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Si riprende la discussione.
(Ripresa dichiarazioni di voto)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pescante. Ne ha facoltà.
MARIO PESCANTE. Signor Presidente, gentile ministro, onorevoli colleghi, il dibattito di ieri ha fatto emergere un consenso unitario sulla mozione al nostro esame. Sempre ieri, è stata chiarita, dopo alcuni malintesi, la posizione del gruppo di Forza Italia, che confermiamo oggi. Forza Italia sostiene con entusiasmo e con convinzione, quindi senza «se» e senza «ma», la candidatura di Roma. I motivi sono molteplici. Tra questi, in particolare, ricordo quanto già detto ieri nel corso della discussione sulle linee generali, e cioè che l'Olimpiade promuove un'immagine positiva del paese organizzatore che, in tal modo, investe sul suo futuro; un paese, quindi, che guarda con ottimismo agli anni a venire. Ricordo che l'organizzazione di una Olimpiade produce in ogni caso benefici sul PIL, sugli investimenti, sull'economia e sull'immagine stessa del paese organizzatore. È sufficiente fare riferimento agli esiti dei giochi olimpici di Torino per rendersi conto di ciò. I giochi invernali di Torino 2006 hanno, infatti, accreditato l'Italia nel contesto internazionale come paese che ha saputo rispondere al meglio, soprattutto sul piano organizzativo, alle esigenze che l'organizzazione di un'Olimpiade comporta.Pag. 11
Il gruppo di Forza Italia sosterrà la candidatura di Roma non solo dal punto di vista formale, ma anche da quello sostanziale. Il nostro, infatti, è un partito che annovera tra le sue file due membri del CIO, una campionessa olimpica e due presidenti di federazioni nazionali.
Passando ad esaminare nel merito la mozione di cui si discute, noi, come gruppo di Forza Italia, siamo d'accordo nell'impegnare il Governo a sostenere gli oneri che derivano dall'organizzazione dell'Olimpiade, ma riteniamo anche necessario che sia accolta la raccomandazione imperativa che dalle parole si passi ai fatti.
Ieri, nel corso della discussione sulle linee generali, ho sentito alcuni colleghi parlare di cifre più o meno approssimative. Noi riteniamo che il costo dell'organizzazione di un'Olimpiade non sia inferiore a 15 miliardi di euro. Da qui, la domanda che poniamo al Governo è se, a suo parere, tale spesa sia compatibile con il bilancio dello Stato e, in generale, con la situazione economica del paese. A questo riguardo, si è aperto un dibattito sui costi e sui benefici che comporta l'organizzazione di un'Olimpiade. In proposito, ieri ho espresso il mio punto di vista, che confermo anche oggi. Il mio giudizio, tenuto conto delle esperienze maturate in altre Olimpiadi, è assolutamente positivo.
Basti pensare a Barcellona e ad Atene (che ha visto un miglioramento del PIL nazionale e, nel 2005, 450 mila presenze turistiche in più rispetto al passato). Quindi, il discorso sul piano dei costi e dei benefici è assolutamente positivo. Raccomanderei al Governo, però, per passare dalle parole ai fatti, di istituire una commissione di fattibilità, così come avvenne per le Olimpiadi di Roma del 1960 e per le Olimpiadi invernali di Torino.
Desidero segnalare, inoltre, che l'unità a livello politico è estremamente importante, è un segnale positivo non soltanto per le Olimpiadi, ma per tutta la politica sportiva del nostro paese. È bene avere chiaro, però, che, come ha dimostrato la sfortunata avventura della candidatura di Roma per i giochi del 2004 - comunque, la città di Roma è arrivata, per così dire, ad una finale con Atene che è stata persa per un soffio -, l'unità politica da sola non basta: serve l'unità del paese e di tutte le sue componenti; serve il favore dell'opinione pubblica; serve il consenso delle forze sociali e delle forze economiche. Ieri, ho sottolineato - e lo ripeto oggi - che non deve essere sottovalutata la condivisione del progetto anche da parte dei vari movimenti esistenti. So che non è facile e che, anzi, è arduo, ma bisogna tenere conto dei vari movimenti che, in Italia, innalzano la bandiera del «no» e che hanno trovato nelle Olimpiadi di Torino, purtroppo, un palcoscenico che non ci ha reso un grande servigio sul piano della comunicazione internazionale. Mi riferisco ai vari movimenti del «no» alla TAV, al Mose, alla Coca Cola, ai giochi olimpici. Ho la sensazione che, in questo momento, la candidatura di Roma correrebbe questo pericolo, in un contesto internazionale che, invece, è molto unito in tutte le sue componenti per quanto riguarda i giochi olimpici.
