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DICHIARAZIONE DI VOTO DEL DEPUTATO MIRKO TREMAGLIA SULLA MOZIONE DI FIDUCIA FRANCESCHINI ED ALTRI N. 1-00002
MIRKO TREMAGLIA. Vi sono nella mia vita date incancellabili per gli italiani all'estero. «L'altra Italia» si è presentata davanti a me con una forza morale ed espressioni culturali, politiche ed anche economiche eccezionali.
Una straordinaria politica di italianità.
L'inizio di questa storia sull'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero nasce il 22 ottobre 1955 con una proposta di legge, a firma del senatore Lando Ferretti dell'MSI, e finisce il 20 dicembre 2001, quando viene approvata la legge Tremaglia, in attuazione delle leggi costituzionali 17 gennaio 2000, n. 1, e 23 gennaio 2001, n. 1, con le modifiche agli articoli 48, 56, 57 della Costituzione, con l'istituzione della Circoscrizione estero e la costituzione di 12 seggi per la Camera dei deputati e 6 per il Senato.
Secondo le anagrafi si tratta di un numero di 3.471.137 cittadini italiani residenti all'estero. È nata, sempre sul piano costituzionale, la Circoscrizione estero.
Per la prima volta nella storia gli italiani all'estero votano per le elezioni politiche e vengono votati 6 senatori e 12 deputati.
È un evento di eccezionale valore storico, che si completa proprio in questi giorni con la partecipazione degli italiani all'estero alla formazione del Parlamento italiano.Pag. 130
Per questo prendo la parola.
Ribadisco con forza e nella verità che sono orgoglioso di aver fortemente voluto e ottenuto questo risultato a favore di milioni d'italiani che vivono oltre confine.
Rivendico con forza questa mia eccezionale vittoria.
Ricordo che ho perso molte volte, ma che ho ricominciato e vinto il 20 dicembre 2001.
In quel momento si è completata la Democrazia in Italia perché con quella mia legge è stato concesso l'esercizio del voto a tutti i cittadini italiani.
Io sono stato il distributore della Democrazia in Italia.
Ricordo quello che scrisse un giornalista, Renato Farina, al momento del giuramento come Ministro per gli italiani nel mondo: «Eppure rimane la speranza che il più nuovo di tutti sia il vecchio Mirko Tremaglia che, vabbè, giurò un tempo per Salò, ma c'era di mezzo l'Ideale, e dopo tanto tempo ha qualcosa di fragrante, profumato dentro di sé, e con un gesto antico indica con l'indice il cielo dove lo vede il figlio Marzio morto da pochi mesi.
Questa mossa di padre antico che piange il figlio ma tira dritto perché nella vita c'è un compito da adempiere, resta il sigillo di umanità che vale come una benedizione.
Anche solo per questo il rito quirinalizio ha avuto qualcosa di davvero sacro».
Attraverso i convegni degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia, degli imprenditori, degli artisti, dei ristoratori, delle donne, dei missionari italiani nel mondo ho dimostrato che esiste al di fuori dei nostri confini un'Italia eccezionale, che ci fa comprendere come gli emigranti siano oggi una grande risorsa di ricchezza anche sotto gli aspetti culturali, politici ed economici e non più quelli della valigia di cartone.
Ho persino costituito la Confederazione degli imprenditori italiani nel mondo, con una banca dati di circa 15.000 nostri imprenditori.
Il gruppo direttivo di questa associazione è costituito da 32 persone, che fatturano complessivamente 8 miliardi di curo, pari ad un impero economico.
La mia battaglia di civiltà ha scoperto il Sistema Italia che esiste nel mondo, dimenticato e persino discriminato fino al giorno della nostra vittoria: circa 4 milioni di cittadini italiani all'estero, 60 milioni di cittadini di origine italiana, 126 Comites, il Consiglio degli italiani all'estero, 72 camere di commercio, 390 testate giornalistiche, 44 ospedali italiani nel mondo, più di 60 mila ristoratori italiani, circa 100 Istituti italiani di cultura, 104 delegazioni dell'ICE, circa 500 Comitati della Dante Alighieri.
Questi meravigliosi nostri italiani, che hanno subito dolori e sacrifici ovunque, sono stati così stimati, amati e valorizzati da essere capaci di entrare nelle pubbliche amministrazioni e nei vari parlamenti: 395 sono infatti i parlamentari di origine italiana.
I deputati e i senatori italiani all'estero, che sono divenuti oggi parte attiva della politica italiana, potranno svolgere un'azione di politica, di amicizia e di intesa in via preferenziale con questi 395 parlamentari.
Vi era un indotto dieci anni fa di 190 miliardi di lire a favore dell'Italia.
Altro che attaccarli perché non pagano le tasse!
Mi sia consentito un ricordo particolare.
Come primo atto ufficiale del ministero da me guidato è stata la visita a Marcinelle, dove morirono, l'8 agosto 1956, 136 italiani in quella maledetta miniera.
Io, e non altri, ho chiesto che quel giorno, l'8 di agosto, divenisse la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
Il Governo Berlusconi ha accolto la mia proposta.
Quel momento di raccoglimento vale per tutto il mondo, anche per quei disperati che sbarcano sulle nostre coste. L'accoglienza è un momento di umanità e di civiltà.Pag. 131
Ringrazio, a questo proposito, l'on. Fini che ha voluto ed ottenuto la regolarizzazione di oltre settecentomila immigrati nel nostro Paese.
Non dimentico di aver chiesto ed ottenuto che la pensione minima all'estero fosse equiparata alla stessa che viene data agli italiani in Italia, quel famoso milione al mese, e questo è avvenuto nell'anno 2003.
È indispensabile ora muoversi a favore degli indigenti con un assegno sociale adeguato.
Ho concluso un accordo con la Signora Cuomo per l'insegnamento della lingua italiana in cinquecento scuole negli Stati Uniti.
Gli italiani all'estero devono avere gli stessi diritti degli italiani in Italia.
Questo è un momento di eccezionale importanza.
Ho chiesto la costituzione del gruppo parlamentare degli italiani all'estero, la formazione di una commissione bicamerale per trattare i problemi e le iniziative di natura economica, culturale e politica da promuovere all'estero, il lavoro parlamentare a sessioni per dare così la possibilità a senatori e deputati di rimanere a Roma 15 giorni e ritornare nel proprio collegio gli altri 15 giorni.
Le elezioni sono un fatto di straordinaria importanza certamente.
Per quanto mi riguarda, sono stati commessi errori perché sono state presentate più di cinque liste del centro-destra concorrenti tra loro e vi sono state irregolarità veramente spaventose. Ammessi al voto 2.707.988: di questi, 228.598 non hanno ricevuto il plico elettorale, pure essendo regolarmente iscritti.
48.277 schede arrivate ai consolati sono state annullate perché giunte oltre i termini previsti, ma comunque prima della chiusura delle votazioni.
Vi sono stati reati apertamente confessati come quello dichiarato in una lettera ufficiale del console generale di San Francisco, che ha confessato ufficialmente che 1190 schede non sono mai partite dal suo consolato.
Concludo questo mio intervento distinguendo in termini assoluti che non si può confondere la vittoria storica ottenuta, cambiando persino la Carta costituzionale due volte, con la recente sconfitta nelle votazioni.
Non sarà più così. Per quanto mi riguarda, respingo con sdegno qualsiasi tentativo di linciaggio nei miei confronti: Tremaglia ha perso le elezioni all'estero, altri hanno perso le elezioni in Italia con gravi conseguenze per la Casa delle libertà.
Qualche citazione: la lettera del Capo dello Stato a me indirizzata dopo le elezioni, ove tra l'altro si dice: «Si tratta di una svolta storica frutto di un'iniziativa della quale Ella è stato un tenace propugnatore fin dall'inizio della sua lunga carriera parlamentare... Ho più volte affermato che i nostri connazionali all'estero condividono con gli italiani in Patria la consapevolezza di appartenere ad un'unica grande Nazione. Sono una cosa sola con l'Italia».
Ringrazio l'onorevole Merlo in Argentina. Uscendo dal Quirinale, il suo pensiero, come ha riferito un'agenzia, è andato a Mirko Tremaglia.
«Tremaglia - ha detto - che oggi è ingiustamente messo sotto accusa da una parte della Casa delle Libertà, ha avuto la grande intuizione della portata storica del voto degli italiani all'estero. Il risultato di una elezione è circostanziale. Invece la portata del voto degli italiani all'estero, per cui si è battuto Tremaglia, dimostra che Tremaglia è uno statista e di ciò bisogna rendergli omaggio».
Franco Cardini, illustre scrittore, professore universitario e uomo di alta cultura, fa un grande elogio e dice: «Esigo che sia reso onore a Mirko Tremaglia per aver portato gli italiani all'estero al voto e per aver determinato l'ingresso di una pattuglia di loro nelle due Camere. Era il sogno della sua vita, che ha perseguito con tenacia e lucidità, quasi con accanimento. Onore a Tremaglia - dice Cardini - perché senza dubbio le critiche sull'esito del voto l'hanno ferito ed offeso, ma egli non si è lasciato né condizionare, né abbattere. Occorre certamente una verifica Pag. 132seria dei voti, ma dall'altro la cosa importante è quella di averli portati a votare e a mandare i loro rappresentanti nel nostro parlamento. Questo è il risultato che conta, ed è un risultato che per sempre porterà il nome di Mirko Tremaglia. Ecco perché ho piacere di poter scrivere un lucente e rotondo elogio di un vecchio signore, schietto ed onesto. Onore a te Mirko. È un privilegio potersi dire tuo amico».
Una nota finale sulle elezioni all'estero: gli italiani all'estero hanno votato per il Senato più antisinistra che sinistra e così per la Camera.
Esattamente l'Unione in totale ha preso al Senato 426.544 voti, pari al 48,316 per cento.
L'antisinistra ha ottenuto 453.872 voti pari al 51,448 per cento.
Alla Camera i voti dell'Unione sono stati 459.454 pari al 47,102 per cento e quelli dell'antisinistra 515.969 pari al 52,892 per cento.
Il che vuoi dire che la prossima volta con una lista sola prendiamo oltre ai voti anche i seggi.
Nel salutare tutti i miei connazionali, rivolgo a loro il mio pensiero di riconoscenza e di commozione, chiedendo scusa dove ho sbagliato. Rimango sempre vicino a loro e ai loro problemi. Vince sempre chi crede. Per questo è sicura la vittoria per la prossima volta.
Ho con me il mio Angelo custode.
Debbo con forza ringraziare Fini, in particolare, per l'appoggio totale che ho ricevuto da lui. Ho avuto sempre davanti a me «L'altra Italia», il prestigio, il sacrificio, l'amore alla Patria, la voglia di Patria, il contributo di progresso e di civiltà portato ovunque, la forza, la profondità della nostra tradizione e della nostra cultura, la bellezza e la magnificenza della nostra arte, la diffusione e la difesa della nostra lingua, la presenza e la capacità del nostro lavoro, le meravigliose imprese compiute dai nostri operai, dai nostri tecnici, dagli operatori economici, la vitalità dei nostri commerci e insieme il senso cristiano dell'insegnamento missionario, il nostro umanesimo, sono sempre davanti a me, come lo sono le Bandiere, le insegne, i sentimenti e i valori, come patrimonio eccezionale dello spirito e della vita espressi dai nostri connazionali in ogni Continente.
Questa è l'Italia come io l'ho incontrata in questi decenni e che all'estero ancora si emoziona quando vede il Tricolore perché è l'Italia che conosce la Storia, perché questa Storia l'ha vissuta in un secolo nella sua gloria, nelle sofferenze, nelle umiliazioni e nel riscatto; è quella che esalta il passato, che le ha dato ovunque dignità e prestigio.
Questa è l'Italia che ha donato al mondo intelligenza, capacità di lavoro, progresso e civiltà. È una forza con dimensioni morali tali da essere nel tempo sicuramente vittoriosa.
Me ne sono per sempre innamorato.
All'estero questa volta abbiamo perso, anche abbiamo perso soprattutto in Italia. La prossima volta andrà bene.
Prodi è caduto in basso: ha tolto persino il Ministro per gli italiani nel mondo e si è dimenticato pesantemente di voi. Io voto contro Prodi.
Un abbraccio con il cuore a tutti gli italiani nel mondo.