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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Ipotesi di realizzazione di due ulteriori aeroporti nella regione Lazio - n. 3-01425)
PRESIDENTE. Il deputato Schietroma ha facoltà di illustrare per un minuto la sua interrogazione n. 3-01425, concernente ipotesi di realizzazione di due ulteriori aeroporti nella regione Lazio (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
GIAN FRANCO SCHIETROMA. Signor Presidente, signor Ministro, la mia interrogazione nasce dalla constatazione che il sistema aeroportuale del Lazio necessita di un potenziamento adeguato all'importanza della regione e della capitale e che gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino non appaiono più sufficienti a far fronte alle accresciute esigenze del settore, anche in vista dell'auspicata diminuzione del movimento aereo riguardante lo scalo di Ciampino.
Ciò premesso, è davvero importante sapere se il signor Ministro dei trasporti consideri percorribile l'ipotesi di realizzazione di due ulteriori aeroporti nella regione Lazio, l'uno situato a nord di Roma e precisamente a Viterbo, l'altro a sud della capitale e cioè a Frosinone...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIAN FRANCO SCHIETROMA. .. quest'ultimo con l'obiettivo specifico di alleggerire il traffico aereo di Ciampino.
PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, per rispondere all'onorevole Schietroma ritengo opportuno fare una brevissima ricostruzione del percorso che ha portato all'indicazione di ampliare il sistema aeroportuale laziale.
Questo percorso è iniziato con una riunione il giorno 20 febbraio 2007 presso la presidenza della regione Lazio nel corso della quale sono stati posti due distinti problemi. Il primo, con carattere di massima urgenza, riguarda l'alleggerimento del traffico nello scalo di Ciampino, pari ad oltre quattro milioni di passeggeri nel 2006 e con un trend di ulteriore crescita che produce un impatto ormai non più sostenibile sulle aree abitative all'intorno.Pag. 46
Il secondo, di più lunga prospettiva, riguarda la necessità di rispondere alla crescente domanda di traffico, che stime correnti valutano passerà dai 33 milioni di passeggeri del 2006 ai 57 milioni del 2016 sullo scalo di Fiumicino. Ciò significa che, stimando la ricettività di Fiumicino al 2016 a circa 45 milioni di passeggeri e non volendo superare la soglia di tre per Ciampino, occorre immaginare un ulteriore scalo in grado di assorbire un traffico di 6-8 milioni di passeggeri l'anno.
Il primo aspetto, quello con carattere d'urgenza, è stato affrontato con un ordinanza del direttore dell'aeroporto di Ciampino che ha limitato a cento il numero di voli giornalieri, a partire dal mese di ottobre. Tuttavia, tale ordinanza è stata sospesa dal Consiglio di Stato, per cui occorre nuovamente affrontare la questione, valutando quali ulteriori provvedimenti vadano posti in essere, ivi compresa l'ipotesi di nuove localizzazioni. Quanto alla seconda questione, ovvero alla realizzazione di un altro scalo aeroportuale all'interno del territorio laziale, il Ministero dei trasporti ha avviato, a partire da marzo, una fase istruttoria affidandola ad una commissione composta da componenti del Ministero stesso, direzione della navigazione aerea, del Ministero della difesa e dell'ENAC e dell'ENAV.
Tale commissione ha svolto un'ampia istruttoria relativamente a quattro ipotesi localizzative avanzate nel corso della riunione presso la regione Lazio (ovvero Frosinone, Guidonia, Latina e Viterbo), stabilendo preliminarmente la procedura e i criteri di comparazione da adottare per la scelta. L'istruttoria è ormai al termine e, non appena conclusa, il Ministro dei trasporti ne comunicherà all'esito al presidente del regione Lazio, al quale fa capo la competenza per la fase realizzativa. Sino ad allora non è dunque opportuno avanzare ipotesi né sulla scelta del sito, né sulla possibilità che vi sia più di un sito.
PRESIDENTE. Il deputato Schietroma ha facoltà di replicare.
GIAN FRANCO SCHIETROMA. Signor Ministro, la ringrazio. La sua risposta è estremamente interessante. Come vede, il mio non è un discorso campanilistico, ma sto cercando di ragionare per arrivare alla soluzione obiettivamente più idonea che non può non tenere conto, come anche lei ha sottolineato, dei problemi estremamente seri di Ciampino, al punto che hanno determinato le citate vertenze giudiziarie, nel tentativo di ridurre il traffico in quello scalo aeroportuale.
Ora facciamo un'ipotesi: se la scelta fosse esclusivamente quella di un solo aeroporto, per esempio, Viterbo, i problemi di Ciampino non verrebbero risolti. Invece, se si vuole sul serio raggiungere l'obiettivo di alleggerire il traffico aereo di Ciampino, diventa indispensabile anche un aeroporto a Frosinone, città che notoriamente ha i migliori collegamenti stradali e ferroviari con la capitale. Peraltro, un opzione di tal genere andrebbe anche incontro alle esigenze del basso Lazio, rappresentate da due province, Latina e Frosinone, le quali hanno complessivamente ben un milione di abitanti ed un'estensione territoriale davvero rilevante.
D'altra parte, un traffico aereo spalmato su più aeroporti determinerebbe anche una notevole attenuazione dell'impatto ambientale, fugando così le preoccupazioni che sempre emergono quando si parla di insediamenti di tal genere. Pertanto, insisto nel sostenere che la soluzione basata sulla realizzazione di due ulteriori aeroporti nella regione Lazio, l'uno a Viterbo e l'altro a Frosinone, sia la più rispondente a risolvere i problemi di varia natura esistenti e a venire incontro alle esigenze complessive di sviluppo e di crescita dei territori.
Signor Ministro, la ringrazio molto per la sua risposta e per la sua cauta apertura.