mrs. Rosemary McKenna. La Presidenza e l'Assemblea vi salutano (Applausi).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, il mio gruppo non è favorevole al subemendamento della Commissione 0.12.73.100, il quale prevede il corso di formazione specifico per i sanitari e precisa che le spese dovranno essere a carico dei partecipanti.
Non va bene. Capisco che far passare un provvedimento senza averne le coperture in più parti è un po' difficile e problematico, ma non si può risolvere la questione facendo pagare gli oneri direttamente alle persone.
Se questi sanitari sono chiamati a svolgere funzioni di rilievo pubblico o pubblicistico, è evidente che non debbono sopportare a proprio carico l'onere di un corso, il cui obbligo stiamo loro imponendo.
Quindi, il gruppo di Alleanza Nazionale voterà contro il subemendamento in esame che, insieme ad altri, denuncia la sostanziale mancanza di coperture che affligge il provvedimento nel suo complesso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boscetto. Ne ha facoltà.
GABRIELE BOSCETTO. Signor Presidente, intervengo sul subemendamento della Commissione 0.12.73.100 perché è necessario farlo, in ragione del successivo e più corposo emendamento Attili 12.73, con le limitazioni che la Commissione intende apportarvi.
Sono perfettamente d'accordo con l'impostazione dell'onorevole Boato: fermo restando il fatto che ritenevamo opportuno sopprimere l'articolo 12, è necessario comunque renderlo il più possibile migliore e razionale. Così com'è formulato, se può essere condivisibile - pur nei limiti di fondo - nella parte iniziale (esclusa ogniPag. 8parte consequenziale), non è assolutamente possibile condividerne la parte finale del comma 1, lettera a), come emendato, dove si prevede che «l'iscrizione è ammessa ad un solo elenco ed abilita all'effettuazione degli accertamenti sopra indicati esclusivamente nella provincia in cui è istituito l'elenco». Non si capisce il motivo della limitazione ad una provincia: sono elenchi nei quali devono essere contenuti tutti i medici abilitati a seguito di corso formativo anche per queste funzioni e la limitazione ad una provincia è assolutamente incongrua e incomprensibile.
Chiedo pertanto che, ove la Commissione non riesca ad intervenire con una modifica, si ponga in votazione il testo in esame per parti separate, per poter sopprimere l'ultimo periodo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Attili. Ne ha facoltà.
ANTONIO ATTILI. Signor Presidente, ho ascoltato le osservazioni dell'onorevole Boato: onestamente non sono in grado di valutare la costituzionalità, però cercherò di chiarire all'Assemblea la ratio dell'emendamento a mia firma 12.73. Premesso che con esso, qualora l'Assemblea lo approvi, allarghiamo la platea dei soggetti che possono rilasciare certificazioni (e quindi si iscrive perfettamente nella filosofia del provvedimento nel suo complesso, che va in direzione del miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza della pubblica amministrazione e della stessa qualità dei servizi), bisogna tuttavia prestare molta attenzione a non allargare eccessivamente e a non generare situazioni in cui viene meno il rigore nel rilascio della certificazione, che alla fine costituisce un elemento fondamentale della sicurezza.
Pertanto l'obbligo di un elenco, nel quale devono dichiarare di iscriversi i soggetti che vengono abilitati al rilascio della certificazione dopo il corso, a me sembra un punto importante, al quale non rinuncerei «a cuor leggero». Infatti, ciò non significa - lo dico anche all'onorevole Boato - che un professionista non possa svolgere la sua funzione in un'altra provincia, ma soltanto che deve scegliere, per evitare quella situazione - che oggi esiste - di medici che si spostano da una provincia all'altra per rilasciare certificati.
Badate che lo stesso obbligo è previsto anche per gli utenti, proprio per evitare che avvengano situazioni in cui si lascia una provincia, dove l'accertamento è considerato estremamente rigoroso, e ci si sposta, per ottenere il certificato, in un'altra provincia, dove tale l'accertamento rigoroso non è.
