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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Progetto per l'esplorazione e l'estrazione di uranio nelle miniere di Novazza - n. 3-00342)
PRESIDENTE. L'onorevole Locatelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00342 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
EZIO LOCATELLI. Signor Presidente, signor ministro, colleghi, richiamiamo l'attenzione di tutti sull'eventualità che, prossimamente, si proceda alla riapertura diPag. 61alcune miniere di uranio nel nostro paese e chiediamo, al riguardo, alcune risposte. In particolare, com'è possibile riscontrare dall'istanza che una società australiana ha presentato per avviare l'attività di esplorazione e di estrazione di uranio, tale eventualità riguarda la miniera di Novazza, in provincia di Bergamo, e la miniera di Valvedello, in provincia di Sondrio.
Noi riteniamo che l'istanza debba essere valutata negativamente. Si tenga conto che parliamo dei due più importanti giacimenti uraniferi presenti nel nostro paese. L'iniziativa della società australiana ha suscitato vivissimo allarme nelle comunità locali. Pur sapendo che l'autorizzazione dell'attività in parola è di competenza della regione, nella fattispecie della regione Lombardia, riteniamo che per la rilevanza della questione ...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
EZIO LOCATELLI. ... il Governo non possa astenersi da un'iniziativa e da un pronunciamento che riteniamo debbano essere contrari.
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, ringrazio gli interroganti perché hanno portato in una sede parlamentare un tema molto sentito dalle popolazioni locali, già segnalato da associazioni e comitati, in ordine al quale ho provveduto ad attivare le direzioni competenti del ministero.
Il progetto Novazza uranium project, per l'estrazione di uranio nelle miniere, deve essere presentato, e sostanzialmente lo è stato, alla regione Lombardia, in quanto regione competente. Si fa presente, al riguardo, che la normativa vigente in materia di radioprotezione, contenuta nel decreto legislativo n. 230 del 1995 (e successive modificazioni), prevede che le concessioni minerarie di maggiore rilevanza radioprotezionistica possano essere rilasciate solo sulla base di un parere dell'APAT (che è l'Agenzia di protezione ambientale nazionale) per gli aspetti di protezione dei lavoratori e della popolazione. Lo stesso testo normativo sottopone dette attività, per i medesimi aspetti, alla vigilanza dell'Agenzia. Va rilevato che precisi obblighi di natura radioprotezionistica sono stabiliti nel capo III-bis del predetto decreto legislativo anche per le attività estrattive di minore rilevanza; in particolare, è prevista anche per queste una vigilanza dell'APAT.
Ovviamente, ho provveduto ad attivare l'Agenzia di protezione ambientale nazionale per il caso in cui la regione Lombardia dovesse in qualche modo accogliere l'istanza. La prima fase di valutazione spetta alla regione, ma deve essere estremamente chiaro che, mentre alcune valutazioni sono di competenza regionale - e, ovviamente, riguardo ad esse, non c'è alcuna possibilità di intervento per il Governo nazionale -, c'è sicuramente l'obbligo di legge di sottoporre il tutto alle valutazioni dell'Agenzia di protezione ambientale.
Considerata la situazione delle aree oggetto della richiesta - si tratta di aree sostanzialmente abitate, nelle quali si pone, dunque, un problema di impatto sulla popolazione - spero, auspico che la regione Lombardia valuti con grande attenzione l'istanza che le è stata presentata.
Devo anche aggiungere la seguente considerazione: poiché il programma del Governo prevede un atteggiamento di grande cautela rispetto al cosiddetto programma di nucleare radioattivo, è evidente che esamineremo tali richieste con grande prudenza e attenzione. Sappiamo, infatti, che l'Italia, già in base all'esito del referendum popolare svolto in passato, ha scelto di essere un paese che adotta un profilo di massima precauzione rispetto a tutto ciò che concerne i prodotti radioattivi e la pericolosità delle lavorazioni connesse alla radioattività. Quindi, sicuramente, presteremo il massimo di attenzionePag. 62sulla segnalazione pervenuta che, peraltro, è molto attenzionata dal Ministero dell'ambiente.
PRESIDENTE. L'onorevole Locatelli ha facoltà di replicare.
EZIO LOCATELLI. Signor Presidente, signor ministro, innanzitutto tengo a dichiararmi soddisfatto della risposta e dei chiarimenti forniti in questa sede. Giustamente, è stato precisato che l'ambito di competenza e di responsabilità fa prettamente capo alla regione Lombardia; ritengo che non sarà facile per quella regione, nonostante la propensione nuclearista che la caratterizza, esprimere un parere favorevole su istanze di esplorazione e di sfruttamento di uranio, stante l'opposizione fermissima da parte delle comunità locali.
Ricordo che le miniere di cui stiamo discutendo furono abbandonate venti anni fa a seguito di straordinarie manifestazioni popolari di contrarietà; per la precisione, queste miniere furono abbandonate poco prima del disastro di Chernobyl e prima del referendum sul nucleare. Tuttavia, l'istanza di riapertura esiste ed il rischio è reale; auspichiamo che la regione Lombardia esprima un parere ed un orientamento contrario, ma il rischio di un'autorizzazione positiva sussiste. A fronte di tale rischio e della portata del problema, e raccogliendo la sua risposta, che valuto positivamente, mi permetto di insistere: vi è la necessità di massima attenzione per assumere anche iniziative contrarie. La contrarietà, certamente, come lei, ministro, ha sottolineato, deriva da ragioni legate all'impatto ambientale e alla salute delle persone (oltre che dei lavoratori); ma io ritengo che una tale attività risulterebbe anche del tutto incompatibile con la politica energetica che l'attuale maggioranza di Governo intende sviluppare incrementando le fonti rinnovabili. Questo è un secondo motivo rafforzativo nel senso che noi dobbiamo assumere un orientamento negativo o premere in tale direzione; sono confortato nell'apprendere che, a prescindere da qualsiasi eventuale autorizzazione dovesse intervenire a livello regionale, si procederà su iniziativa centrale allo svolgimento di una preventiva valutazione degli impatti ambientali. Auspico che da parte del suo Ministero si manifesti la massima contrarietà su tale ipotesi di apertura di miniere di uranio (Applausi dei deputati del gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea).