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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Intendimenti del Governo sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina - n. 3-00160)
PRESIDENTE. Il deputato Neri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00160 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
SEBASTIANO NERI. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, nel corso della recente campagna elettorale, il tema delle infrastrutture, e segnatamente quello della realizzazione del ponte sullo Stretto, è stato glissato da chi oggi ha la responsabilità di Governo del paese, definendo non prioritaria la realizzazione dello stesso. Questa definizione è stata ribadita a Governo insediato e, ancorchè si siaPag. 64assistito al contrasto di vedute tra ministri della stessa compagine, non è stata ancora data una risposta definitiva ai siciliani, che, in stragrande maggioranza, ritengono essenziale per il loro sviluppo ed il loro futuro, la realizzazione di questa importante opera infrastrutturale.
Per di più, nei giorni scorsi, il Governo ha registrato la concorrente sconfitta alla presidenza dell'Assemblea regionale per consegnare un dissenso rispetto alla realizzazione del ponte. Sarebbe stato più opportuno, forse, ascoltare il presidente eletto dai siciliani e prendere atto che, non solo le forze di maggioranza in Sicilia, ma anche le componenti sindacali più importanti sono favorevoli alla realizzazione del ponte. Vorremmo comprendere, in definitiva, quali siano gli intendimenti del Governo.
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, ha facoltà di rispondere.
ROMANO PRODI. Presidente del Consiglio dei Ministri. Debbo confermare, e mi sembra che su questo siamo stati chiarissimi, che dal programma sottoscritto da tutti i partiti che fanno parte della coalizione di Governo appare chiaramente che il ponte sullo Stretto di Messina non è tra le priorità da realizzare a breve.
Il nostro parere è che si tratti di un ponte per la cui costruzione i costi non sono comparabili ai benefici e che, soprattutto, vi siano infrastrutture molto più urgenti per il sud del paese, le quali sono attese da anni dalla popolazione. Parlo dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, per la quale dobbiamo reperire i fondi mancanti per l'ammodernamento; della ferrovia Battipaglia - Reggio Calabria; della tremenda strada statale 106 Jonica; di quasi tutte le reti stradali e di tutte le reti ferroviarie della Sicilia. Queste sono opere, a parere dei partiti di maggioranza, estremamente urgenti. Credo che ai siciliani, nonostante le lodevoli proposte del presidente della regione, interessi di più raggiungere Palermo da Catania in tempi decenti, godere delle proprie risorse idriche con acquedotti efficienti piuttosto che avere un'opera che, rispetto ai costi, ha un'utilità certamente limitata.
Porteremo quindi una rete di infrastrutture stradali e ferroviarie degne di questo nome in Sicilia e in Calabria; poi potremo anche pensare al ponte.
Voglio ricordare, riguardo l'interesse dell'interrogante per le infrastrutture al sud, come oltre i tre quarti dell'investimento complessivo delle infrastrutture del Governo Berlusconi siano state concentrate al nord, appena il 13 per cento al centro e l'8 per cento al sud. Mi sembrano dati abbastanza semplici: l'8 per cento in tutto il meridione! Questa percentuale ha prodotto un'ulteriore arretratezza delle infrastrutture del Mezzogiorno; io credo che i soldi non spesi per il ponte siano meglio indirizzati ad attrezzare Calabria e Sicilia con infrastrutture moderne ed il Governo si impegna in questa direzione.
PRESIDENTE. Grazie, Presidente.
Ha facoltà di replicare il deputato Neri.
SEBASTIANO NERI. Signor Presidente del Consiglio, certo la chiarezza non le è difettata. Vorremmo comprendere le ragioni per le quali i siciliani non possono scegliere le priorità infrastrutturali, ma d'altronde, già dall'insediamento del suo Governo, l'inesistente rappresentanza siciliana nella compagine governativa era un segnale preciso dell'attenzione che questo Governo intendeva dedicare alla Sicilia e alle sue problematiche di sviluppo. Non è certamente un caso che lei, alla fine del suo intervento di risposta all'interrogazione, abbia fatto riferimento alla scarsa percentuale di investimenti destinati dal precedente Governo alla Sicilia e al meridione.
Evidentemente, lei si propone di fare meglio, nel senso che intende dedicare ancora meno attenzione e minori risorse per il Mezzogiorno. In questo modo, però, dimenticando che il ponte sullo Stretto sarebbe realizzato prevalentemente con capitali privati, che avrebbe una ricaduta economica ed occupazionale formidabile, che non graverebbe sulle casse dello StatoPag. 65nella misura in cui ella vorrebbe far intendere e che, da ultimo, non realizzando tale ponte saremo costretti a pagare al gruppo industriale che si è aggiudicato la gara per la realizzazione dell'opera una corposa penale. Che poi quel gruppo industriale faccia capo alla stessa holding industriale vicina al presidente di Confindustria, che così tante simpatie ha manifestato alla sua compagine governativa e alla sua maggioranza, sarà un caso. Vorremmo, però, capire perché le simpatie elettorali dedicate da questa holding industriale alla sua maggioranza e al suo Governo debbono essere pagate dagli italiani e, soprattutto, debbono essere scontate dai siciliani e dai meridionali (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Movimento per l'Autonomia e di Forza Italia).