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Per richiami al Regolamento (ore 11,14).
ROBERTO SALERNO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO SALERNO. Signor Presidente, mi sembra di essere a Scherzi a parte: l'Italia è stata travolta da un'ondata di arresti che non ha alcun precedente nella storia repubblicana, e noi calendarizziamo i lavori della Camera come se nulla fosse, come se niente fosse successo. Il Presidente del Consiglio si degna di venire in Parlamento a riferire su questa crisi inaudita, senza precedenti, solo dopo un invito perentorio della Conferenza dei presidenti di gruppo: vorrei sapere se senza la Conferenza dei presidenti di gruppo si sarebbe degnato lo stesso di venire in Parlamento invece di offenderlo con questa incapacità di dare risposte concrete, con una maggioranza che non esiste più, a una crisi che non ha precedenti nella storia repubblicana. Vi è stata un'autentica retata, in cui è stato decapitato un intero partito e un Ministro della giustizia a cui sembrano ricondursi tutti i tipi di reati possibili e immaginabili.
Credo che ci debba essere un sussulto di indignazione non solo da parte nostra, ma anche da parte di chi presiede questa Assemblea. Noi della Destra, questa notte, abbiamo risposto occupando l'aula, perché è stata recata un'offesa con questo silenzio, con questa incapacità di Prodi di fornire una risposta, con un Ministro che ha cercato di bloccare anche il corso della giustizia, quando lo riguardava personalmente. Credo che la Destra debba lanciare un grande appello agli italiani e anche ai colleghi, perché finisca questa tragica commedia ai danni dell'Italia e delle istituzioni.
Ritengo che l'unica scelta da fare da parte di Prodi e del Governo, oggi, sia quella di dimettersi e di ridare di nuovo la parola agli elettori nell'interesse degli italiani, della nazione e della nostra immagine nel mondo, specie dopo ciò che è accaduto: l'intimidazione al Papa, i rifiuti a Napoli e questa totale incapacità di dare risposte a crisi forti e senza precedenti nel Paese (Applausi dei deputati del gruppo Misto-La Destra).
PRESIDENTE. Saluto i ragazzi e gli insegnanti della scuola media statale Giuseppe Verdi di Roma e il consiglio comunale dei ragazzi di Montevarchi, che assistono alla nostra seduta (Applausi).
Dobbiamo ora sospendere...
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente! Avevo chiesto di parlare!
PRESIDENTE. Onorevole Buontempo, ritenevo che la componente La Destra fosse rappresentata dall'intervento dell'onorevole Salerno...
TEODORO BUONTEMPO. Avevo chiesto di parlare per un richiamo al Regolamento!
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, accade di tutto, ma, considerata la sua esperienza parlamentare, ricordo che i richiami al Regolamento sono individuali, non collettivi o per gruppo, a meno chePag. 3non vi sia una dichiarazione. Ho già anticipato le norme regolamentari alle quali intendo fare riferimento.
L'uso della parola «occupazione», che ho utilizzato anch'io ieri, è assolutamente improprio. Noi deputati de La Destra ieri abbiamo voluto dare vita ad un presidio, affinché la Camera rimanesse aperta. A noi sembrava incredibile, infatti, chiudere la Camera dopo la seduta della mattina e le vicende giudiziarie del pomeriggio: ciò rappresentava un grande errore, sia per le prerogative proprie dei deputati sia per l'immagine che si dava all'esterno.
Il nostro presidio è nel rispetto delle regole. Nel nostro Regolamento, signor Presidente, non è neanche citata l'occupazione dell'aula: il presidio dell'aula - affinché essa non chiuda, e affinché in un momento di emergenza per il Paese, la Camera e il Senato (cioè, il Parlamento) restino aperti - è una richiesta doverosa e legittima, anche se può non essere condivisa.
Ebbene, questa notte, onorevoli colleghi, è accaduto qualcosa di incredibile e grave: il Presidente di turno, l'onorevole Castagnetti, e il Collegio dei questori - particolarmente nella persona dell'onorevole Albonetti, che ha dato disposizioni e se ne è andato - hanno fatto sì che noi per tutta la notte non avessimo alcun riferimento istituzionale. È stato lasciato qui il personale ausiliario, che ringraziamo e che ha svolto con rigore il proprio dovere, e mi dispiace che la Presidenza della Camera ci abbia lasciato in una condizione in cui dovevamo anche avere scontri con il personale della Camera, che è qualificato, corretto, svolge il proprio dovere, e ha solo ricevuto errate disposizioni.