Quindi, ho cercato di salvaguardare, da un lato, l'allargamento della platea dei soggetti che possono rilasciare certificazioni ma, contemporaneamente, anche quel necessario rigore che, a mio parere, l'obbligo di iscrizione in un elenco favorisce, per maggior garanzia degli utenti e della serietà della certificazione stessa.
LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Signor Presidente, abbiamo ascoltato le precisazioni del collega Attili però esiste anche un problema di carattere europeo poiché questa proposta emendativa risulterebbe essere un vincolo all'esercizio della professione sul territorio nazionale. È un problema molto delicato.
Conseguentemente le scelte sono due: o si elimina del tutto questa seconda parte e lei, onorevole Attili, accetta una riformulazione che la escluda oppure dovremmo fare riferimento alla possibilità di essere iscritti in più elenchi. Occorre decidere, perché quando l'esercizio di questa professione può essere svolto in tutta l'Unione europea, non possiamo noi in Italia cercare di limitarla ad una sola provincia.
Capisco il senso delle preoccupazioni che lei ha espresso, e che sono fondate, però l'unica possibilità che abbiamo per risolvere il problema è stabilire la possibilità di essere iscritto in più elenchi; se ciò risolve il problema che lei pone siamoPag. 9d'accordo, altrimenti chiederei al relatore di riformulare il testo eliminando quest'ultima parte.
ANTONIO ATTILI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO ATTILI. Signor Presidente, vorrei dire al presidente Violante che se l'alternativa è tra l'eliminazione dello strumento dell'elenco e quello dell'apertura di più elenchi preferisco la seconda soluzione ovvero prevedere la possibilità di iscrizione in più elenchi anche se mi auguro che non siano cento. Cerchiamo di trovare un punto di mediazione che coinvolga più elenchi ma che non si arrivi ad un numero, ad esempio, di venticinque. Cerchiamo di restare fermi sul rigore. Ripeto, tra le due possibilità accetto l'apertura dell'iscrizione a più elenchi purché non sia un numero pletorico.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pizzolante. Ne ha facoltà.
SERGIO PIZZOLANTE. Signor Presidente, intervengo a sostegno di quanto sostenuto dall'onorevole Boato, dall'onorevole Boscetto e dal presidente Violante, anche perché risolvendo la questione in tale modo risolviamo una contraddizione palese: da una parte, si vuole liberalizzare, ampliare la platea delle competenze e dei medici e, dall'altra, si restringe la competenza territoriale. È una palese contraddizione, oltre al fatto che è in contrasto - come ha detto il presidente Violante - con le norme europee. Per tale ragione bisogna votare a favore della proposta emendativa, qualora venga espunta la seconda parte e il gruppo di Forza Italia è pronto a farlo.
PRESIDENTE. Presidente Violante, direi dunque che potremmo predisporre una brevissima sospensione.
LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Signor Presidente non è necessario: proponiamo una riformulazione di questo tenore: «l'iscrizione abilita all'effettuazione degli accertamenti sopraindicati esclusivamente nella provincia in cui è istituito l'elenco».
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Attili se accetti la riformulazione proposta dal presidente della I Commissione.
ANTONIO ATTILI. Signor presidente, accetto la riformulazione proposta.
PRESIDENTE. Il Governo?
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Il Governo concorda con la riformulazione proposta dal presidente della I Commissione.
SERGIO PIZZOLANTE. Chiedo di parlare per una precisazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERGIO PIZZOLANTE. Signor Presidente, vorrei capire meglio quale sia la riformulazione.
PRESIDENTE. Presidente Violante, può rileggere la riformulazione?
LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Onorevole Pizzolante, il testo all'ultimo periodo dell'emendamento Attili 12.73 diventerebbe il seguente: «L'iscrizione abilita all'effettuazione degli accertamenti sopra indicati esclusivamente nella provincia in cui è istituito l'elenco». Sostanzialmente si può essere iscritti in più elenchi perché è cancellata l'espressione «è ammessa ad un solo elenco».
