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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Situazione dei bilanci di esercizio di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della regione Puglia, in regime di commissariamento per il disavanzo sanitario, e rapporti delle medesime con alcune aziende operanti nel settore sanitario - n. 2-00785)
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di illustrare la sua interpellanza Pag. 77n. 2-00785, concernente la situazione dei bilanci di esercizio di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della regione Puglia, in regime di commissariamento per il disavanzo sanitario, e rapporti delle medesime con alcune aziende operanti nel settore sanitario (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 12).
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, nella Puglia governata da un politico che ha fatto la sua fortuna legando la propria immagine e la propria politica ad una serie di azioni nell'antimafia, nell'anticorruzione e contro i conflitti di interesse, avvengono delle vicende ben strane.
Una di esse, signor sottosegretario, è stata resa nota attraverso una denunzia presentata da un partito che affianca il presidente Vendola, nella conduzione del governo pugliese. Mi riferisco all'Italia dei Valori, che ha denunziato una situazione che definirei un po' odiosa, evidenziando che all'interno del sistema sanità vi sono, o meglio vi sarebbero, non sono parole mie, una serie di aziende intestate e cointestate a figli, nipoti e nonni dell'assessore alla sanità.
Si tratta di una serie di legami familiari con un'azienda, di cui peraltro non ricordo la ragione sociale, che viene addirittura costituita dopo l'insediamento in giunta dell'assessore alla sanità (quindi dopo le elezioni), e che, (nel corso di due anni) fa registrare un fatturato enorme, che, per un'azienda neocostituita, appare quanto meno sospetto se non si riflette sulla circostanza che ha stipulato una serie di contratti con il sistema della sanità pugliese e che addirittura è diventata una delle maggiori fornitrici di materiale sanitario nei confronti di strutture pugliesi, acquistando prodotti che successivamente venivano rivenduti alla sanità pugliese.
Secondo questa denunzia pubblica sembrerebbe che la Eurohospital avrebbe stipulato contratti con alcune aziende multinazionali finalizzate all'intervento nella sanità pugliese. Insomma, una serie di intrecci affaristici legati all'assessore alla sanità, con nomi e cognomi di figli, Carlo Tedesco, la moglie di Alberto Tedesco, tale Maria Cattaneo, un altro figlio e altri parenti. Tutti soggetti intrecciati in una famiglia legata alla sanità, gestita in Puglia dall'assessore Tedesco.
In quale contesto sono avvenute tutte queste vicende? Tale contesto è stato bene inquadrato nel titolo dell'interpellanza in esame: si arriva ad un commissariamento per eccesso di disavanzo della sanità pugliese.
Che cosa ci chiediamo e le chiediamo (e sicuramente avremo le risposte)? Quanto ha influito il predetto rapporto ai fini del disavanzo che si è venuto a creare? Chiediamo inoltre se vi è un evidente ed intollerabile conflitto di interessi che, quanto meno, minerebbe l'interesse dei cittadini pugliesi. Se, per quanto risulta al Ministro interpellato, le aziende Medical Surgery, Mednet srl, Aesse Hospital, Eurohospital, Af Medical, abbiano in corso o abbiano intrattenuto, a partire da giugno 2005, rapporti con le aziende sanitarie e ospedaliere della regione Puglia. Se è vero, chiediamo a quanto ammontino le liquidazioni che le aziende sanitarie e ospedaliere della regione Puglia hanno effettuato negli anni 2005, 2006 e 2007 in favore delle suddette ditte. Domandiamo inoltre a quanto ammontino i debiti, se ve ne sono, che le aziende sanitarie e ospedaliere della Puglia devono ad oggi ancora onorare a seguito di forniture effettuate dalle suddette ditte. Vogliamo sapere quali e quante strutture sanitarie pugliesi pubbliche abbiano acquistato materiale sanitario tramite la Eurohospital, dal momento della sua costituzione ad oggi. Desideriamo conoscere infine quale sia la situazione dei bilanci di esercizio costi-ricavi di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della regione Puglia al 31 giugno 2007. Sono domande semplicissime che ci possono dare, una volta che lei avrà fornito le relative risposte, signor sottosegretario, la reale situazione della tanto sbandierata sanità pugliese che ha fatto, come dicevo, la fortuna dell'attuale presidente Vendola, dal momento che quest'ultimo ha improntato tutta la sua campagna elettorale sulla riforma della sanità. Se così è, non si è trattato di una riforma proprio positiva.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la salute, Gian Paolo Patta, ha facoltà di rispondere.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, con riferimento a quanto segnalato nell'atto parlamentare, questo Ministero ha provveduto ad acquisire il resoconto stenografico della seduta del consiglio regionale pugliese del 16 ottobre 2007, nella quale sono state discusse una mozione relativa al presunto conflitto di interessi riguardante l'assessore alla sanità, Alberto Tedesco, ed una interrogazione urgente concernente i rapporti commerciali tra Eurohospital, aziende multinazionali e strutture sanitarie pugliesi, pubbliche e private.
