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Seguito della discussione dei disegni di legge: Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005 (A.C. 1253); Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006 (A.C. 1254) (ore 16,47).
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 1254)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1, con le annesse tabelle, e dell'unica proposta emendativa presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 1254 sezione 1).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCESCO PIRO, Relatore. Signor Presidente, per quanto riguarda l'emendamento Duranti Tab. 2.1, in sede di esame in Commissione si era valutata l'opportunità di un ritiro da parte dei presentatori. Pertanto, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo.
DONATELLA DURANTI. Sì, ritiro l'emendamento, signor Presidente, ma, a nome mio e degli altri firmatari, preannuncio sullo stesso argomento la presentazione di un ordine del giorno che auspico venga accettato dal Governo.
PRESIDENTE. Sta bene.
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, a nome del gruppo di Forza Italia facciamo nostro l'emendamento testé ritirato dai colleghi. Non si tratta di una boutade o di un dispettuccio; infatti, questa proposta - tra l'altro, l'effetto che produrrebbe la sua approvazione era auspicato dalla sinistra già da tempo - è rivolta a soddisfare la necessità di integrare le risorse a disposizione del Ministero della difesa per far fronte ad alcuni oneri connessi alla prosecuzione di alcuni rapporti che esistono tra il Ministero stesso e strutture assegnatarie di appalti operanti nella zona di Taranto e di Brindisi presso le scuole di Mariscuola.
Quindi, si tratta di risorse destinate all'integrazione degli stipendi dei docenti, alle strutture esistenti e alle necessità di risolvere una situazione per la verità catastrofica in quel settore e che potrebbePag. 47essere risanata e, per così dire, rimessa in piedi grazie proprio a questo emendamento che i colleghi hanno avuto l'amabilità e la bontà di sottoporre all'attenzione della Camera.
Noi riteniamo che, attraverso l'approvazione di questa proposta emendativa, si possa giungere a risolvere un'annosa questione, salvaguardando una serie numerosa di posti di lavoro e un'intera economia del settore (parlo della Puglia, della zona di Taranto e di Brindisi); riteniamo altresì che si debba porre all'attenzione di questa Assemblea il significato dell'emendamento. Non so quale sia la ragione che ha spinto i colleghi a ritirarlo; forse, non si è convinti che la maggioranza sia in grado di approvarlo. Noi però siamo dell'avviso che, in tutta coscienza, non solo chi lo ha proposto ma anche i colleghi che non lo hanno sottoscritto possano tranquillamente votare a favore. È per tale ragione che noi lo facciamo nostro e chiediamo che l'Assemblea lo approvi.
PRESIDENTE. Chiedo al relatore ed al Governo se confermino i pareri già espressi sull'emendamento Duranti Tab. 2.1, ritirato dai presentatori e fatto proprio dall'onorevole Leone.
FRANCESCO PIRO, Relatore. Signor Presidente, la Commissione conferma il parere contrario, anche perché si risolve un problema ma se ne crea immediatamente un altro.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Leo. Ne ha facoltà.
MAURIZIO LEO. Signor Presidente, desidero porre in evidenza, rifacendomi a ciò che ha detto poc'anzi il collega Leone, la situazione dei contribuenti con sede legale o domicilio fiscale nella regione Puglia, che è un fatto inaudito posto in essere dal Governo.
Il provvedimento Bersani-Visco prevede che dal 1o ottobre tutti i contribuenti siano tenuti a pagare le imposte e i contributi non più con i tradizionali sistemi quali, ad esempio, il modello F 24 cartaceo, ma per via telematica. Ciò sta creando grossi problemi a tutti contribuenti, in particolare a quelli della Puglia. È necessario, quindi, che il Governo intervenga per porvi rimedio. Su questa problematica la Commissione finanze della Camera dei deputati ha approvato, con il voto favorevole di tutti i suoi componenti e con l'adesione del Governo, una risoluzione con la quale si chiedeva uno slittamento di quella disposizione al 1o gennaio. Il Governo, ad oggi, non è intervenuto con l'adozione di alcuna norma di legge per differire il termine del 1o ottobre. I contribuenti, pertanto, si trovano in una situazione di grande incertezza: non sanno come pagare le imposte (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia). Il Governo deve, a mio parere, presentarsi in Assemblea e dire che cosa intende fare al riguardo.
L'interrogativo legittimo che si pone è dunque il seguente: come potrà questo Governo far pagare le imposte agli evasori fiscali quando non riesce neppure a stabilire in che modo le devono pagare i contribuenti onesti (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia)?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gasparri. Ne ha facoltà.
MAURIZIO GASPARRI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è singolare che si discuta dell'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno 2006 quando quelli che dovrebbero essere degli adempimenti finanziari, amministrativi e fiscali si trovano in una situazione di dissesto e di confusione. Da questo punto di vista, oggi abbiamo vissuto una giornata singolare. LaPag. 48cortesia e il senso di responsabilità del Presidente Castagnetti hanno consentito, quanto meno, un breve pronunciamento - tre minuti - dei gruppi parlamentari dopo le comunicazioni pungenti rese dal ministro Padoa Schioppa. Ministro che non solo non voleva che si svolgesse un dibattito sull'informativa resa, ma lanciava anche insulti sul settimo comandamento e su altro. Probabilmente, questi tecnici non sanno, ma anche Prodi ha dimostrato di essere ignaro di queste regole, che nella dialettica si può anche attaccare ma si deve poi accettare le repliche. Prodi non accettava le interruzioni, Padoa Schioppa, invece, attacca senza nemmeno ascoltare le repliche e, in tal modo, ha sostanzialmente insultato almeno una parte di questo emiciclo al quale non avrebbe voluto che si concedesse diritto di parola. Bisognerà spiegare a questi tecnici come funziona la dialettica parlamentare (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo).
Il voto in tema di assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006 cade in un momento di particolare disorientamento. Voi avete deciso di tartassare la gente! Avete deciso che gli adempimenti fiscali si debbano effettuare dal 1o ottobre in via telematica; termine adesso che non vige più in virtù di annunci verbali fatti nelle Commissioni parlamentari (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo). Fischiate, fischiate! Vi fischieranno gli italiani nelle strade quando scopriranno cosa fate al popolo italiano (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo - Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Andrea Ricci. Ne ha facoltà.
ANDREA RICCI. Signor Presidente, mi soffermo sul merito dell'emendamento da me sottoscritto, Duranti Tab. 2.1, per denunciare l'atteggiamento strumentale dell'onorevole Leone, il quale lo ha fatto proprio a nome del gruppo di Forza Italia dopo che noi ne avevamo annunciato il ritiro. Noi abbiamo accettato l'invito al ritiro dell'emendamento proprio perché questa mattina il Governo, in sede di Comitato dei nove, aveva previsto per esso una copertura finanziaria differente, al fine di renderne possibile l'approvazione in Assemblea.
ANTONIO LEONE. Cambiala adesso, la copertura!
ANDREA RICCI. Affinché l'emendamento in questione, con la nuova copertura finanziaria, potesse essere esaminato in Assemblea sarebbe stata necessaria l'unanimità dei membri del Comitato dei nove. L'unanimità non è stata raggiunta perché l'opposizione ha rifiutato di accogliere la nuova copertura. Ciò vuol dire, allora, che l'onorevole Leone non era così interessato al problema dei lavoratori di Taranto e, conseguentemente, nel far proprio il nostro emendamento vi è un fine strumentale.
Noi ci fidiamo del Governo, e confidiamo che l'accoglimento dell'ordine del giorno presentato conduca a buon fine ciò che ci sta a cuore, cioè il destino di trecento lavoratori. Pertanto, annuncio il voto contrario all'emendamento, che io stesso ho presentato, a causa di questa strumentalità volgare dell'opposizione (Applausi dei deputati dei gruppi Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, L'Ulivo e Comunisti Italiani).
ANTONIO LEONE. Bravo! Bravo!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tucci. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, vorrei replicare al collega Ricci...
PRESIDENTE. Mi scusi, ma ho dato la parola all'onorevole Tucci.
MICHELE TUCCI. Signor Presidente, vorrei che il collega Ricci non ritenesse anche il mio atteggiamento strumentale. Essendo io deputato della città di TarantoPag. 49e conoscendo molto bene la situazione di quei lavoratori, ero pronto a votare a favore dell'emendamento Duranti Tab. 2.1. Per queste ragioni, condividendo e apprezzando il fatto che l'onorevole Leone abbia fatto proprio l'emendamento ritirato, vorrei apporre la mia firma allo stesso, dichiarando fin da ora il voto favorevole del mio gruppo.
LINO DUILIO, Presidente della V Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, avevo chiesto di parlare prima!
PRESIDENTE. Lei lo ha chiesto dopo.
LINO DUILIO, Presidente della V Commissione. Signor Presidente, intervengo per fornire alcuni elementi di chiarimento su quanto accaduto nel Comitato dei nove, astenendomi da valutazioni di ordine politico. In Commissione si era preso in considerazione l'obiettivo dell'emendamento in esame e la necessità di portare soluzione ai problemi dei trecento lavoratori che, a quanto capisco, stanno a cuore sia al centrosinistra sia al centrodestra.