Inoltre, non bisogna nascondersi le notevoli difficoltà derivanti dal fatto che sono state preannunciate ben diciassette candidature, metà delle quali arriveranno sicuramente al rush finale. Ebbene, dico che il nostro paese deve anche saper perdere. La ricordata vicenda della candidatura di Roma, sconfitta all'ultimo livello di voto, e le reazioni che a tale sconfitta sono seguite non sono, purtroppo, un buon presagio. Bisogna spiegare bene all'opinione pubblica, al nostro paese, che spesso non sa vincere, ma neanche perdere, che si partecipa ad una competizione con uno spirito che è quello olimpico: l'importante, in questo caso, non è vincere, come ha scritto qualche giornale, ma partecipare; è altresì importante, però, che la squadra sia compatta, che ci sia unità di intenti e che vi sia una buona preparazione.
A proposito di compattezza della squadra, signor Presidente, desidero far presente, in chiusura del mio intervento, che l'approvazione della mozione sarebbe una testimonianza molto efficace in campo internazionale. Inoltre, a proposito diPag. 12buona preparazione, bisogna che il Governo - insisto sul tema -, in attuazione degli impegni recati dalla mozione, prenda impegni concreti in ordine al reperimento dei fondi ed alla loro imputazione ai futuri esercizi: quando verrà presentato il dossier della candidatura, nel gennaio 2008, il parametro fondamentale per valutare la candidatura di Roma sarà quello delle garanzie e degli impegni presi dalle istituzioni pubbliche per sovvenzionare i giochi.
Signor Presidente, confermo il favore di Forza Italia alla mozione ed il nostro sostegno alla candidatura di Roma. Non solo da sportivo, ma anche da rappresentante del mio partito, considero quest'avventura che ha inizio un messaggio positivo e di speranza per il futuro e, soprattutto, un grande contributo al nostro paese per sviluppare una vera cultura sportiva: così è avvenuto in occasione delle Olimpiadi di Roma; così è avvenuto in altri paesi.
Quindi, confermo la posizione favorevole del gruppo Forza Italia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Goisis. Ne ha facoltà.
PAOLA GOISIS. Signor Presidente, in merito a questa mozione, che sostiene la candidatura di Roma per l'organizzazione dei giochi olimpici del 2016, si sono dette molte cose. Abbiamo ascoltato già ieri ed anche questa mattina che vi è un accordo trasversale tra tutti i partiti di questa Assemblea ed a Roma stessa, il sindaco Veltroni ha dichiarato di non avere alcuna presunzione di superiorità nei confronti di Milano, la cui candidatura purtroppo è stata bocciata, ma solo consapevolezza dei propri mezzi. D'altra parte, è facile capire la grandiosità di questi mezzi, se si considera ciò che si sta preparando.
Voglio fare solo una sintesi molto breve dell'organizzazione che, appunto, è in essere. Inizio dal campus di Tor Vergata, che diventerà un grande polo sportivo, che si estenderà su 53 ettari. Verrà costruito, sempre a Tor Vergata, il palazzo dello sport, che avrà una capienza di 15 mila persone, per gli sport acquatici. Verrà anche realizzato il villaggio olimpico, che ospiterà 18 mila atleti. Inoltre, sull'isola Tiberina è prevista la costruzione di cascate artificiali per permettere i giochi della canoa e natatori. Infine, non si deve dimenticare il museo dello sport, che sarà progettato dall'architetto Calatrava, cui si dovrà la realizzazione anche del palazzo dello sport. Tale museo verrà costruito vicino allo stesso palazzo dello sport. È chiaro, quindi, che le previsioni sono grandiose, così come grandiosi sono anche i finanziamenti richiesti, se è vero che soltanto per la precandidatura sono stati stanziati già 40 milioni di euro ed altri 420 milioni per l'impiantistica sportiva, ed il totale ammonterà a 2,3 miliardi, solo per l'organizzazione. Questa operazione costerà la bellezza di 15 miliardi di euro!