Onorevoli colleghi, tre deputati che occupano - o, meglio, come ho precisato, presidiano - l'aula in cui sono stati eletti dal popolo, non hanno potuto comunicare fisicamente con alcuno. Tutte le porte di quest'aula sono state chiuse. Intorno alla mezzanotte, abbiamo chiamato Castagnetti: Presidente, i servizi igienici vengono assicurati anche ai detenuti!
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
TEODORO BUONTEMPO. Se una persona viene arrestata per le strade di Roma o mentre compie un reato, arriva alla questura in via Genova e chiede di poter andare in bagno, viene accompagnata ai servizi igienici!
Con noi, Presidente, vi era una donna: l'onorevole Santanchè l'ha chiamata intorno a mezzanotte per dirle di aver bisogno di andare in bagno, e lei ha risposto con un cinismo e un'arroganza che ho letto solo nei libri, quando si parla delle SS oppure dei kapò che presidiavano i gulag!
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
TEODORO BUONTEMPO. Lei, onorevole Presidente, ancora una volta... no, non mi posso rivolgere al Presidente, chiedo scusa. Mi rivolgo ai colleghi: può essere censurato il fatto che abbiamo presidiato l'aula (noi abbiamo ritenuto di poterlo e doverlo fare, come esigenza), ma può essere consentito che i deputati vengano chiusi in aula? Per poter fare colazione, questa mattina, sono dovuti intervenire i medici della Camera, perché io sono un soggetto che ha il diabete, e non avrei potuto prendere le medicine; solo su disposizione dei medici della Camera mi è stato portato un cappuccino, mentre mi girava la testa e mi sentivo male! Solo l'orgoglio della mia persona, e l'essere una persona che di battaglie ne ha fatte, mi ha impedito di cadere a terra mentre mi sentivo male!
PRESIDENTE. La invito a concludere.
TEODORO BUONTEMPO. Concludo, signor Presidente. Lei si può indignare, ma io ho visto l'attuale Presidente della Camera leggere numeri relativi alla maggioranza dell'Aula mentre si votava, che non corrispondevano ai reali numeri! Lei, onorevole Presidente, questa notte si è comportato da nemico della democrazia e delle istituzioni!
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
TEODORO BUONTEMPO. Non è possibile, colleghi della sinistra!
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
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TEODORO BUONTEMPO. La ruota gira: le libertà, la democrazia e il rispetto del parlamentare devono essere assicurati comunque, a prescindere dalle idee politiche (Commenti del deputato Volonté)! Uscire dall'aula per recarsi ai servizi igienici, così come chiedere di mangiare un panino o persino la bottiglia d'acqua, è stato frutto di un patteggiamento, perché le disposizioni erano: niente! Devono rimanere isolati all'interno!
In conclusione, ritengo che lei abbia violato le norme del buon senso e il rispetto della Costituzione e della dignità del parlamentare: il primo compito del Presidente della Camera è di tutelare la dignità di questa Camera e ogni singolo deputato. Imprigionare dentro l'aula il parlamentare è un atto vergognoso e indecente...
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
TEODORO BUONTEMPO. ...e io mi auguro che, a prescindere dalle posizioni politiche, si possa ribadire il diritto...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
TEODORO BUONTEMPO. Concludo. Infatti, se si impedisce al deputato di presidiare e fare una protesta politica dentro l'aula, allora nel Paese ci devono picchiare, bastonare e sputare in faccia, se i nostri diritti e le nostre prerogative di rappresentanti del popolo...
LUCIA CODURELLI. Basta!
TEODORO BUONTEMPO. Scusa, per piacere... la politica è anche protesta politica...
PRESIDENTE. La prego...
TEODORO BUONTEMPO. Sto concludendo. La politica è anche protesta politica! Lei non è il padrone, è il Presidente della Camera! Lo impari! Impari questo, quando io - e me ne assumo la responsabilità - le ho visto fare, come Presidente, cose inaudite!
È inutile che lei si richiami al bon ton quando lei, con il volto del bon ton, ha un animo violento, contro ogni forma di libertà del parlamentare!
FERDINANDO BENITO PIGNATARO. Chiudetelo!
ROBERTO SALERNO. Vergogna!
PRESIDENTE. Onorevole Buontempo, lei sa che le cose sono andate in modo diverso, e non sono stato né cinico, né arrogante con nessuno (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-L'Ulivo). In ogni caso, della questione da lei sollevata si occuperà, come lei sa, l'Ufficio di Presidenza, nel quale avrà modo anche di esporre le posizioni che questa mattina ha anticipato.
La Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata immediatamente al piano aula. Sospendo quindi la seduta, che riprenderà alle 14,30 con lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo.
La seduta, sospesa alle 11,25, è ripresa alle 14,35.