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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Realizzazione di un piano straordinario di interventi per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi - n. 3-00337)
PRESIDENTE. L'onorevole Poretti, alla quale ricordo che ha un minuto di tempo a disposizione, ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00337 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, promuovere politiche per la famiglia e per le pari opportunità vuol dire investire in servizi e strutture per riuscire a conciliare il lavoro con la genitorialità.
In particolare, per la donna avere un figlio non deve essere più un problema per la propria professione. Gli asili nido, iPag. 48micronidi (anche quelli aziendali) devono poter essere una scelta per i genitori che lavorano al fine di avere i propri figli vicini durante la giornata; e la creazione di questi asili dovrebbe essere una nostra priorità.
In questa direzione il Governo ha dichiarato di voler raggiungere entro il 2010 l'obiettivo di Lisbona, passando cioè dell'attuale copertura territoriale del 9,9 per cento alla copertura del 33 per cento.
Secondo le stime del centro nazionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza, per far ciò occorrerebbe una cifra complessiva di 9 miliardi di euro. Nell'attuale disegno di legge finanziaria, al momento, sono previsti cento milioni in tre anni: totale cento milioni.
Chiedo quali altre misure si intendano adottare per coprire gli otto miliardi e 700 milioni che mancano e se siano al vaglio delle ipotesi di incentivi fiscali o altro per quelle strutture pubblico-private che realizzano gli asili nido.
PRESIDENTE. Il ministro per le politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Signor Presidente, come l'interrogante sa bene e come ha ricordato, i 300 milioni di euro stanziati per il triennio verranno utilizzati attraverso accordi di programma con regioni, enti locali ed imprese.
Mettendo a disposizione 300 milioni di euro, si stima di poter raggiungere circa un miliardo di euro. Ciò significa che sarà possibile realizzare nei prossimi tre anni complessivamente 90 mila posti in asili nido, raggiungendo così una media di copertura per i nostri bambini di circa il 15 per cento.
Ricordo che l'utenza potenziale è di 1.645.000 bambini e la capacità di risposta attuale è di 160 mila posti, quasi il 10 per cento, realizzata in 35 anni. Noi, nei prossimi tre anni, intendiamo aumentare i posti negli asili nido del 56 per cento e raggiungere così una media nazionale di capacità di risposta del 15 per cento. Non è ancora l'obiettivo di Lisbona - è vero -, ma ricordo che nel nostro paese, attualmente, soprattutto al centro nord, alcune regioni sono vicine al raggiungimento di tale obiettivo. La situazione è molto più difficile al sud dove, peraltro, anche la domanda è inferiore, collegata anche ad un altro dato - altrettanto preoccupante -, cioè il basso tasso di occupazione femminile. A tale proposito rammento che il prossimo disegno di legge finanziaria prevede anche incentivi per l'occupazione femminile al sud e che il Governo intende favorire soprattutto le regioni meridionali nell'individuazione di accordi di programma e nell'utilizzazione delle risorse messe a disposizione.
È un programma importante, ambizioso, ma che possiamo davvero realizzare, e che ci permetterà di fare significativi passi avanti.
Ricordo anche che gli asili nido sono, soprattutto, servizi per i bambini e strumento di conciliazione tra il lavoro e la famiglia, specialmente per le donne, che vogliamo sempre più che siano madri e che possano lavorare. Con questo programma, riteniamo che il nostro paese possa entrare in Europa. Individueremo i livelli essenziali di assistenza, per la famiglia e per i bambini, ai quali si potrà accedere attraverso un metodo di universalismo selettivo.
PRESIDENTE. L'onorevole Poretti ha facoltà di replicare.
DONATELLA PORETTI. Ringrazio il ministro per la risposta della quale mi dichiaro soddisfatta anche per la sensibilità dimostrata. I numeri li ha detti lei, ministro, e purtroppo non raggiungeremo l'obiettivo di Lisbona, nonostante l'impegno.
Tengo, comunque, a sottolineare l'importanza dell'esistenza e della praticabilità di servizi quali gli asili nido, che - come ricordava lei - devono essere di supporto sia per la crescita dei bambini sia per la vita dei genitori e, in particolare, delle donne, che non devono più scegliere tra avere un figlio o avere un lavoro.Pag. 49
È utile che le istituzioni, per prime, diano il buon esempio. La Camera dei deputati è, su ciò, in grave ritardo. Sono lieta che a presiedere vi sia la Vicepresidente Meloni, che ha preannunciato di farsi carico della questione. Sono dieci anni che, fra consulenze, sopralluoghi, verifiche ed iter burocratici vari, il progetto per un asilo nido alla Camera dei deputati non va avanti. È una dimostrazione di come le istituzioni siano lontane dalle problematiche reali e concrete della vita di tutti i giorni. Dare, invece, una sterzata, cogliere l'occasione di un avvio della legislatura per far partire anche l'asilo nido sarebbe, non un evento straordinario o rivoluzionario, ma un atto dovuto per i tanti dipendenti e per chi, a vario titolo, lavora e vive in questa istituzione: avere a disposizione un luogo dove, a pagamento, poter tenere i propri figli.