SERGIO PIZZOLANTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà
SERGIO PIZZOLANTE. Signor presidente, comunque rimane il fatto che uno può esercitare solo in una provincia.
Pag. 10LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE. Presidente della I Commissione. Onorevole Pizzolante, non è così. Bisogna essere iscritti in un elenco, ma gli elenchi possono essere di più province e si può lavorare in più province poiché viene cancellato il limite di una sola provincia.
SERGIO PIZZOLANTE. Così va bene.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Ma di quale proposta emendativa stiamo discutendo?
PRESIDENTE. Dobbiamo votare il subemendamento 0.12.73.100 della Commissione, ma la modifica di cui stiamo discutendo è relativa all'emendamento Attili 12.73.
GIANPIERO D'ALIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, credo che sia opportuna una brevissima sospensione della seduta, perché vi sono alcune obiezioni sollevate dal collega Boato e vi è un testo, all'esame dell'Assemblea, la cui riformulazione non può essere - pur apprezzando lo sforzo del presidente Violante - realizzata nei termini prospettati, senza un approfondimento da parte del Comitato dei nove. Quindi, ripeto, propongo una breve sospensione della seduta per consentire un approfondimento della questione, altrimenti propongo di accantonare l'articolo in esame e di procedere nella discussione del provvedimento.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, associandomi alla richiesta del collega D'Alia, intervengo per chiedere la sospensione della seduta in modo da dare anche agli altri colleghi la possibilità di capire quale testo stanno votando, considerato che è opportuno che il presidente Violante fornisca la riformulazione a chi ne faccia richiesta, ma è giusto che ciascuno sappia cosa si voterà.
PRESIDENTE. Presidente Violante, ritengo opportuno, a questo punto, sospendere brevemente la seduta, per circa cinque minuti, in modo da consentire un chiarimento all'interno del Comitato dei nove.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 11,50.
La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 11,55.
PRESIDENTE. Chiedo al relatore, ovvero al presidente della I Commissione, di illustrare gli esiti della breve riunione del Comitato dei nove.
LUCIANO VIOLANTE, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, propongo una riformulazione dell'emendamento Attili 12.73, nel senso di sostituire le parole: «L'iscrizione è ammessa ad un solo elenco ed abilita all'effettuazione degli accertamenti sopra indicati esclusivamente nella provincia in cui è istituito l'elenco» con le seguenti: «L'iscrizione abilita all'effettuazione degli accertamenti sopra indicati esclusivamente nelle province nei cui elenchi è stata effettuata l'iscrizione stessa».
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Attili se acceda alla proposta di riformulazione formulata dal presidente della I Commissione.
ANTONIO ATTILI. Signor Presidente, accedo alla proposta di riformulazione del mio emendamento 12.73.Pag. 11
Annuncio, inoltre, il ritiro di tutti gli emendamenti da me presentati e dell'emendamento Meta 12.72, di cui sono cofirmatario.
PRESIDENTE. Il Governo?
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla Commissione.
SERGIO PIZZOLANTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERGIO PIZZOLANTE. Intervengo per annunciare che siamo favorevoli alla riformulazione dell'emendamento 12.73 formulato dal presidente della Commissione. Dunque, annuncio, il ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 12 da me presentati.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, volevo precisare all'Assemblea che ci accingiamo a votare il subemendamento 0.12.73.100 della Commissione, secondo il quale i sanitari dovrebbero pagare a loro carico il corso di formazione.
Il dibattito che abbiamo fatto è interessantissimo ma attiene ad un emendamento successivo, non a questa votazione che ci accingiamo ad espletare.
PRESIDENTE. La ringrazio per la precisazione, stavo per dirlo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.12.73.100 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 397
Votanti 395
Astenuti 2
Maggioranza 198
Hanno votato sì 229
Hanno votato no 166).
