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Si riprende lo svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 10,20).
(Svolgimento della Festa dell'Unità nel Parco dei Ravennati ad Ostia antica - n. 3-00078)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Danielle Mazzonis, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Buontempo n. 3-00078 (Vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 5).
DANIELLE MAZZONIS, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, in merito all'interrogazione in oggetto, si riferisce quanto segue. L'ufficio occupazione suolo pubblico del comune di Roma ha chiesto agli uffici territoriali del Ministero l'autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico relativo al Parco dei Ravennati per svolgervi la Festa dell'Unità 2006. In tale richiesta, veniva precisato che le strutture montate dagli organizzatori avrebbero avuto carattere di manufatti ad uso temporaneo, tali da non procurare modifiche sul territorio circostante.
Per quanto attiene alla tutela dei beni archeologici, la sovrintendenza per i beni archeologici di Ostia ha evidenziato che nella richiesta formulata dal comune era specificato che le strutture non avrebbe interessato il sottosuolo del parco in oggetto, sottoposto, come è noto, a vincolo archeologico.
Si rileva infine che all'interno del parco, negli anni 2003, 2004 e 2005, si sono già svolte edizioni precedenti dellaPag. 14Festa dell'Unità, nonché altri tipi di manifestazione, senza che sia stato arrecato alcun danno a tale parco. Tra le manifestazioni organizzate, la più importante per dimensioni è stata quella della Federazione italiana della caccia, tenutasi nel 2003. Nessuna di tali manifestazioni ha comportato alcun danno al patrimonio archeologico dell'area.
PRESIDENTE. L'onorevole Buontempo ha facoltà di replicare.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, la risposta fornita dal sottosegretario è da attivista di partito, non da rappresentante del Governo. Si tratta di un'area, piaccia o no, protetta da ben tre leggi dello Stato! Se un'area è inserita nella riserva naturale del litorale romano, non si può prescinderne e scegliere a particelle; è un'area pregiatissima, a ridosso di Ostia antica, del castello di Giulio II, nel cui sottosuolo sono collocati reperti archeologici importantissimi.
Sollevo, in primo luogo, un problema di autorizzazioni. Al riguardo, non è competente il municipio, ma occorre il nulla osta del Ministero per i beni e le attività culturali e via seguitando. Il sottosegretario non mi ha risposto, perché l'area dove è ubicata Ostia antica è protetta dal decreto n. 42 del 2004, dalla legge 6 luglio 2002, n. 137, articolo 10, e dal decreto del 29 marzo 1996 che inserisce il parco in oggetto nella riserva naturale del litorale romano. Il decreto, in particolare, elenca taluni divieti e le autorizzazioni necessarie.
Non ho potuto ascoltare la prima parte della risposta e, pertanto, non so se lei abbia fatto riferimento alle autorizzazioni concesse dai ministeri competenti (come avrebbero potuto farlo, in deroga alle norme vigenti!). Anche se nel 2002 e nel 2003 sono state violate le norme, si deve continuare a farlo? Non è un problema di chi abbia organizzato la festa, perché in quella zona di Roma, nel XIII municipio, non mancano certo aree libere, che non siano a ridosso di un sito archeologico di pregio, di fama internazionale.
Non credo sia un bello spettacolo, quando ci si reca presso l'antico porto di Roma, vedere i reperti archeologici di Ostia antica con una baraccopoli a ridosso! Il turismo si difende anche con la tutela dell'arredo urbano! I reperti archeologici si difendono anche dall'inquinamento e dall'uso improprio!
Quando un TIR calpesta un terreno - vorrei vedere quale tecnico è capace di sottoscrivere il contrario - provoca danni nel sottosuolo nel quale siano collocati reperti archeologici.
Ho sollevato questi problemi anche quando al Governo vi era il centrodestra, quindi ho titolo per rappresentarli.
Signori sottosegretari, non potete venire in aula e leggere documenti redatti da funzionari che, anziché affrontare il merito delle questioni, tendono soltanto ad addurre motivi di giustificazione! Non è sotto accusa il Governo, perché ciò è accaduto anche nel 2002 e nel 2003. È sotto accusa un sistema che ritiene di potersi muovere al di fuori delle regole!
Pertanto, quando vi recate in aula a fornire le risposte, dovete avere cognizione di ciò che si sta trattando: lei deve sapere dov'è quell'area di cui sto parlando (sembra si tratti di un prato o di una stradaccia!). Lei deve capire dove è collocata l'area in questione e che valore riveste dal punto di vista storico, archeologico, ambientale e naturalistico!
Lei mi viene a leggere una cosa che appartiene ad altri, ad un altro mondo, non all'interrogazione. Chiedo al Presidente della Camera, tramite il Presidente di turno, ma anche al ministro per i rapporti con il Parlamento, di attivarsi affinché questa musica cambi. Deve cambiare questo sistema di risposta alle interrogazioni! Non possiamo svolgere una delle più alte funzioni attribuite dalla Costituzione al deputato, se otteniamo risposte che non entrano nel merito di ciò che chiediamo, risposte che non rispettano la funzione del Parlamento!
Prego pertanto il Presidente della Camera di individuare il modo più opportuno e sereno per far presente che quando si viene in Assemblea a rispondere agliPag. 15strumenti del sindacato ispettivo occorre conoscere gli atti, le questioni, i luoghi; occorre anche che i funzionari che rispondono siano sottoposti al controllo dell'autorità politica.
PRESIDENTE. Onorevole Buontempo, riferirò le sue osservazioni al Presidente della Camera.