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Informativa urgente del Governo sulla situazione e sulle prospettive dell'Alitalia e del trasporto aereo e sul relativo confronto tra Governo e sindacati.
(Intervento del ministro dei trasporti)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, l'informativa che è stata richiesta al Governo, a nome del quale riferisco in aula, riguarda la vicenda dell'Alitalia, in modo particolare, alla luce dello sciopero che le organizzazioni sindacali avevano proclamato, fin dal 27 dicembre 2006, e fissato per il giorno 19 gennaio 2007, successivamente sospeso o rinviato ad altra data, il giorno 17 gennaio 2007.
Ricordo in proposito che, in data 29 dicembre 2006, sulla scorta di una delibera del Consiglio dei ministri del 1o dicembre 2006, il Ministero dell'economia e delle finanze, che è detentore del 49,9 per cento del capitale dell'Alitalia, ha avviato una manifestazione di interesse per l'acquisto di una quota non inferiore al 30,1 per cento del capitale, nonché di una serie di obbligazioni convertibili. La scadenza del bando per la manifestazione di interesse è il 29 gennaio 2007.
In sintesi, la selezione di chi manifesterà questo interesse avverrà sulla base di contenuti economici delle offerte e delle analisi dei piani industriali che verranno presentati dai soggetti interessati all'acquisto dei titoli, anche al fine di verificare - sto leggendo, testualmente, il bando - la compatibilità con gli obiettivi di risanamento, sviluppo e rilancio dell'azienda che il Governo ritiene imprescindibili. In tale ambito, si terrà conto di profili di interesse generale, quali, ad esempio, livelli occupazionali, adeguata offerta dei servizi e copertura del territorio. Il Ministero identifica, fin da ora, quali impegni necessari e non derogabili dagli interessati, il mantenimento di una partecipazione del capitale di Alitalia di controllo e, comunque, non inferiore al 30,1 per cento, per un periodo di tempo congruo e coerente con il perseguimento degli obiettivi del piano industriale, nonché la salvaguardia dell'identità nazionale di Alitalia e la garanzia di qualità e quantità del servizio offerto di copertura del territorio. Questi sono i requisiti sulla base dei quali verranno vagliate le offerte, all'indomani della scadenza del 29 gennaio.
Tornando la questione dello sciopero, segnalo che questo era stato indetto due giorni prima, ovvero il 27 dicembre, dell'uscitaPag. 35del bando da parte del Ministero dell'economia e delle finanze e che, già il giorno successivo, il 28 dicembre 2006, il garante per l'attuazione degli scioperi aveva fatto rilevare ben tre violazioni alla legge di regolamentazione. In base a tale rilievo, l'associazione Upi (Unione piloti italiani) aveva revocato la sua partecipazione allo sciopero. Successivamente, in data 16 gennaio 2007, il medesimo garante, permanendo le posizioni delle organizzazioni sindacali, segnalava agli interessati il pericolo - leggo testualmente la segnalazione - di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona, costituzionalmente tutelati, in relazione al programmato sciopero di tutto il personale dipendente del gruppo Alitalia, soprattutto qualora non venissero adottate misure per assicurare le prestazioni minime e per delimitare la durata nell'ambito delle ventiquattr'ore, in conformità con l'articolo 2 della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, nonché con gli articoli 7 e 20 della citata regolamentazione provvisoria. A seguito di questa ulteriore segnalazione, l'associazione Ugl revocava a sua volta lo sciopero. Tuttavia, le altre organizzazioni sindacali insistevano per il mantenimento e per una convocazione urgente da parte del Governo. A questa richiesta, il ministro dei trasporti ha dato seguito con una lettera del 16 gennaio 2007, che vorrei leggere, indirizzata a tutte le associazioni sindacale, che così recita: «Come è noto, il Consiglio dei ministri, nel quadro degli impegni assunti dal Presidente del Consiglio in materia di trasporto aereo, ha approvato, nel mese di dicembre, un disegno di legge delega per la riforma del trasporto aereo e ha pubblicato l'invito a manifestare l'interesse all'acquisto di azioni dell'Alitalia. Si tratta, nel complesso, di fatti importanti che avviano una stagione di interventi strutturali e sistematici sui vari elementi del settore, che ritengo contribuiranno a migliorare il servizio reso ai clienti, cittadini o imprese che siano, e per i quali ho ben presente l'attenzione e la disponibilità da tutti voi espressa nel corso della fase istruttoria. Si tratta, ora, di procedere operativamente ed è mio parere che, per quanto riguarda l'Alitalia, essendo in corso un provvedimento di evidenza pubblica, non siano opportuni incontri formali, al fine di evitare qualsiasi forma di turbativa. Viceversa, per quel che riguarda il trasporto aereo nel suo complesso, ritengo sia possibile, sin d'ora, concordare a tempi brevi un incontro per proseguire lungo il percorso indicato dal citato disegno di legge».
In sostanza, con questa lettera e con una serie di dichiarazioni avute nel corso di incontri informali, il ministro dei trasporti ribadiva la piena disponibilità ad incontrare le organizzazioni sindacali ed a discutere del provvedimento complessivo di riforma del trasporto aereo, mentre ribadiva l'inopportunità che la medesima discussione, riguardante l'Alitalia, si svolgesse prima della chiusura dei termini del bando di gara.
Infine, in data 17 gennaio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Letta, ed il ministro dei trasporti, congiuntamente, hanno convocato le organizzazioni sindacali per il giorno 1o febbraio 2007, dunque, in data immediatamente successiva alla scadenza del bando. A seguito di tale convocazione, le altre organizzazioni sindacali, che avevano ancora mantenuto lo sciopero, lo hanno sospeso rimandandolo a data da destinarsi.
Questa è l'informativa sul rapporto tra Governo e sindacati in relazione alla vicenda Alitalia, per la quale ribadisco quanto ho già detto poco fa. Ritengo che una discussione aperta, che è assolutamente necessario svolgere anche in relazione alle decisioni che si prenderanno nel prosieguo dell'operazione avviata con il bando, debba avvenire dopo la scadenza del bando stesso, ossia dopo il 29 gennaio.