Allora, qual è la preoccupazione che abbiamo noi della Lega Nord? È chiaro che la Lega Nord potrebbe essere contenta di aderire a questa proposta, ma il problema è proprio nei finanziamenti. Noi siamo stati accusati, ieri, di avere logiche vecchie, medievali, e siamo stati tacciati di essere provinciali o regionali. In realtà, la questione non è questa. La questione è dove reperire i finanziamenti: se è vero che il costo complessivo dell'operazione, come abbiamo detto, è di 15 miliardi di euro, ci si deve chiedere come saranno reperiti e, purtroppo, dobbiamo constatare che il Governo, per quanto riguarda i paesi del nord, è sempre stato una matrigna, non una madre, tanto è vero che il nord continuamente è oppresso, è tartassato, è colpito da continue tassazioni, è vessato continuamente. La Lega Nord non esisterebbe se non ci fosse questo atteggiamento da matrigna da parte, appunto, dello Stato centrale. Dunque, devo dire che il nord chiede attenzione, il nord non vuole più essere colonia. Mi sembra ancora che il nord sia considerato la regione dei Celti, la regione degli antichi Galli, proprio perché sembra quasi non abbia una propria connotazione, o non venga considerato per ciò che vale. Il nord,Pag. 13invece, voglio ribadirlo - lo sanno tutti, ma sembra che si faccia finta di non saperlo, si vuole nascondere questo concetto -, è il motore dell'Italia e deve essere considerato per ciò che vale. Ripeto, il nord non vuole più essere colonia della penisola italica, se per costruire una strada al nord ci vogliono 30-40 anni ed ancora siamo in attesa.
Per queste motivazioni, il nostro voto sarà contrario, anche se a malincuore. Aspettiamo da Roma l'attenzione che il nord richiede (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giachetti. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, interverrò brevemente per dichiarare il voto favorevole del gruppo dell'Ulivo alla mozione che reca la prima firma del collega Alemanno. Come già ricordato, essa è sostanzialmente identica al testo presentato al Senato dal collega Bettini. Preliminarmente, signor Presidente, vorrei affermare che abbiamo fatto bene a mantenere il dibattito ed il voto su questa mozione che riguarda la spendibilità della candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2016. Infatti, proprio per ciò che è avvenuto nella giornata di ieri, per lo sgomento e la paura vissuti, credo che questo sia un segnale importante, di speranza e di forza di cui ha sicuramente bisogno non solo questa città, ma tutto il paese nel momento in cui si è stretto intorno a Roma per cercare di superare quanto è accaduto.
Vorrei anche dire, signor Presidente e colleghi, che nella tragedia e nel dramma di ieri vi è stata una piccola luce: è stato riconosciuto - ed è argomento rilevante rispetto anche agli impegni che assumiamo con questa mozione - che la macchina degli interventi ha dimostrato una grande efficienza, rapidità nonché determinazione; qualità che probabilmente hanno consentito di non far diventare un vero dramma la giornata nera di ieri, che avrebbe potuto coinvolgere diverse decine e forse centinaia di persone. Da questo punto di vista, credo che oggi abbiamo fatto bene a mantenere la possibilità di decidere su questo tema.
Ma vi è di più, signor Presidente e colleghi: Roma è una città pronta - lo hanno ricordato in molti - ad assumere questa grande ed importante responsabilità. Ciò che hanno affermato poc'anzi i colleghi Pescante e Ciocchetti - ed hanno ribadito molti di coloro che sono intervenuti oggi -, dimostra che, a prescindere dalla valutazione politica sulla passata gestione della politica e dell'amministrazione, Roma ha saputo crescere in questi quindici anni per prepararsi e predisporsi ad assumere una responsabilità e per sposare la richiesta di una candidatura che comporta - lo sappiamo - notevolissimo impegno.
Con riferimento alle infrastrutture, sappiamo che di recente è stato approvato il piano regolatore che pure si occupa, nello specifico, di un ampliamento non solo dell'offerta recettiva ma anche dell'impiantistica sportiva. Sappiamo perfettamente che sono in programmazione il potenziamento delle nuove linee metropolitane: da questo punto di vista, Roma è preparata. Ma essa è altresì preparata per accogliere centinaia di migliaia, milioni di persone in quanto, grazie anche all'appuntamento del Giubileo, la città ha avuto una grande trasformazione, non solo nelle infrastrutture, ma anche in quell'importantissima rete che riguarda l'accoglienza turistica.
