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Informativa urgente del Governo sul grave attentato in Afghanistan che ha causato la morte del maresciallo capo Daniele Paladini e di alcuni cittadini afgani nonché il ferimento di tre militari italiani.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Fornisce, su delega del Ministro Parisi, una dettagliata ricostruzione delle circostanze nelle quali si è verificato il tragico attentato che ha causato la morte del maresciallo capo Daniele Paladini e di alcuni civili, nonché il ferimento di altri militari, precisando che sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte della magistratura ordinaria e di quella militare.
Rivolto quindi un doveroso omaggio al militare italiano caduto nell'adempimento del proprio dovere, esprime solidarietà ai suoi familiari e formula un augurio di pronta guarigione agli altri militari rimasti feriti nell'attentato.
ANTONIO RUGGHIA (PD-U). Espressi preliminarmente, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e ai civili afgani coinvolti nell'attentato, rivolge un augurio di pronta guarigione ai militari feriti. Manifesta, altresì, un convinto apprezzamento per la professionalità con la quale le Forze armate svolgono i loro compiti in uno scenario alquanto difficile e rischioso, sottolineando la necessità di garantire adeguate condizioni di sicurezza in Afghanistan, al fine di promuovere il progresso civile ed economico in quella regione. Invita, quindi, il Governo a proseguire nella missione di pace, auspicando, al riguardo, un allargamento del consenso internazionale.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Nell'associarsi al cordoglio espresso ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e dei civili che hanno perso la vita a causa dell'attentato occorso nei pressi di Kabul, riconosce la serietà e la chiarezza che hanno connotato l'atteggiamento del Ministro Parisi; invita inoltre il Governo, a fronte di una pressione terroristica volta a mettere in difficoltà il contingente italiano in Afghanistan, a superare le divergenze interne alla maggioranza e a fornire, nell'ambito della missione internazionale di pace, un forte supporto all'azione della NATO, in continuità con la politica del precedente Governo di centrodestra.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio espressi ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e ai civili afgani coinvolti nell'attentato, manifesta apprezzamento per l'operato delle Forze armate impegnate in Afghanistan, il cui sacrificio ha limitato i danni del tragico evento, ritenendo peraltro necessario riflettere sulle condizioni di sicurezza in Pag. IVcui esse svolgono la loro azione di pace e di ricostruzione della democrazia. Nell'invitare, quindi, il Governo a stanziare maggiori risorse a favore della predetta missione internazionale, stigmatizza le contraddizioni presenti all'interno dell'Esecutivo, fortemente penalizzanti per il morale e la complessiva sicurezza del contingente italiano.
ELETTRA DEIANA (RC-SE). Espressi, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di commossa partecipazione al dolore dei familiari del maresciallo capo Daniele Paladini, ritiene urgente, in considerazione del ripetersi di attentati terroristici finalizzati ad alimentare l'odio verso i militari stranieri, esposti a rischi sempre maggiori, ed a rendere impossibile il processo di pacificazione, avviare una seria riflessione circa il senso della presenza italiana in Afghanistan. Chiede, quindi, al Governo di adoperarsi, in sede internazionale, affinché sia elaborato un piano alternativo per garantire pace e stabilità alla popolazione afgana.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'informativa resa, esprime, anche a nome del suo gruppo, sentito cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili afgane, nonché gli auguri di pronta guarigione ai militari feriti. Nel sottolineare il ruolo di assistenza alla popolazione e di ricostruzione materiale ed istituzionale svolto dalle nostre Forze armate in Afghanistan, pone l'accento sul moltiplicarsi delle azioni terroristiche tese a scoraggiare il consenso della popolazione locale nella ricostruzione del Paese. Invita, quindi, il Governo a proseguire nella missione di pace, ritenendo peraltro necessario accentuarne il rilievo politico al fine di addivenire ad una definitiva soluzione della crisi di quella regione.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio espressi ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini, invita tutte le forze politiche ad evitare strumentalizzazioni che possano delegittimare l'operato dei militari italiani impegnati in missioni all'estero, ai quali devono invece essere garantite condizioni di maggiore sicurezza.
