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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure recentemente approvate dal Consiglio dei ministri in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali - n. 3-01399)
PRESIDENTE. Il deputato Brugger ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01399 concernente misure recentemente approvate dal Consiglio dei ministri in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).
SIEGFRIED BRUGGER. Signor Presidente, in data 30 ottobre 2007, il Consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto sicurezza sulle piste da sci - prevedendo l'introduzione di nuovi obblighi e sanzioni nei confronti di chiunque pratichi lo sci, o altra pratica sportiva minore - il quale ha suscitato molte perplessità fra gli sciatori e non poche critiche, soprattutto negli ambienti interessati, con i quali non c'è stato confronto: gestori di impianti e maestri di sci.
Riteniamo sia giusto intervenire nella materia per salvaguardare maggiormente l'incolumità delle persone. Tuttavia, crediamo che il testo approvato dal Consiglio dei ministri presenti troppi punti in cui si sono volute dettare regole di controllo indiscriminato senza le necessarie differenziazioni. Alcune tra le misure previste sono: il controllo eccessivo sulle piste, il ritiro dello skipass anche per tre giorni, multe fino a 5 mila euro, costi aggiuntivi per i gestori e restrizioni del libero esercizio di diversi sport invernali fuori pista.
Chiediamo se il Governo...
PRESIDENTE. Deputato Brugger, deve concludere.
SIEGFRIED BRUGGER. ...non ritenga di dover aprire un reale confronto con le regioni e le province autonome interessate nonché con i gestori degli impianti per migliorare il testo.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 30 ottobre è stato preceduto dalla costituzione di un tavolo di confronto con le regioni, con le province autonome, con gli enti locali e anche con i rappresentanti delle categorie interessate.
La proposta è stata inviata, prima dell'adozione in Consiglio dei ministri, alla Conferenza Stato-regioni e sono state accolte le principali richieste che in quella sede erano state formulate.
Il disegno di legge si propone di aumentare la prevenzione dei sinistri e la sicurezza degli sciatori, anche alla luce degli incidenti mortali della stagione invernale scorsa, mediante il rafforzamento della vigilanza e del soccorso sulle piste. Pag. 40Piste da sci più sicure costituiscono, oltre ad un dovere del legislatore, un'ulteriore opportunità per lo sviluppo turistico del settore. Viene esteso il potere di segnalazione dei maestri di sci di comportamenti che violano le norme sulla velocità e ogni altra condotta dello sciatore contraria alle disposizioni di legge.
Il disegno di legge introduce anche un regime sanzionatorio unitario a livello statale e una sanzione che è stata ritenuta di particolare efficacia, come il ritiro dello skipass giornaliero e la sospensione fino a un massimo di tre giorni del plurigiornaliero, facendo comunque salva la facoltà delle regioni di prevedere ulteriori sanzioni.
Rispetto a tale previsione che lei richiama, nessuna obiezione risulta essere stata mossa dalle associazioni dei gestori in questi incontri e dalle regioni e province autonome nelle sedi istituzionali cui ho fatto riferimento, anzi tale misura è stata considerata di grande efficacia e d'altra parte è prevista anche in altri paesi europei come, ad esempio, l'Austria.
Evidenzio piuttosto il fatto che solo alcune regioni ed una sola provincia autonoma hanno conformato la loro legislazione alla legge quadro 24 dicembre 2003, n. 363, nonostante il termine di sei mesi previsto per adeguarsi e tale difformità da regione a regione comporta particolari problemi per le aree sciabili che comprendono il territorio di più regioni.
Rispetto all'inasprimento del trattamento sanzionatorio va sottolineato che sanzioni fino a 5 mila euro sono già previste dalla vigente disciplina, ma esclusivamente a carico dei gestori che non ottemperino all'obbligo di esporre documenti relativi alle classificazioni delle piste, alla segnaletica, alle regole di condotta funzionali agli scopi di prevenzione e alla sicurezza degli sciatori.
Potrei continuare rispetto alle altre questioni specifiche che lei ha segnalato, ma mi pare che il problema non sia tanto questo. Il problema di fondo che lei pone riguarda il fatto che questo disegno di legge è ormai in via di trasmissione alle Camere. Nel corso dell'esame parlamentare possono essere recepiti miglioramenti che siano coerenti con quello che tutti condividiamo ossia come garantire sicurezza, trovando un equilibrio con la valorizzazione di questa attività e le dico fin d'ora che, nonostante questi confronti ci siano stati - come ho detto all'inizio - qualora ciò si renda utile...
PRESIDENTE. Ministro Chiti, deve concludere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. ...il Governo sarà disponibile ad ulteriori approfondimenti anche con i soggetti interessati così come da lei richiesto.
PRESIDENTE. Il deputato Brugger ha facoltà di replicare.
SIEGFRIED BRUGGER. Signor Presidente, signor Ministro, non posso dichiararmi soddisfatto della risposta, o meglio lo sono solo per l'ultima parte, quando lei afferma che c'è un'ulteriore possibilità di confronto. A quanto mi risulta, infatti, un confronto nella Conferenza Stato-regioni c'è stato, anche se più formale che sostanziale, mentre non mi risultano confronti con le categorie interessate, in modo particolare non mi risulta un confronto approfondito con l'Anef, l'associazione che riguarda i gestori di impianti.
Vorrei dire che ovviamente anche a noi sta a cuore l'incolumità delle persone sulle piste da sci e condividiamo sanzioni, anche severe, però per chi mette realmente in pericolo altre persone. Su tale punto vorrei essere molto chiaro: la sicurezza dipende in primo luogo dal comportamento individuale dello sciatore e non può essere un sistema di norme e disposizioni, anche abbastanza o molto macchinose, a penalizzare in modo indiscriminato tutti gli sciatori.
Vorrei solo ricordare che se andiamo avanti di questo passo, con segnaletiche ed ulteriori restrizioni, arriviamo ad avere una pista di sci come una strada, con un codice dello sci come un codice della strada. Questo è eccessivo, perché lo sci Pag. 41deve procurare piacere, non può essere qualcosa dove si hanno solo regole e nient'altro. Per questo, bisognerebbe focalizzare molto di più l'intervento normativo sul comportamento individuale.
Dopodiché è chiaro che questa legge comprende anche regolamenti su altri sport, che sono lo sci fuori pista, lo sci alpinismo...
PRESIDENTE. Deputato Brugger, concluda.
SIEGFRIED BRUGGER. Concludo, Presidente. In questi casi non si tratta di discese, di piste di sci e regole troppo dettagliate proprio non servono.
Il confronto serve e io, da quel punto di vista...
PRESIDENTE. La prego, deputato Brugger, deve concludere.
SIEGFRIED BRUGGER... sono contento che almeno in questa fase dell'iter parlamentare ci sia un confronto ulteriore.