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Allegato B
Seduta n. 102 del 1/2/2007
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
il 31 gennaio 2007 è apparsa la notizia giornalistica che il centro di protezione civile esistente presso l'aereoporto Panero di Albenga rischia di essere depotenziato a seguito della perdita di mezzi aerei antincendio quali Canadair e l'elicottero Sikorski;
la Liguria è stata spesso teatro di vicende legate ad incendi casuali ed anche dolosi con conseguenze devastanti per il territorio;
addirittura, gli incendi oltre a causare l'interruzione del traffico autostradale hanno anche procurato conseguenze mortali;
la notizia sopra citata ha sollevato grandi preoccupazioni tra la popolazione, i locali amministratori e le categorie sociali;
a seguito dell'installazione del sistema di protezione civile il sistema di prevenzione aveva dato dei risultati importanti
in quanto ha spesso evitato e/o contenuto che il fenomeno dei grandi incendi boschivi -:
se non ritenga di tenere in considerazione la gravità di una decisione volta a depotenziare il centro di protezione civile situato a Villanova e, pertanto, di intervenire al fine di scongiurare ogni tipo di siffatta, secondo l'interpellante, assurda decisione.
(2-00349) «Nan».
Interrogazioni a risposta scritta:
SMERIGLIO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
l'annuncio di una liberalizzazione totale della vendita dei giornali ha provocato tra gli edicolanti e le loro rappresentanze sindacali una forte preoccupazione e un netto dissenso e ha già dato vita allo stato di agitazione dell'intera categoria;
a tale proposito va ricordato che le parti sociali della filiera editoriale sono state impegnate, correttamente, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare dal Dipartimento Informazione Editoria, in una vasta consultazione tramite questionario e predisposizione di una schema di riforma, cui faranno seguito le preannunciate audizioni anche nell'apposita Commissione, di recente istituzione, presieduta dal dottor Cheli;
sembrerebbe, di conseguenza, sconcertante che mentre tutte le parti sociali del settore editoriale sono coinvolte nel progetto di riforma della filiera distributiva e di vendita della stampa, fosse deciso di emanare misure non condivise e non comunicate -:
se non si ritenga necessario, prioritariamente, arrivare alla convocazione delle organizzazioni sindacali degli edicolanti al fine di chiarire, ai medesimi, come si intenda addivenire ad una riforma del settore;
se non si ritenga indispensabile che tale riforma, per quanto attiene al capitolo riguardante lo «schema per una disciplina organica del settore editoriale», per quanto attiene alla vendita diretta della stampa, abbia necessità, prima del suo varo, di un confronto organico, nei tempi già previsti, con le organizzazioni di categoria rappresentanti gli edicolanti.
(4-02418)
CIRIELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
così come si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano Cronache del Mezzogiorno, datato martedì 30 gennaio 2007, sembrerebbe che al comune di Serre sia stata notificata l'ordinanza per le analisi tecniche relative all'ubicazione di un sito di compostaggio di R.S.U. in zona «Valle della Masseria» ed in particolar modo «... sarebbe giunta l'ordinanza che ne requisirebbe 90 particelle ...»;
da quanto si evince dal predetto articolo, sembra che la notizia abbia messo in allarme la cittadinanza che ha posto un presidio «... all'incrocio con la strada che conduce alla cava d'argilla ...» nella zona «Valle della Masseria»;
la zona su indicata, individuata dal commissario straordinario di Governo per l'emergenza rifiuti, sarebbe, così come si evince dalla documentazione allegata, a soli 100 metri dall'Oasi W.W.F. di Persano, zona facente parte integrante della Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro, che, per la sua unicità, è stata riconosciuta, nella convenzione di Rasmar nell'anno 2000, quale «Zona umida di importanza internazionale» e rientra nel novero dei «Siti di importanza comunitaria» che costituiscono la rete «Natura 2000» della Comunità Europea;
secondo quanto si evince dalla documentazione allegata, la predetta «Valle della Masseria» si troverebbe a soli 400 metri, e quindi in zona contigua, dal
Fiume Sele, fiume rientrante nel novero dei «Siti di importanza comunitaria», così come definiti nel decreto ministeriale 25 marzo 2005, codice IT8050049 - Fiumi Tanagro e Sele;
la zona oggetto dell'interrogazione sarebbe ubicata a 3 chilometri dall'ex discarica di Macchia Soprana, a 2 chilometri dall'ex discarica di Basso dell'Olmo, discarica oggetto della mia interrogazione a risposta scritta n. 4-02330, già posta sotto sequestro e chiusa in data 31 gennaio 2006 secondo quanto previsto dall'ordinanza del commissario di Governo n. 501 del 28 novembre 2005 lettera B;