Ai fini della completezza e della chiarezza della risposta agli onorevoli deputati, si ritiene necessario riportare quanto riferito in tale seduta dall'assessore Tedesco e dai consiglieri regionali presenti che sono intervenuti nel dibattito. I consiglieri regionali hanno evidenziato che i contrasti in merito al presunto conflitto di interessi riguardante l'assessore Tedesco risalgono al momento dell'assegnazione della delega alla sanità, in occasione della quale l'assessore aveva assicurato l'imminente cessione delle aziende di sua proprietà, e sono vieppiù gravi in ragione del compito di vigilanza ricompreso tra quelli di competenza dell'assessore. I consiglieri regionali hanno sottolineato che, a distanza di 28 mesi dall'insediamento della giunta, tale conflitto continua a persistere. Secondo i consiglieri, nei primi giorni di ottobre l'assessore avrebbe riferito in via formale che le aziende di cui sono titolari i propri congiunti sono state cedute subito, mentre la società Medical Surgery è stata ceduta alla fine del 2006. L'unica società ancora nella disponibilità dei suoi congiunti sarebbe la Eurohospital, costituita successivamente alla sua nomina, ossia il 6 settembre 2005. Nondimeno, da quanto risulta agli atti della camera di commercio di Bari, risulterebbe costituita nel febbraio 2007 un'ulteriore azienda avente come attività la distribuzione e la vendita di materiale sanitario. Nel corso del dibattito l'assessore Tedesco ha nuovamente confermato di aver dismesso la partecipazione in due società nelle quali erano coinvolti i figli e la moglie, precisamente la Aesse Hospital e la Medical Surgery.
La sua partecipazione è oggi relativa alla sola società Eurohospital, che commercializza unicamente prodotti della società multinazionale Biomet, analogamente a quanto già fatto in precedenza dalla Medical Surgery e che, nel 2006, durante il primo anno di attività, ha fatturato 2 milioni 760 mila euro. L'assessore ha precisato che per il 2007 è prevedibile un fisiologico incremento del fatturato, che nel 2006 risulta pari all'1,19 per cento della spesa totale per beni e servizi registrata nel medesimo anno nella regione, che ammonta a 230 milioni 472 mila euro.
L'assessore, nel precisare che i materiali sanitari oggetto dei contratti della società citata sono materiali protesici sanitari e presidi chirurgici, ha specificato che sono stati commercializzati all'interno della sanità pugliese, pubblica e privata, con un equilibrio sostanziale di fatturato, ossia un milione 440 mila euro per le strutture pubbliche e un milione 320 mila euro per quelle private. L'assessore, relativamente all'acquisto di una Pet mobile in dotazione presso il Policlinico di Bari, ha fornito una documentazione che si mette a disposizione degli onorevoli interpellanti - vi è, infatti, un fascicolo dettagliato - predisposta dall'agenzia regionale sanitaria.
