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Sull'ordine dei lavori.
ANTONIO LEONE (FI). Lamentato l'anomalo e farraginoso andamento dei lavori presso le Commissioni riunite V e VI, prospetta l'opportunità di rinviare l'esame, da parte dell'Assemblea, del provvedimento d'urgenza in materia fiscale, calendarizzato per la giornata di domani.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel richiamare un episodio verificatosi questa mattina in Commissione bilancio, chiede alla Presidenza di chiarire le regole che presiedono alla sostituzione, nelle sedute di Commissione, di deputati che fanno parte del gruppo Misto, anche alla luce delle conseguenze che ne derivano nell'espressione del voto.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Richiamate le disposizioni contenute nel comma 5 dell'articolo 30 e nel comma 6 dell'articolo 119 del regolamento, giudica incomprensibili le ragioni per le quali la prassi ne consenta il superamento, atteso che le predette norme escludono, salvo espressaPag. VIIautorizzazione del Presidente della Camera, la concomitanza dei lavori di Commissioni ed Assemblea.
MARCO BOATO (Verdi). Ricorda la consolidata prassi parlamentare in base alla quale le Commissioni possono riunirsi in concomitanza con le sedute dell'Assemblea nelle quali non siano previste votazioni.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
LUCA VOLONTÈ (UDC). Invita la Presidenza ad esprimere le dovute valutazioni sull'episodio segnalato in precedenza dal deputato La Malfa.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifestato stupore per le considerazioni - che giudica strumentali - svolte dal deputato Consolo, ritiene essenziale garantire l'univocità della prassi parlamentare.
ROBERTO MENIA (AN). Lamenta che nell'odierna seduta della V Commissione gli è stato impedito di esprimere il proprio voto in sostituzione di un collega, sulla base della pretestuosa motivazione per cui la sostituzione non era stata tempestivamente comunicata; chiede quindi, al riguardo, un intervento del Presidente della Camera, ritenendo che sussistano i presupposti per invalidare la votazione.
PRESIDENTE. Nell'assicurare che riferirà al Presidente della Camera le questioni sollevate, rileva che la gestione dei lavori delle Commissioni attiene alla competenza dei rispettivi presidenti. Ribadisce tra l'altro che, sulla base della consolidata prassi parlamentare, le riunioni delle Commissioni possono aver luogo in concomitanza con le sedute dell'Assemblea nelle quali non sono previste votazioni.