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Seguito della discussione dei disegni di legge: Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2005 (A.C. 1253); Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per il 2006 (A.C. 1254).
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del disegno di legge n. 1253, ai quali non sono riferiti emendamenti.
Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.
Pag. IXSTEFANIA PRESTIGIACOMO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il Presidente di turno, pur avendo tenuto aperta a lungo la votazione, non ha dato modo ad un deputato dell'opposizione di esprimere il proprio voto.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza ha inteso garantire a tutti i deputati che stavano entrando in aula la possibilità di esprimere il proprio voto.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 2 a 5, nonché l'articolo 6, con il relativo allegato 1, e gli articoli da 7 a 18.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
ANDREA RICCI (RC-SE). Rileva che i dati contenuti nel rendiconto dello Stato per il 2005 evidenziano gli esiti fallimentari della politica economica attuata dal precedente Governo che, oltre ad aver determinato un consistente incremento del debito pubblico, ha accresciuto le disuguaglianze sociali; sottolinea inoltre che l'attuale Esecutivo intende perseguire, tra l'altro, una efficace azione di contrasto dell'evasione fiscale. Dichiara infine voto favorevole sui disegni di legge nn. 1253 e 1254.
ETTORE PERETTI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sui disegni di legge nn. 1253 e 1254.
ANTONIO LEONE (FI). Nel dichiarare il voto contrario dei deputati del suo gruppo sui disegni di legge in esame, rileva la gravità del comportamento del Governo che, all'atto dello presentazione di un emendamento volto a tenere conto del positivo andamento del gettito tributario, ha perseverato, per pregiudiziale contrarietà ideologica, nel rappresentare in maniera falsata una situazione dei conti pubblici in dissesto, in contrasto con la realtà che evidenzia i positivi risultati della politica economica attuata dal precedente Esecutivo.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo). Rilevato che i dati di bilancio relativi allo scorso anno dimostrano inequivocabilmente che si è registrato un consistente incremento del debito pubblico in un contesto di grave crisi economica, sottolinea la necessità di adottare misure di carattere strutturale volte a coniugare risanamento e sviluppo.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sui disegni di legge in esame, ricordando la necessità di rispettare i parametri di Maastricht e di rilanciare lo sviluppo economico del Paese, particolarmente dopo i guasti causati dalla negativa politica economica attuata dal precedente Governo, che ha incrementato la spesa pubblica corrente, penalizzando quella destinata agli investimenti.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Rileva che la manovra economico-finanziaria predisposta dal Governo penalizza, in particolare, le attività produttive delle regioni settentrionali.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Parlando per un richiamo al regolamento, giudica contraddittorio il fatto che l'opposizione intende votare contro il disegno di legge recante il rendiconto relativo ad una manovra da essa approvata.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1253.
MAURIZIO LEO (AN). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori per segnalare la situazione di difficoltà che si sta determinando per i contribuenti titolari di partita IVA.
PRESIDENTE. Rileva che il deputato Leo potrà opportunamente svolgere il suo intervento al termine della seduta.
Passa all'esame degli articoli del disegno di legge n. 1254 e dell'unico emendamento presentato.Pag. X
Passa quindi all'esame dell'articolo 1, con le annesse tabelle, e dell'unico emendamento ad esso riferito.
FRANCESCO PIRO (Ulivo), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Duranti Tab. 2.1, esprimendo altrimenti parere contrario.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
DONATELLA DURANTI (RC-SE). Ritira il suo emendamento Tab. 2.1, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto, che auspica sia accolto dal Governo.
ANTONIO LEONE (FI). Fa proprio l'emendamento Duranti Tab. 2.1.
FRANCESCO PIRO (Ulivo), Relatore. Conferma il parere precedentemente espresso.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
MAURIZIO LEO (AN). Paventa le deleterie conseguenze della mancata attuazione di disposizioni finanziarie ad hoc per i contribuenti titolari di partita IVA.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Sottolinea la situazione di confusione nella quale il Governo ha elaborato una manovra economico-finanziaria della quale lamenta il carattere persecutorio nei confronti dei cittadini.
ANDREA RICCI (RC-SE). Giudica strumentale la posizione assunta dall'opposizione sulla materia oggetto dell'emendamento Duranti Tab. 2.1, sul quale dichiara, pertanto, voto contrario.
MICHELE TUCCI (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Duranti Tab. 2.1, fatto proprio dal gruppo di Forza Italia.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Richiama le ragioni per le quali in Commissione si è ritenuto di non recepire l'emendamento Duranti Tab. 2.1.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Manifesta l'intendimento dei gruppi di opposizione di approvare l'emendamento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Duranti Tab. 2.1, fatto proprio dal gruppo di Forza Italia; approva quindi l'articolo 1, con le annesse tabelle, nonché l'articolo 2 e l'articolo 3, con il relativo allegato 1, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione dell'unico ordine del giorno presentato.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Duranti n. 1.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
ALBERTO GIORGETTI (AN). Lamentata la scarsa trasparenza e l'impostazione demagogica della politica economica dell'attuale Governo, che traspare dal disegno di legge in esame, dichiara il voto contrario del suo gruppo.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Rilevato che gli ultimi anni hanno registrato un consistente incremento della spesa pubblica e del deficit di bilancio, anche a causa dell'incapacità del precedente Esecutivo di adottate interventi strutturali e delle errate scelte di politica fiscale effettuate, giudica assolutamente condivisibiliPag. XIgli interventi predisposti dal Governo, anche al fine del rilancio economico del Paese.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo). Dichiara voto favorevole sul disegno di legge in esame, sottolineando la necessità di attuare un'efficace lotta all'evasione fiscale.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Rilevato che il favorevole andamento del gettito tributario è attribuibile all'efficacia della politica fiscale del precedente Esecutivo, ritiene che le scelte di politica economica del Governo non favoriscano lo sviluppo e rischino di penalizzare i contribuenti onesti, segnatamente del Nord.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1254.