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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire equità di trattamento per le detenute, indipendentemente da identità di genere e orientamento sessuale - n. 3-00159)
PRESIDENTE. La deputata Guadagno, detta Vladimir Luxuria, ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00159 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7).
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, il 24 maggio ed il 17 luglio di quest'anno ho fatto visita a tutto il carcere di Rebibbia, compreso il cosiddetto G8, ovvero il braccio che ospita, in media, una ventina di persone transessuali.
Molte volte è stato ribadito il concetto che un detenuto non deve scontare, oltre alla pena, una punizione aggiuntiva, ossia il sovraffollamento. Per le transessuali la condanna aggiuntiva è la propria condizione, la propria identità di genere. Rispetto ai detenuti uomini, infatti, vi è una restrizione al diritto di ora d'aria: due ore al giorno per gli uomini, una sola ora, due volte a settimana, per le transessuali. Questa detenzione rigida è spesso causa di risse e di episodi di autolesionismo.
Vi è, poi, il dramma delle detenute affette da HIV conclamato, che avrebbero bisogno non di un carcere, ma di un luogo che possa offrire cure più specialistiche a quelle persone definite «incompatibili» nel programma dell'Unione.
Mi faccio portavoce di una detenuta che, mostrandomi le ghiandole linfatiche, sotto le ascelle, ingrossate, mi ha implorata e ci ha implorato di non farla morire lì.
Signor Presidente del Consiglio, le chiedo quali iniziative intenda assumere il Governo per la salute e la dignità di tutte le persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale e dell'identità di genere (Applausi dei deputati dei gruppi di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e de L'Ulivo).
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha facoltà di rispondere.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, con riferimento all'interrogazione dell'onorevole Guadagno, si rappresenta che il Ministero della giustizia, per garantire sicurezza ed incolumità ai detenuti, con una nota del 2 maggio 2001, ha impartito precise disposizioni concernenti i cosiddetti detenuti protetti, istituendo per essi apposite sezioni. Per quanto riguarda specificamente la casa circondariale di Roma Rebibbia, nuovo complesso, si rappresenta che tale istituto è dotato di numerose sezioni che assicurano la separazione dei detenuti secondo i rispettivi circuiti di appartenenza. Ad esempio, nel reparto G-14 sono ubicati i soggetti affetti da virus HIV, mentre nel reparto G-9 sono ristretti gli ex appartenenti alle Forze dell'ordine e gli autori di reati che suscitano reazioni particolari nella comunità sociale.
Il reparto G-8, al quale si riferisce l'interrogante, è costituito da sei sezioni ed ha una capienza totale di circa 220 posti. Nella sezione B, al piano terra, sono ristretti i detenuti transessuali. La capienza del predetto reparto è di 20 posti, i presenti sono attualmente 15.Pag. 63
Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria mi assicura che ai detenuti transessuali vengono garantite due ore giornaliere d'aria, come agli altri detenuti, presso il locale passeggio destinato a tale categoria di detenuti. Agli stessi viene altresì concessa l'opportunità di trascorrere due volte alla settimana due ore d'aria presso un altro passeggio, normalmente usato da altri detenuti del reparto; passeggio che, essendo più esteso, permette maggiori attività sportive e di svago.
Nulla risulta agli atti del Dipartimento in ordine a presunti abusi perpetrati ai danni dei detenuti transessuali. L'accertamento di eventuali abusi sarà comunque - le assicuro - doverosamente perseguito.
Per quanto concerne invece l'assistenza sanitaria, essa viene assicurata a tutti i detenuti senza alcuna differenza. Presso l'istituto di Rebibbia operano tra l'altro numerosi specialisti convenzionati, tra i quali gli infettivologi, e viene assicurata la guardia medica per tutto l'arco delle ventiquattro ore. Per eventuali cure o accertamenti diagnostici non assicurabili in ambito intramurario, i detenuti vengono inviati presso gli ospedali della capitale, in particolare in questo caso presso l'ospedale Sandro Pertini, dotato di apposito reparto carcerario ospedaliero, che ha una capienza di 20 posti.
Poiché risultano già garantite parità ed equità nel trattamento dei detenuti e poiché sono assicurate nelle forme di legge a tutti i detenuti accertamenti e terapie mediche, non sono attualmente allo studio altre iniziative in merito.
PRESIDENTE. L'interrogante Guadagno detta Vladimir Luxuria ha facoltà di replicare.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Signor Presidente del Consiglio, intanto la voglio ringraziare per aver risposto in prima persona alla mia interrogazione.
Mi dispiace, tuttavia, dover smentire le affermazioni del direttore del carcere di Rebibbia poiché, essendomi recata personalmente in tale struttura, so benissimo che, in realtà, sussiste una discriminazione per quanto riguarda il cortile d'ora d'aria che consente di usufruire anche di strutture sportive. Infatti, ne possono beneficiare due ore al giorno i detenuti uomini e solo due ore a settimana le detenute transessuali.
Mi auguro vi sia maggiore sensibilità nei confronti di persone che soffrono e ricordo che nel programma dell'Unione si parla di incompatibilità per quanto concerne le malattie gravi, soprattutto l'HIV conclamato, rispetto al regime carcerario.
Ritengo che anche la prossima discussione sulle unioni civili possa fornire una risposta alle solitudini di molte di queste transessuali che, essendo per la maggior parte straniere e non avendo una famiglia qui in Italia, hanno molto spesso nel compagno l'unica persona che potrebbe andare a trovarle in carcere. In realtà, per la legge vigente, si tratta di emeriti sconosciuti, che pertanto non hanno diritto al colloquio.
Quindi, signor Presidente del Consiglio, la ringrazio per la risposta e mi auguro che tale tema possa essere trattato con questa sensibilità anche in futuro (Applausi dei deputati dei gruppi di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e de L'Ulivo).