la «Valle della Masseria», inoltre, si troverebbe ad 800 metri di distanza dall'«Area per i Piani di Insediamento Produttivi», strumento urbanistico nato per soddisfare la duplice esigenza di assicurare l'ordinato assetto territoriale delle attività produttive all'interno di un determinato comune e di valorizzare e aumentare la produzione locale;
l'ubicazione del sito di compostaggio di R.S.U. nella zona «Valle della Masseria» verrebbe a creare, nel solo raggio di 2 chilometri e come si evince dalla documentazione allegata, un triangolo con le due predette discariche, quella di Basso dell'Olmo e quella di Macchia Soprana, definito dalla stampa come «triangolo dei veleni»;
così come si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano Cronache del Mezzogiorno, datato martedì 30 gennaio 2007, e considerata la minima distanza delle tre discariche dall'Area P.I.P., sarebbero in allarme anche i proprietari dei caseifici della zona in quanto si metterebbe in serio pericolo la validità del marchio D.o.p. della mozzarella di bufala di quella zona -:
se sia stata effettuata la valutazione di impatto ambientale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modificazioni ed integrazioni - Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
tenuto conto del fatto che la «Valle della Masseria» si trova in zona contigua al fiume Sele, fiume rientrante nel novero dei siti di importanza comunitaria (S.I.C.), se sia stata effettuata la valutazione di incidenza prevista dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l'attuazione della direttiva CEE 92/43 «Habitat»;
se non ritenga opportuno riconsiderare l'opportunità di realizzare l'impianto di compostaggio in zona Valle della Masseria a Serre e, in alternativa, di ubicarlo in siti realmente idonei alla realizzazione dell'intervento che non presentino rischi a carico della salute della popolazione.
(4-02432)
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
sul Corriere della Sera del 21 giugno 2006, in risposta alle lamentele di alcuni lettori, è stata pubblicata una nota dell'Ufficio Stampa dell'ACI volta a promuovere l'attività dell'ente pubblico. Nella nota si afferma che l'ente «fornisce servizi di alto valore aggiunto nel campo della mobilità» e che «l'Automobil Club d'Italia è da sempre impegnato a ricercare, e fornire soluzioni efficaci e tecnologicamente d'avanguardia al servizio degli automobilisti»;
Pasquale De Vita è membro del Comitato esecutivo dell'ACI e ricopre la carica di vicepresidente vicario dell'Ente pubblico che sostiene di difendere istituzionalmente gli interessi dell'automobilismo in generale;
Pasquale De Vita è anche il presidente dell'Unione Petrolifera Italiana, associazione
che raggruppa le principali aziende petrolifere operanti in Italia e rappresenta nelle sedi istituzionali gli interessi economici del settore;
Pasquale De Vita è il presidente della rivista «Cambio», di cui l'ACI è l'editore con una società partecipata al 50 per cento dalla Mondadori;
Pasquale De Vita, presentato sulla rivista dell'ACI - Mondadori nella veste di presidente dell'UPI, rispondendo ad un lettore ha spiegato che l'aumento del costo dei carburanti è determinato sostanzialmente da tre cause: dal prezzo del barile di petrolio pagato in dollari, dalla mancata riforma del sistema di distribuzione e dalle onerose accise statali sui carburanti: gli effetti negativi di questi tre fattori avrebbero costretto le aziende petrolifere inevitabilmente ad aumentare il prezzo del carburante;
Pasquale De Vita è il presidente dell'Automobil Club di Roma, oltre ad ACI Mondadori Spa, ed è componente del consiglio di amministrazione della Vallelunga ACI Spa -:
se l'ACI abbia mai promosso una campagna istituzionale di difesa degli interessi degli automobilisti che metta in luce la vera politica delle aziende petrolifere;
se il Governo ritenga eticamente ed economicamente conciliabile che il vicepresidente dell'ACI, Pasquale De Vita, nella vesti di presidente dell'UPI, di fronte al calo vertiginoso del prezzo del petrolio al barile, difenda e giustifichi la non proporzionale discesa del prezzo del combustibile alla pompa;
se il Governo sia a conoscenza del fatto che Pasquale De Vita non può curare gli interessi degli automobilisti e delle aziende petrolifere, in quanto, le due associazioni che rappresenta, sono antitetiche negli scopi e con interessi dichiaratamente diversi e quindi non conciliabili;
se il Governo ed in particolare il Ministro Rutelli non ritenga suo dovere commissariare l'ACI.
(4-02436)