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Sul tragico incidente verificatosi nello stabilimento ThyssenKrupp di Torino.
PRESIDENTE. (Il Presidente si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e i membri del Governo). Signori deputati, signore deputate, come sapete, a seguito di un incendio sviluppatosi la scorsa settimana nello stabilimento dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, hanno perso la vita quattro operai, Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino e Bruno Santino. Alle famiglie dei lavoratori la Camera dei deputati esprime i sentimenti del cordoglio più profondo e della più intensa vicinanza, cui unisce la solidarietà nei riguardi di coloro che nella stessa circostanza sono rimasti feriti e sopportano oggi sulla propria persona le indicibili sofferenze causate da un evento tragico e intollerabile. È questo il momento del dolore e della umana partecipazione al dramma di coloro che con la perdita dei propri cari hanno visto travolgerePag. 27le certezze di una vita quotidiana spesso difficile, ma sempre sorretta dalla forza di volontà e dalla dignità del proprio lavoro. Insieme a quelle certezze, sono state cancellate speranze, attese, progetti di esistenza.
È andato perduto altresì, con la vita, il patrimonio insostituibile di esperienze che è proprio di ogni essere umano, ed in particolare dei lavoratori, quale che sia l'ambito in cui agisca e quali che siano le condizioni del suo agire.
A queste conseguenze, al loro impatto devastante sulla qualità della vita democratica e sulle stesse basi della convivenza civile, dobbiamo porre mente ogni volta che la cronaca ci riporta il dramma della distruzione di una vita umana sul lavoro. Per questo, oggi è anche il momento dell'assunzione di responsabilità, alla quale non è dato sottrarsi ad alcuno e per nessun motivo: lo impone l'angosciante sequenza di morti che ha segnato gli ultimi mesi, sulla cui gravità lo stesso Presidente della Repubblica ha più volte richiamato con forza ed autorevolezza l'attenzione della società civile, della politica e delle istituzioni; lo pretende la dignità, ma anche la rabbia con cui i familiari dei morti sul lavoro e i loro compagni sostengono il peso del lutto e la discrezione con cui essi conducono le stesse loro esistenze spezzate; lo richiede in quest'Aula l'esigenza di corrispondere pienamente al mandato conferito dai cittadini e dai lavoratori, che trova nelle loro domande più pressanti il necessario e continuo termine di confronto.
La solitudine degli operai è già una condanna della politica ed un fattore di crisi delle istituzioni democratiche. Il rogo della ThyssenKrupp misura la distanza che ci separa dal conseguimento di condizioni di sicurezza accettabili sui luoghi di lavoro; una distanza che si esprime su una pluralità di dimensioni: l'adeguatezza del quadro normativo e legislativo, l'efficienza dell'organizzazione del lavoro e delle tecnologie a garanzia della sicurezza dei lavoratori, la formazione dei diritti dei lavoratori, l'efficacia dei sistemi di controllo, a partire dal riconoscimento delle rappresentanze sindacali sulla sicurezza e del loro libero operare. Questa distanza può e deve essere colmata costruendo e consolidando una nuova civiltà del lavoro, una cultura che veda nella vita e nell'integrità fisica dei lavoratori un valore assoluto, indisponibile ad ogni forma di negoziazione e non commensurabile con ogni altro termine, sia esso il profitto o qualsiasi altra utilità materiale.
In questo spirito e con questi obiettivi, nel commosso ricordo di Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino e Bruno Santino, e di tutte le vittime del lavoro, invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).