Poiché l'iniziale copertura dell'emendamento (com'è stato detto, anche poco fa, dal relatore) risolveva un problema ma ne apriva un altro, perché sottraeva le risorse necessarie al Poligrafico dello Stato, il Governo ha trovato un'altra copertura. Tuttavia, l'emendamento del Governo avrebbe richiesto, da regolamento, che si dessero i tempi, almeno ventiquattro ore, per eventuali subemendamenti, e ciò sarebbe stato incompatibile con i lavori dell'Assemblea. Ne è derivata l'ipotesi di soluzione, affidata ad un gentlemen's agreement, di ritirare l'emendamento e di presentare un ordine del giorno che chiedesse al Governo di provvedere alla soluzione in via amministrativa con un decreto di variazione.
Risulta chiaro (mi esprimo in termini meramente tecnici) che l'aver fatto proprio l'emendamento ritirato preclude la possibilità di approvare l'ordine del giorno e, quindi, ognuno si assuma le proprie responsabilità per ciò che fa.
PRESIDENTE. È una valutazione che dovrà compiere la Presidenza e non è il caso che lei affermi che sia preclusa la possibilità di approvare l'ordine del giorno.
GASPARE GIUDICE. È il regolamento!
PRESIDENTE. Si tratta di valutare nel merito la formulazione dell'ordine del giorno e la Presidenza si riserverà di farlo, quando sarà necessario.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intendo ribadire al collega Ricci le riflessioni oggi svolte in Commissione bilancio sulla vicenda. Il merito della valutazione di competenza della Commissione è strettamente legato alle questioni delle coperture e noi abbiamo ribadito in Commissione, e lo ribadiamo ora, in Assemblea che tecnicamente la copertura funziona, è regolare e, quindi, al di là di una scelta politica del Governo, in relazione alla quadratura complessiva dei conti pubblici, vi è una possibilità reale che l'emendamento venga approvato. Noi stessi abbiamo detto di non entrare nel merito nella questione, sicuramente importante, e vi aderiamo per risolvere il problema dei lavoratori.
Con altrettanta chiarezza diciamo all'onorevole Ricci che, se esiste, il problema è interno alla maggioranza, poiché sono la maggioranza ed il Governo ad avere posto la questione relativa alla copertura, proponendo una soluzione alternativa su cui si chiedeva ancora una volta all'opposizione di fare un passo indietro in relazione alle tempistiche previste per l'esame del provvedimento in Assemblea, mentre la maggioranza avrebbe dovuto, accettando la riformulazione dell'emendamento, votare il provvedimento nella giornata di domani.Pag. 50
Allora, chiediamo ai colleghi, anche all'onorevole Ricci, di non fare giochi strumentali che non si addicono a quest'aula. Inoltre, affermiamo con chiarezza che, nella scorsa legislatura - lo dico per esperienza personale -, emendamenti ritirati dalla maggioranza sono stati fatti propri dai gruppi dell'opposizione, attuale maggioranza, in tante occasioni. Ebbene, mai è stata fatta questione di gentlemen's agreement o cose simili nei nostri confronti.
Ciò per ribadire, nel merito, la volontà di Alleanza Nazionale e dell'opposizione di votare l'emendamento in esame. Il problema contabile è, ovviamente, nelle mani del Governo.
PRESIDENTE. Grazie.
Passiamo...
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Le darò la parola a fine seduta per fatto personale, non adesso, se consente.
ANTONIO LEONE. Che fatto personale? Sull'emendamento!
PRESIDENTE. Lei ha già parlato sull'emendamento, quando l'ha fatto proprio a nome del gruppo di Forza Italia.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Duranti Tab. 2.1, ritirato dal presentatore e fatto proprio dal gruppo di Forza Italia, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 477
Votanti 475
Astenuti 2
Maggioranza 238
Hanno votato sì 226
Hanno votato no 249).
ANTONIO LEONE. Bravo, Ricci!
PRESIDENTE. Prendo atto che il deputato Allasia ha erroneamente espresso un voto contrario, mentre avrebbe voluto esprimerne uno favorevole.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, con le annesse tabelle.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 481
Votanti 480
Astenuti 1
Maggioranza 241
Hanno votato sì 261
Hanno votato no 219).
Passiamo all'esame dell'articolo 2
(Vedi l'allegato A - A.C. 1254 sezione 2), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 483
Maggioranza 242
Hanno votato sì 268
Hanno votato no 215).
Passiamo all'esame dell'articolo 3, con il relativo allegato 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 1254 sezione 3), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 475
Maggioranza 238
Hanno votato sì 260
Hanno votato no 215).