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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Maran n. 6-00011, auspica, in particolare, che per i processi civili si preveda un maggiore impiego di riti in forma abbreviata, nonché un'adeguata strumentazione telematica.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Nel condividere pienamente le linee programmatiche esposte dal ministro della giustizia, giudica opportune la prospettata riforma dell'istituto della prescrizione, nonché le misure di semplificazione del processo penale anticipate nelle comunicazioni rese dal ministro. Osserva inoltre che l'opportunità di provvedimenti di clemenza deve essere valutata alla luce di una legislazione sbagliata, che mira esclusivamente ad inasprire le pene detentive. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Maran n. 6-00011.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Nell'esprimere il sostegno del suo gruppo all'indirizzo politico delineato dal ministro della giustizia, ritiene essenziale procedere verso la separazione delle carriere, a suo avviso necessaria al fine di garantire piena attuazione ai principi costituzionali del giusto processo e della sua ragionevolePag. VIIIdurata; giudicata altresì improcrastinabile l'individuazione di una soluzione definitiva ai problemi connessi all'impiego di magistrati onorari, sottolinea la necessità di assicurare la finalità rieducativa della pena.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel paventare che la separazione delle carriere dei magistrati requirenti e giudicanti possa scardinare l'attuale assetto costituzionale, fondato sull'unità della cultura della giurisdizione e sulla totale autonomia del potere giudiziario, richiama tutte le forze politiche della coalizione governativa ad una rigorosa osservanza delle linee contenute nel programma dell'Unione in merito al settore della giustizia.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Espresse forti perplessità sul piano straordinario per il comparto giustizia prospettato dal ministro Mastella, ritiene che l'espressione di un avviso contrario su risoluzioni presentate da gruppi di opposizione non favorisca l'auspicato dialogo; sottolineata, inoltre, l'opportunità di mettere in discussione l'autoreferenzialità della magistratura, manifesta un orientamento contrario alle scelte compiute dal Governo al fine di risolvere i problemi connessi al sovraffollamento carcerario.