LUCIANO PETTINARI (SDpSE). Nel rivolgere preliminarmente, a nome del suo gruppo, un forte abbraccio alla famiglia del maresciallo capo Daniele Paladini, giudicati infondati gli attacchi mossi all'Esecutivo da parte di alcuni componenti dell'opposizione, invita il Governo a farsi promotore con urgenza, nelle opportune sedi internazionali, di adeguate iniziative che indichino una nuova strategia, stante il mutato contesto economico e sociale dell'Afghanistan, partendo dalla constatazione che l'intervento avviato ha prodotto solo evidenti ed irreparabili danni.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa, a nome del suo gruppo, solidarietà ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini ed agli altri militari rimasti feriti nell'attentato, ritiene necessaria un'approfondita riflessione sulle prospettive e sulle politiche d'ingaggio connesse alla presenza militare italiana all'estero. Ringrazia, quindi, il sottosegretario per la puntuale informativa resa, pur ritenendo che sarebbe stata più opportuna la presenza in aula del Ministro degli affari esteri.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Espressi, a nome del suo gruppo, vicinanza ed affetto ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili, invita il Governo a rafforzare una strategia politica che favorisca in Afghanistan la costruzione di uno Stato democratico per ottenere una pace più duratura in quel Paese. Manifesta quindi contrarietà al coinvolgimento dei talebani in una futura conferenza internazionale di pace. Richiama, infine, il contenuto di una mozione presentata dal suo gruppo, che impegna il Governo a rafforzare l'attività di cooperazione giudiziaria tra Italia e Afghanistan.
Pag. VSEVERINO GALANTE (Com.It). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili afgane, ritiene necessario avviare una strategia politica di lungo respiro che ponga fine a quella che viene considerata dalla popolazione locale una vera e propria occupazione militare, i cui esiti sono stati finora fallimentari. Invita, quindi, il Governo ad impegnarsi per un pieno coinvolgimento dell'ONU in Afghanistan e per la convocazione di una conferenza di pace.
MARCO BOATO (Verdi). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini e di vicinanza ai militari ed ai civili feriti, condivide la necessità di riflettere su una nuova strategia in Afghanistan, come evidenziato dal Presidente del Consiglio Prodi, dissentendo da posizioni che mettono in discussione la presenza italiana in quel Paese. Auspica, infine, che nelle sedi internazionali si rafforzi la consapevolezza della necessità di un maggiore sforzo per un rapporto più stretto tra la dimensione della sicurezza e quella politica.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Espressa, a nome del suo gruppo, solidarietà ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini ed a tutti i militari italiani impegnati in missioni all'estero, sottolinea la fondamentale rilevanza della presenza italiana in Afghanistan per contrastare l'affermarsi dell'integralismo talebano ed il prevalere delle logiche terroristiche, che tendono ad impedire la ripresa civile e democratica del Paese. Ritiene, quindi, necessario adottare tutte le misure e dotare il contingente italiano di tutti i mezzi atti ad impedire che simili tragedie possano ripetersi in futuro.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Espressi, a nome del suo gruppo, cordoglio e vicinanza ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e dei militari e dei civili feriti, ritiene che il Governo dovrebbe mostrarsi all'altezza di gestire la drammatica situazione in Afghanistan, tutelando la sicurezza dei militari italiani, la cui presenza è essenziale per garantire che non prevalgano tendenze integraliste.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Ritiene che, a fronte degli accresciuti rischi ai quali è sottoposto il contingente italiano in Afghanistan, si dovrebbero modificare le regole di ingaggio. Lamenta, inoltre, che il rappresentante del Governo non ha svolto alcuna riflessione di carattere politico-strategico sulle missioni italiane all'estero.
FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR). Esprime cordoglio e vicinanza, a nome della sua componente politica, ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini, confermando la fiducia nell'operato del Ministro Parisi, che darà continuità agli impegni assunti dall'Italia in una delicata missione di pace a favore di un popolo estremamente martoriato, auspicando che la maggioranza e l'opposizione mostrino grande senso di responsabilità, evitando divisioni al loro interno.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Espresso, anche a nome della sua componente politica, cordoglio per la scomparsa del maresciallo capo Daniele Paladini, ritiene necessario assumere iniziative politiche finalizzate a garantire in Afghanistan, e più in generale nell'intera area mediorientale, condizioni di pace e di civile convivenza.
La seduta, sospesa alle 11,50, è ripresa alle 14,10.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantanove.