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Allegato B
Seduta n. 187 dell'11/7/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
VOLONTÈ. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'avvocato attivista per i diritti umani Cheng Guang Cheng, battutosi contro la campagna di aborti forzati imposta dal regime cinese nella provincia dello Shandong, è stato condannato a quattro anni e tre mesi di reclusione per aver «causato danno alla pubblica proprietà»;
secondo il Times Magazine del 9 dicembre 2005, solamente nella regione Linyi della stessa provincia, almeno 7.000 giovani donne sono state costrette ad abortire dal marzo al luglio dello stesso anno;
un articolo del giornale citato testimonia il caso della giovane ventitreenne Li Juan: dopo aver legato la giovane a un letto, gli operatori sanitari hanno infilato un ago nel suo addome fino a raggiungere e uccidere il feto di nove mesi, successivamente immerso in un secchio d'acqua per accertarne il decesso;
il Parlamento Britannico, secondo cui si registrano annualmente in Cina almeno 130.000 aborti forzati, ha presentato una mozione di solidarietà per Chen Guang Cheng, tesa alla sua immediata liberazione, nonché alla sospensione da parte del Governo dei contributi in favore dell'UNFPA (United Nations Population Fund) che sostiene economicamente la politica di «pianificazione familiare» del regime cinese;
anche il Governo italiano e l'UE finanziano le attività del Fondo suddetto -:
se sia a conoscenza di quanto esposto e se non ritenga di intervenire presso le autorità cinesi e le istituzioni comunitarie, al fine di sollecitare la scarcerazione dell'attivista, prevedendo come extrema ratio anche la sospensione del sostegno economico in favore dell'UNFPA, in linea con quanto richiesto dalla mozione sopra citata.
(4-04339)