Prendo atto che il deputato Latteri ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.12.73.101 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 415
Votanti 256
Astenuti 159
Maggioranza 129
Hanno votato sì 227
Hanno votato no 29).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.12.73.102 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 377
Votanti 219
Astenuti 158
Maggioranza 110
Hanno votato sì 213
Hanno votato no 6).
Prendo atto che i deputati Incostante e Pisacane hanno segnalato che non sono riusciti a votare e che la deputata Incostante avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Passiamo alla votazione del subemendamento 0.12.73.103 della Commissione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, le stesse considerazioni che ho avuto modo di svolgere riguardo al subemendamento 0.12.73.100 della Commissione, in cui abbiamo stabilito che i sanitari devono pagare il corso di studi di tasca propria, dato che non è prevista la copertura finanziaria, si riproducono in forma ancora più ampia rispetto al subemendamento 0.12.73.103 della Commissione.
Precisamente, la Commissione ci propone di adottare la solita formula di stile: «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Possiamo anche stabilire che una camicia si deve fare con un palmo e mezzo di stoffa, ma così non potrà essere.
Quando applicheremo questo complesso provvedimento, che attiene ad una quantità di passaggi suscettibili di applicazione pratica, se è stabilito che non ci devono essere nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, diverse parti del provvedimento saranno condannate a non funzionare oppure salta la norma stessa.
Ho serie perplessità sull'adozione di questa formula, che non data da oggi - intendiamo bene: ormai l'esperienza parlamentare ce l'ha indicata come una valvola di sfogo, o presunta tale, adottata in molte circostanze - ma non per questo è una buona pratica.
Quindi, per quello che ci riguarda, questa formula non può essere approvata, non perché siamo contrari al rigore economico-finanziario, anzi, siamo favorevoli a tale rigore, purché sia chiaro ed effettivo. Invece, in questo caso si tratta di una vera formula di stile destinata sicuramente a saltare oppure a rendere inapplicate parti sostanziali del provvedimento.
Quindi, voteremo contro il subemendamento 0.12.73.103 della Commissione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, mi rendo conto della circostanza che il subemendamento all'emendamento del collega Attili nasce dalle indicazioni della Commissione bilancio; vorrei capire, però, come sia possibile introdurre una serie di sostanziali modifiche al codice della strada in una materia così delicata e, in particolar modo, come sia possibile prevedere l'integrazione delle commissioni mediche locali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, con psicologi abilitati all'esercizio della professione, iscritti all'albo professionale, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, senza che tutto ciò possa comportare nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Chi pagherà gli psicologi che andranno giustamente ad integrare le commissioni mediche locali? Lavoreranno gratis? Si tratterà di strutture interne alle amministrazioni sanitarie o saranno soggetti esterni?
Credo che stiamo facendo un lavoro sbagliato e con la fretta di dover operare tali modifiche senza le necessarie coperture finanziarie, all'interno di un provvedimento che non ha nulla a che vedere con la patente di guida.
Credo, quindi, che sarebbe veramente opportuno procedere allo stralcio di tali norme. In ogni caso, il gruppo dell'UDC voterà contro questo subemendamento, perché ci sembra illogico prevedere un ampliamento della commissione medica locale con alcune professionalità, senza apprestare alcuna copertura a finanziamento di tali professionalità.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamentoPag. 130.12.73.103 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 437
Astenuti 6
Maggioranza 219
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 199).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Attili 12.73, nel testo riformulato e come risultante dall'approvazione dei subemendamenti della Commissione.
Prendo atto che l'onorevole Boato non intende più intervenire.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Attili 12.73, nel testo riformulato e subemendato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 250
Astenuti 188
Maggioranza 126
Hanno votato sì 244
Hanno votato no 6).
Ricordo che gli emendamenti Pizzolante 12.76, Meta 12.72, Attili 12.71 e 12.70, Pizzolante 12.74 e 12.75 sono stati ritirati.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.100 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 439
Votanti 354
Astenuti 85
Maggioranza 178
Hanno votato sì 241
Hanno votato no 113).