ANTONIO LEONE. Allora, se potevo, andavo alla regione a presentare l'interpellanza!
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. In sede di consiglio, l'organo regionale ha precisato che: «Il contratto fatto dall'Ares che ha gestito la gara di acquisizione della Pet mobile è il contratto più conveniente che sia stato fatto con la società che ha il monopolio di questi contratti, essendo l'unica che può disporre di una Pet mobile. Mi riferisco alla Alliance medical». Lo stesso ha, inoltre, riferito che attualmente in Puglia funzionano due Pet-Tac, una a Bari e una presso la Casa SollievoPag. 79 della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, consentendo, a quanto affermato dall'assessore, di smaltire pressoché completamente la domanda diagnostica proveniente dai cittadini pugliesi.
Per quanto riguarda il possibile conflitto di interessi, lo stesso assessore ha richiamato la legge 20 luglio 2004, n. 215 (la cosiddetta legge Frattini), ai sensi della quale il conflitto di interessi ricorre quando «il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero quando l'atto o l'omissione ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quanto previsto dall'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con danno per l'interesse pubblico». L'ambito soggettivo di applicazione della legge si estende al Presidente del Consiglio dei ministri, ai Ministri, ai Viceministri e ai sottosegretari di Stato.
L'articolo 1, comma 3, della suddetta legge prevede altresì che le regioni e le province autonome adottino disposizioni idonee ad assicurare il rispetto del principio secondo cui i titolari di cariche di governo, nell'esercizio delle loro funzioni, si dedichino esclusivamente alla cura degli interessi pubblici e si astengano dal porre in essere atti e dal partecipare a deliberazioni collegiali in situazione di conflitto di interessi. Al riguardo, l'assessore ha voluto evidenziare che la regione Puglia, ad oggi, non ha adottato la disciplina normativa prevista dalla norma citata. In sede di risposta a quanto precisato dall'assessore, è stato evidenziato nuovamente il ruolo dell'assessore stesso, in quanto responsabile della sanità e, quindi, al centro di rapporti continui con dirigenti sanitari pubblici e con case di cura private, in grado, dunque, di esercitare influenza nel settore sanitario. All'assessore viene, inoltre, rimproverato di non aver rifiutato la delega alla sanità per le ragioni da lui stesso rese pubbliche.
In particolare, è stato rilevato che lo stesso assessore ha sottolineato nel corso della seduta che, dopo la dismissione delle quote azionarie della società Medical Surgery, la quale ha operato ininterrottamente dal 2000 al 2005, commercializzando prodotti della Biomed, in quanto dette quote erano intestate a suoi parenti di primo grado, ma che tuttavia «dopo aver dismesso queste quote è stata creata una nuova società, la Eurohospital, che ha continuato a fare esattamente le stesse cose che faceva la società precedente, incrementando addirittura il fatturato», come riferito dal resoconto. Pertanto «gli stessi prodotti che vendeva Medical Surgery prima, dopo che i figli hanno ceduto le quote di Medical Surgery hanno costituito una società che si chiama Eurohospital, ha continuato a venderli in questa nuova società, incrementando il fatturato del 30 per cento nel 2006».
Si porta a conoscenza che la mozione e l'interrogazione urgente discusse nella seduta del consiglio regionale citata, votate a scrutinio segreto, non sono state approvate. In merito ai dati di bilancio relativi all'esercizio 2007, ai quali si fa riferimento nell'atto parlamentare, la Direzione generale della programmazione sanitaria di questo Ministero ha segnalato che al 30 giugno 2007 il risultato di esercizio del secondo trimestre 2007, rilevabile dal conto economico consolidato regionale, è di 197 milioni di euro. Tale dato, confrontato con quello del secondo trimestre 2006, rileva un decremento pari al 14 per cento circa. La stessa Direzione, peraltro, ha precisato che, per effetto di provvedimenti di contenimento della spesa adottati dalla regione nel corso dell'anno, e per effetto della contabilizzazione, tra i ricavi, dei contributi in conto esercizio come indicati nella delibera CIPE 2007 di riparto delle risorse per il servizio sanitario regionale, il risultato di esercizio su base annua dovrebbe migliorare, con una perdita presumibilmente attestata a fine anno intorno ai 165 milioni di euro.
