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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Problematiche relative all'ordinanza del sindaco di Cittadella (Padova) in materia di iscrizione all'anagrafe di cittadini stranieri - n. 3-01477)
PRESIDENTE. Il deputato Dozzo ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-01477, concernente problematiche relative all'ordinanza del sindaco di Cittadella (Padova) in materia di iscrizione all'anagrafe di cittadini stranieri (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4), di cui è cofirmatario.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, il 21 novembre scorso il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Padova, il dottor Pietro Calogero, ha emesso un avviso di garanzia nei confronti del sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, ipotizzando il reato di usurpazione diPag. 32funzione pubblica previsto all'articolo 347 del codice penale. Signor Presidente, tengo a sottolineare che si tratta del codice penale.
Si tratta di un'ordinanza del sindaco che prevede una serie di condizioni per l'iscrizione all'anagrafe dei cittadini comunitari. Si prevede, anzitutto, che il cittadino comunitario sia in possesso di un alloggio che abbia i requisiti minimi di abitabilità; quindi, che abbia un reddito minimo sufficiente per soddisfare il proprio sostentamento; infine, che non presenti caratteristiche di pericolosità sociale e che, comunque, sia data comunicazione di tale eventuale pericolosità sociale alla prefettura e alla questura.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIANPAOLO DOZZO. Data la giustezza di questa ordinanza, vorremmo chiedere al Governo cosa intenda fare in considerazione di questa iniziativa giudiziaria assunta dalla procura di Padova che noi riteniamo destituita di ogni fondamento.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, sulla base di quanto comunicato dal Ministero della giustizia, debbo anzitutto informare che il procedimento penale a carico del sindaco di Cittadella è tuttora nella fase delle indagini preliminari e che si basa sulle ipotesi di reato previsto all'articolo 347, comma 1, del codice penale (usurpazione di funzioni pubbliche). Queste sono le circostanze di fatto contestate all'amministrazione locale: l'istituzione di una commissione interna con il compito di esaminare le singole richieste d'iscrizione anagrafica da parte di soggetti aventi diritto di soggiorno nel territorio nazionale al fine di accertare, anche per acquisizione diretta di notizie e di informazioni, un presunto status di pericolosità sociale tale da porre a rischio il mantenimento e la salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica.
In tal modo, secondo l'autorità giudiziaria, verrebbe introdotto di fatto un subprocedimento caratterizzato dall'esercizio di funzioni spettanti esclusivamente agli organi dello Stato. In secondo luogo, l'accertamento della commissione è preventivo rispetto all'iscrizione anagrafica oggetto di un preciso diritto soggettivo così come è preventiva l'informazione che la stessa commissione deve fornire al prefetto e al questore.
Ciò premesso sul piano giudiziario, è difficile ignorare tuttavia che il sindaco di Cittadella ha affrontato un problema molto sentito, tanto è vero che anche altri amministratori locali del nord hanno adottato o stanno per adottare provvedimenti ispirati a finalità analoghe, ancorché strutturati diversamente dal punto di vista giuridico.
Su un piano più generale devo anche ricordare che il Ministero dell'interno ha opportunamente chiarito come la questione possa essere efficacemente e correttamente affrontata solo con la modifica della normativa europea. È indubbio infatti che la direttiva n. 38 del 2004 non consente di subordinare l'iscrizione ai registri anagrafici a condizioni diverse da quella relativa all'accertamento della disponibilità dei mezzi di sussistenza, richiesta al fine di non gravare sul sistema di assistenza dello Stato ospitante. Di conseguenza, non è possibile adottare ulteriori specifiche misure amministrative a livello locale.
Proprio per questi motivi il Presidente del consiglio insieme al Premier rumeno ha chiesto al Presidente della Commissione europea l'adeguamento della normativa comunitaria alle attuali diverse esigenze, e anche il Governo francese ha recentemente condiviso l'opportunità di iniziative congiunte in questo senso.
Tutto ciò premesso, il Governo non intende sottrarsi alle richieste di chiarimenti e di confronto formulate da più parti in questi ultimi giorni. Mi riferisco in particolare alla proposta, avanzata dal presidente dell'ANCI, di promuovere su questi temi un confronto in sede di Conferenza unificata, indubbiamente la sedePag. 33più opportuna per discutere dei poteri del sindaco quale ufficiale del Governo. Alla luce delle indicazioni che emergeranno in quel confronto potremo valutare eventuali iniziative da assumere.
PRESIDENTE. Il deputato Dozzo ha facoltà di replicare.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, senza nulla togliere al Ministro Santagata, vorrei farle notare che il Ministro dell'interno Amato non si è mai presentato in Aula per rispondere alle nostre interrogazioni. Naturalmente il «dottor Sottile» è impegnato in tutt'altre vicende.
Vorrei anche far notare che le istituzioni chiedono sempre e comunque ai sindaci una collaborazione, ma appena un sindaco offre la propria viene indagato. Per quanto riguarda la risposta fornita dal Governo, che ritengo formale, in essa non emerge un dato certo. Mi riferisco al fatto che comunque assistiamo ad un'invasione di cittadini, anche comunitari, al fatto che questi ultimi richiedono la residenza e l'iscrizione all'anagrafe dei comuni, e che la maggior parte di queste persone finisce per delinquere. Se un sindaco - che ritengo abbia emanato una giustissima ordinanza - poi per tale gesto viene indagato, di fronte a tutto ciò ho la netta sensazione che lo Stato venga a mancare.
Inoltre abbiamo la netta sensazione, purtroppo suffragata da dati reali, che comunque anche il decreto-legge che avete varato in materia di sicurezza si rivelerà una bolla di sapone, come abbiamo già visto altre volte (peraltro, in questi momenti stiamo assistendo ad una débâcle del Governo al Senato); comunque, l'incidenza che potrà avere questo decreto-legge sulla criminalità, come è noto, è nulla.
Inoltre, vorrei ricordare a chi ci ascolta che voi avete votato assieme ad altri partiti a favore dell'approvazione del provvedimento sull'indulto, misura che ha provocato la scarcerazione di migliaia di delinquenti che, guarda caso, sono tornati a delinquere sulle strade; in certi casi, purtroppo, si sono verificati fatti veramente eclatanti e molto gravi.
Signor Presidente, noi non usiamo il question time per attaccare la figura del Presidente della Camera, bensì per attaccare il Governo, considerate anche le regole di questa istituzione. Ci auguriamo pertanto che questo Governo cada al più presto perché non ne possiamo più. In particolar modo sono i nostri sindaci del nord, che hanno firmato simili ordinanze, a non poterne più di questo Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI).