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Discussione congiunta dei disegni di legge: S. 1678 - Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2006 (Approvato dal Senato) (A. C. 3169); S. 1679 - Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2007 (Approvato dal Senato) (A.C. 3170) (ore 15,03).
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 3169 e A.C. 3170)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Marchi.
MAINO MARCHI, Relatore. Signor Presidente, rinuncio alla replica.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
ANTONANGELO CASULA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, onorevoli deputati, intervengo per rispetto del Parlamento e della discussione che si è svolta questo pomeriggio. Desidero ringraziare tutti gli intervenuti a questa discussione per il contributo costruttivo che hanno voluto apportare, anche coloro i quali hanno formulato degli accenti critici ai provvedimenti in esame. Poiché il relatore, l'onorevole Marchi, ha fornito nel suo intervento un quadro di informazioni esauriente sul contenuto dei singoli provvedimenti, il rendiconto e l'assestamento, mi limiterò a svolgere sinteticamente alcune considerazioni di carattere politico più generale sui provvedimenti e sul dibattito che si è svolto in aula questa sera.
Poc'anzi l'onorevole Vannucci ha fatto riferimento alla scarsa attenzione che accompagna il dibattito su questi provvedimenti in Aula, poiché l'attenzione del Parlamento è concentrata sui documenti finanziari attualmente in fase di approvazione in Senato (è il caso del collegato fiscale) e in discussione in Commissione per quel che riguarda il disegno di legge finanziaria per il 2008.Pag. 21
L'attenzione è posta quindi, sui suddetti provvedimenti e, pertanto, nella discussione vengono affrontati temi che risultano collegati.
Mi vorrei soffermare molto rapidamente sulla collocazione temporale, soprattutto, dello strumento dell'assestamento di bilancio, anche perché questo tema è stato sollevato in maniera implicita nel corso della discussione di questo pomeriggio, ma è stato affrontato anche nel corso del dibattito in Commissione.
Credo che alcune considerazioni in astratto su questo tema vadano espresse, considerando soprattutto un aspetto di particolare rilevanza, ossia la non piena disponibilità alla data del 30 giugno, data di presentazione del disegno di legge di assestamento, dei dati relativi all'aggiornamento delle previsioni riguardanti le entrate.
Mi riferisco, soprattutto, alla previsione che sposta al 9 luglio l'autoliquidazione delle imposte sui redditi e, quindi, alla stessa possibilità di differire ulteriormente i relativi versamenti; ciò comporta, molto spesso, un differimento successivo della data di aggiornamento per rivedere le stime.
Devo però osservare che nel corso di questi due anni il Governo ha guardato in maniera positiva a questa circostanza, perché si è verificata l'opportunità di rivedere le stime in aumento e questo è un dato, come è stato fatto osservare, collegato fondamentalmente ad una circostanza: il miglioramento della condizione delle entrate nel nostro Paese.
Vorrei cogliere questa occasione per fornire una risposta ad alcune delle considerazioni che l'onorevole Alfano proponeva all'attenzione del Governo poc'anzi. Le ragioni per le quali migliorano le condizioni del gettito, fondamentalmente, sono legate ad un'insieme di questioni.
Esse sono state richiamate anche dall'onorevole Marchi nella sua introduzione; io vorrei porre l'accento in maniera significativa su un dato, cui faceva riferimento anche l'onorevole Vannucci: l'adeguamento degli strumenti di intervento contenuto nel decreto Bersani-Visco dello scorso anno. Esso affrontava, infatti, due temi fondamentali: il rilancio degli investimenti e l'affinamento di alcuni strumenti, a proposito dei quali bisogna riconoscere che abbiamo dato continuità ad una parte della riforma (mi sto riferendo soprattutto a quella relativa alla problematica della riscossione) iniziata con l'esperienza di Governo del centrodestra. Sono stati poi affinati ulteriori strumenti, che hanno consentito (insieme anche a una modifica dei segnali lanciati al Paese, con la fine della stagione dei condoni), oltre che di dare maggiori strumenti nell'attività di accertamento e riscossione alle Agenzie che sono a questo preposte, anche di modificare l'atteggiamento dei principali contribuenti del nostro Paese, di categorie che magari non espletavano sino in fondo il pagamento dei tributi. Il tema della collocazione temporale, quindi, è legato ad una discussione che dovrà essere necessariamente affrontata di nuovo in futuro.