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di replicare.
Pag. 80ANTONIO LEONE. Signor Presidente, è una risposta allucinante. Se lei, signor sottosegretario, pensa di essere venuto in quest'Aula a prendere in giro tutti i deputati che hanno sottoscritto l'interpellanza in esame si sbaglia. Quando ha finito, se mi concede un attimo di attenzione sottosegretario, se vuole un caffè glielo mandiamo. Posso proseguire?
PRESIDENTE. Prego, onorevole Leone, prosegua pure.
ANTONIO LEONE. Se lei, signor sottosegretario, ritiene di essere riuscito a prendere in giro i sottoscrittori di questa interpellanza è cascato male, in quanto lei non può venire in Aula per rispondere ad un'interpellanza di numerosi deputati pugliesi dei gruppi di Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC, riportando le dichiarazioni del (non dico imputato) «sottoposto all'interpellanza», che ha reso in sede di consiglio regionale. Mi chiedo cosa sia venuto a fare, in quanto potevo prendere il resoconto stenografico del consiglio regionale e avrei saputo cosa ne pensa il Ministero: nulla! Lei e il Ministero non avete risposto se vi è un conflitto di interessi, se l'azienda Eurohospital (che ha sostituito l'azienda dismessa precedentemente ed è stata costituita subito dopo l'assegnazione della delega all'assessore Tedesco) ha incrementato, non solo rispetto all'azienda precedente, gli introiti in maniera sostanziosa e per quale motivo. Evidentemente, ha incrementato le vendite delle aziende pugliesi, dove vi è l'assessore, il quale è praticamente coinvolto.
Per lei e per il suo Ministro ciò non significa nulla? Vi vantate di fare i moralizzatori« e, poi, venite a prendere in giro il Parlamento, dicendo che l'assessore si è discolpato perché non è accaduto assolutamente nulla! Non ritengo che sia dignitoso da parte del Ministero e da parte sua venire in Aula a dirci una serie di baggianate legate a ciò che l'assessore Tedesco ha sostenuto in consiglio regionale. Lei, signor sottosegretario, non ha risposto alle domande. Naturalmente presenteremo un'altro atto di sindacato ispettivo e constateremo se verrà con lo stesso resoconto stenografico del consiglio regionale. Ci deve rispondere se si tratta di un incremento legato ai rapporti avuti da questa azienda con l'assessorato e, quindi, con la Puglia e con l'assessorato Tedesco, che è interessato in quell'azienda.
Ci deve rispondere se una parte del dissesto a causa del quale, in relazione alla situazione sanitaria, la regione Puglia era stata commissariata, è legata anche ai debiti contratti per le forniture della società Eurohospital e che non sono stati pagati. Signor sottosegretario, non ha risposto alle cinque domande che, volutamente, le ho rivolto affinché lei mi rispondesse: i miei capelli ormai non ci sono più, ma, se ci fossero, sarebbero bianchi! Se vi è connivenza da parte del Ministero, allora lo si dica. Se vi è necessità di copertura, lo si dica, ma non si venga ad affermare in quest'Aula - riempiendosene la bocca - che vi è un'azione di risanamento nella sanità, quando poi accadono fatti simili. È l'ennesimo esempio di come, da parte della maggioranza e, principalmente, del Governo, si predichi bene e si razzoli male. Questa storia non è finita, signor sottosegretario Patta! Non siamo alla pari: le ho rivolto alcune domande e lei non mi ha risposto: dovrà essere costretto a tornare in quest'Aula a rispondermi.