Durante il Giubileo vi è stata una prova di grande efficienza della città. Lo sforzo e l'impegno assunti negli anni per quell'appuntamento saranno sicuramente una base di partenza fondamentale ed importante per dare credibilità a questa candidatura. Vi saranno i due passaggi fondamentali del 2009 e del 2010 - lo ricordava ieri il collega Rampelli nel suo intervento - dei mondiali di nuoto, prima, e di pallavolo l'anno successivo. Quei campionati vedranno Roma centrale in tali appuntamenti sportivi e consentiranno sicuramente di rodare, ancorché ovviamente per manifestazioni parziali, laPag. 14nostra capacità di affrontare questioni organizzative. Vorrei ricordare, inoltre, a chi è intervenuto - come ha fatto il collega Pescante - che Roma nel 2004 arrivò ad un soffio dall'assegnazione dei giochi olimpici e perse nel rush finale con Atene. Tuttavia - come ricorderanno i colleghi Pescante, Ciocchetti e altri -, in quell'occasione la concorrente principale di Roma era Atene (città nella quale si sono svolti gli ultimi giochi) che aveva anche la forza della ricorrenza particolare che riguardava le Olimpiadi.
È stata sottolineata l'importanza del consenso politico registratosi in quest'aula e a livello comunale. L'intero paese si stringe intorno a Roma per vincere questa sfida, che rappresenta una grande opportunità non solo per la capitale. Evidentemente, ciò dovrà comportare anche un reale impegno - del quale non dubitiamo - da parte del Governo, in quanto non vi può essere solo un sostegno a parole. Credo che le capacità che il sindaco Veltroni ha dimostrato in questi anni potranno essere verificate nella strutturazione del comitato promotore che dovrà affrontare tutto l'iter che porterà Roma ad essere candidata per le Olimpiadi del 2016.
Pertanto, appare fondamentale l'impegno delle forze politiche e dell'amministrazione comunale, ma sarà importantissimo che tutta l'Italia e tutti i comuni si sentano investiti di questa grande responsabilità, che è quella di traguardare la nostra città verso l'ottenimento di tale obiettivo. Ciò, infatti, rappresenta una grande sfida per Roma e per tutto il paese che può dimostrare ancora una volta di fronte ad importanti appuntamenti, di saper cogliere l'occasione per un grande sforzo in termini di sviluppo e di credibilità che, in questi 15 anni, Roma si è guadagnata e che oggi può avere la possibilità di spendere in favore di tutta la nazione.
Dunque, auspico un voto unanime da parte dell'Assemblea, salutando favorevolmente l'iniziativa bipartisan assunta da tutti i colleghi. Ciascuno di noi potrà quindi essere accanto al Governo, vigilando allo stesso tempo affinché questo percorso unitario possa davvero portarci nel 2016 a vedere lo svolgimento delle Olimpiadi nella nostra capitale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bianco. Ne ha facoltà.
GERARDO BIANCO. Concludendo il suo intervento, l'onorevole Alemanno ha dichiarato che l'approvazione di questa mozione costituisce un elemento di grande speranza per la città di Roma. Mi permetto di aggiungere che ciò costituisce un elemento di speranza per ciascuno di noi e per me in particolare, in quanto mi auguro di poter vedere queste Olimpiadi.
Signor Presidente, a lei che è un raffinato uomo di cultura, vorrei ricordare che nell'antichità Solone, rivolgendosi a Mimnermo, il poeta della malinconia, disse che avrebbe voluto raggiungere gli ottant'anni. Spero di superare questa età e di poter vedere i giochi del 2016, anche perché questi potrebbero costituire l'occasione per realizzare la tregua che si determinava durante le Olimpiadi, vale a dire la pace universale.
Mi auguro, signor Presidente, che in questo Parlamento possiamo essere ancora presenti sia io sia lei per continuare la nostra battaglia in termini più sereni e tranquilli, godendoci i giochi olimpici di Roma.
PRESIDENTE. Estendiamo il comune augurio all'Assemblea intera (Applausi)!
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.
(Votazione)
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.Pag. 15
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla mozione Alemanno ed altri n. 1-00020, accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 428
Astenuti 2
Maggioranza 215
Hanno votato sì 415
Hanno votato no 13).
Prendo atto che i deputati Bianchi e Balducci non sono riuscite a votare.