Ma vorrei ritornare su alcuni aspetti di carattere più generale che sono stati già affrontati nel corso di questo dibattito, ma che mi limiterò solo a ribadire: possiamo dire con un certo orgoglio che finalmente l'Italia raggiunge gli obiettivi che la pongono nella condizione di rispettare gli impegni assunti con l'Europa, consentendoci di presentare al Paese alcune linee di azione che non necessitano di una manovra correttiva dei conti, poiché ci si accinge a fornire risposte in ordine a quei presupposti che sono stati richiamati quando abbiamo affrontato il tema della programmazione economica e finanziaria lo scorso anno, iniziando a porre attenzione anche alle politiche di crescita ed equità. Per questa ragione è stato richiamato il decreto, approvato da tutti e due i rami del Parlamento, con il quale si mettono a disposizione notevoli risorse sia per quanto riguarda gli investimenti, sia per quel che riguarda le politiche di equità, con particolare riferimento alle azioni del welfare.
Vorrei anche aggiungere un'altra considerazione, per avviarmi poi a concludere, a proposito del tema sul quale sono concentrati ancora maggiori accenti critici: il versante della spesa. In particolare, i colleghiPag. 22parlamentari intervenuti hanno fatto riferimento ad un'azione di stabilizzazione della spesa. Credo che sia importante valutare anche gli effetti che potranno avere in futuro alcune delle azioni che sono già state messe in campo a partire dallo scorso anno: mi riferisco soprattutto al patto per la salute, sottoscritto con le regioni, che ha cominciato a produrre degli effetti particolarmente importanti sul versante della spesa sanitaria, anche se riconosciamo che esistono ancora delle criticità e dei problemi che vanno affrontati. La decisione di valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato è poi un altro tema di particolare rilevanza: è un elemento di novità sia per la definizione degli strumenti approntati sia per l'approccio culturale adottato (si è modificato l'atteggiamento che è stato adottato al riguardo) sul quale credo dovremo andare avanti con molta decisione e molta determinazione.
Vorrei citare per ultimo, per rimanere nell'ambito degli argomenti in esame, il recente patto col sistema degli enti locali, il quale credo potrà contribuire notevolmente a migliorare le condizioni della spesa pubblica nel nostro Paese.
A questo dato si deve poi aggiungere la riflessione che ha portato alla stesura del Libro verde sulla spesa pubblica nel nostro Paese, la ridefinizione della struttura del bilancio e l'inizio della sperimentazione, in una serie di Ministeri importanti, delle azioni di spending review: un altro aspetto che ci pone nella condizione di ragionare in maniera seria ed ottimale sul tema della riqualificazione della spesa in un futuro neanche poi così prossimo. Credo che si tratti di temi particolarmente importanti e sui quali abbiamo concentrato l'attenzione: su di essi intendiamo proseguire con coerenza e determinazione nell'azione del Governo.
Concludo questo brevissimo intervento ribadendo che l'Assemblea, a breve, si misurerà con temi di particolare rilievo: in tale sede vi saranno sicuramente maggiori spazio, tempo ed attenzione per l'esame di parte degli argomenti che abbiamo affrontato con una certa rapidità questo pomeriggio. In ogni caso, desidero ribadire la decisione del Governo di proseguire con coerenza nell'azione di risanamento dei conti pubblici e nelle conseguenti azioni di rilancio per la crescita e l'equità sociale del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.