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In ricordo dei caduti di Nassiriya (ore 15,06).
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, quattro anni fa, proprio in questo giorno, avveniva un evento tragico, noto ormai presso l'opinione pubblica come la strage di Nassiriya: diciannove nostri connazionali (diciassette militari e due civili), che partecipavano alla missione di pace Nuova Babilonia, sono rimasti uccisi in un grave attentato nella provincia di Nassiriya.
Credo sia opportuno in questa sede, signor Presidente, ricordare questi caduti e la loro memoria per rispetto al loro operato, al loro sacrificio e alle loro famiglie, specie in un Paese che troppo spesso, in alcuni frangenti, vede striscioni e ascolta cori in cui riecheggia questa vicenda in maniera vergognosa e assolutamente priva di rispetto.
Credo che commemorare in quest'Aula i caduti di Nassiriya sia un atto dovuto, un gesto politico e civile, che mi auguro sia condiviso dai rappresentanti degli altri gruppi.
PRESIDENTE. La Presidenza si associa senz'altro al ricordo delle vittime e al rinnovo del cordoglio ai loro familiari.
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