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Allegato B
Seduta n. 103 del 5/2/2007
...
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta in Commissione:
FLUVI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
all'inizio del mese di dicembre 2006, il tribunale di Brescia ha emesso una sentenza in merito al crack Italcase-Bagaglino;
i giudici del Tribunale di Brescia, accogliendo le richieste del Pubblico Ministero, hanno condannato alcuni componenti dei Consigli di Amministrazione di tre istituti di credito. I banchieri in questione, secondo la sentenza di primo grado del Tribunale Brescia, hanno cercato di fare gli interessi dei propri istituti ai danni di quelli degli altri creditori;
a seguito di tale sentenza i Consigli di Amministrazione delle banche interessate hanno sospeso dalle cariche, in conformità con il regolamento sui requisiti di onorabilità, i dirigenti condannati;
contemporaneamente tali Consigli di Amministrazione hanno convocato, sempre a norma del regolamento di cui sopra, le assemblee degli azionisti per trattare «...l'eventuale revoca dei soggetti, dei quali ha dichiarato la sospensione,...» (articolo 6 decreto ministeriale 18 marzo 1998, n. 161). Le Assemblee dei soci hanno, fino ad oggi, reintegrato gli amministratori in questione;
a parere dell'interrogante, quello dei «requisiti di onorabilità» è tema troppo importante ed allo stesso tempo delicato per essere lasciato alla sola valutazione delle Assemblee degli azionisti;
il nostro Paese, negli ultimi anni, è stato scosso da numerosi crack finanziari che hanno compromesso il rapporto di fiducia fra risparmiatori/investitori ed i mercati finanziari. È necessario operare con rigore, trasparenza, responsabilità al fine di ristabilire quel rapporto di fiducia. Non occorre ripetere, in questa sede, che gli interessi degli azionisti non sempre coincidono con quelli generali -:
se non ritenga opportuno verificare la possibilità di adottare idonee iniziative normative tese a sottrarre questa materia alle competenze degli organi societari.
(5-00657)
Interrogazioni a risposta scritta:
PIRO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso:
nel Comune di Troina (Enna) attualmente non esiste uno sportello di assistenza ai contribuenti e l'Ufficio delle Entrate più vicino e territorialmente competente è quello del vicino comune di Nicosia;
Troina, sede di un importante centro sanitario (I.R.C.C.S. - Oasi Maria SS) nel quale prestano servizio centinaia di persone, ha una popolazione di circa diecimila
abitanti con una presenza considerevole di attività commerciali e di aziende agricole e artigiane, le quali avrebbero rapporti più diretti e facilitati con l'Erario se potessero rivolgersi ad uno sportello nel medesimo comune;
anche i cittadini dei vicini comuni di Cerami e di Gagliano Castelferrato, distando pochi chilometri da Troina, potrebbero meglio adempiere i propri obblighi con il fisco se fosse attivato uno sportello di assistenza al contribuente in codesto comune; in tale comprensorio operano varie aziende agricole, commerciali e fabbriche che sarebbero agevolate dall'attivazione di un nuovo sportello ad esse più prossimo;
la strada per raggiungere il comune di Nicosia è in condizioni precarie e nel periodo invernale le intemperie atmosferiche non permettono una regolare circolazione delle vetture;
l'istanza, volta a richiedere l'attivazione di uno sportello di assistenza al contribuente presso il comune di Troina, era già stata prodotta nel 1997 al Ministero delle finanze - Direzione regionale delle entrate per la Sicilia;
l'Agenzia delle entrate - Direzione regionale della Sicilia - in data 14 ottobre 2004, in merito alla richiesta di attivazione di uno sportello di assistenza al contribuente nel comune di Troina, ha colto positivamente l'interesse e dichiarato la sua disponibilità, comunicata ai rispettivi comuni interessati (Troina e Nicosia) circa il completamento dello studio di fattibilità per le richieste avanzate;
nonostante tali premesse e dichiarazioni, tutte in favore dell'attivazione di un nuovo sportello nel comune di Troina, a tutt'oggi non si è ancora pervenuti alla conclusione di una vicenda che ha come obiettivo la realizzazione di una maggiore presenza dell'Agenzia delle entrate sul territorio -:
se sia conoscenza della situazione di disagio e di stallo innanzi segnalata;
se non ritenga di dover assumere iniziative volte a favorire una diversa ripartizione degli uffici sul territorio, nonché ad attivare un nuovo sportello dell'Agenzia delle entrate presso il comune, di Troina, al fine di realizzare una migliore assistenza ai contribuenti, un più diretto contatto tra cittadini e una vantaggiosa efficienza nei servizi.
(4-02448)
FABRIS. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto apparso sulla stampa nazionale, nei giorni scorsi presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con apposito decreto a firma del Ministro Tommaso Padoa Schioppa del 29 dicembre 2006, è stata data attuazione all'articolo 12 della legge n. 140 del 1997;
tale legge prevede la corresponsione, ai dipendenti dell'Amministrazione economico finanziaria (Entrate, Dogane, Monopoli, Demanio eccetera di un premio incentivante pari al due per cento delle somme riscosse a titolo definitivo, che durante l'ultimo Governo Berlusconi, l'ex Ministro dell'economia Giulio Tremonti decise di estendere e rimpinguare, con l'articolo 3, comma 165, della legge n. 350 del 2003, prevedendo l'elargizione di tale premio a tutti i dipendenti dell'unificato dicastero dell'economia e delle finanze facendo, però al contempo, confluire nel fondo oltre alle risorse derivanti dalla lotta all'evasione, anche le somme realizzate con la vendita degli immobili dello Stato nonché gli interessi sui risparmi di spesa;
il premio incentivante su cui i dipendenti dell'amministrazione economico-finanziaria facevano affidamento da quando il Governo mesi fa stimava un gettito delle entrate per l'anno 2005 superiore a quello dell'anno precedente - ammonterebbe a 410 milioni di euro (60 milioni per il 2005 in base all'attività 2004 e 350 milioni per il 2006 sull'attività 2005), che, pare, saranno ripartiti con le seguenti percentuali:
il 71 per cento alle agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Dogane e Territorio), il 27,5 per cento al Ministero dell'economia (gabinetto, Tesoro, politiche fiscali, amministrazione generale del personale, Ragioneria dello stato, politiche e sviluppo e coesione, Scuola superiore economia e finanze), e l'1,5 per cento ai Monopoli di Stato;
tale importo avrebbe potuto essere più rilevante se non fosse intervenuta la scelta del dipartimento per le politiche fiscali, condivisa dal Ragioniere Generale Mario Canzio, di escludere dalle somme riscosse nel 2004 e nel 2005 (a differenza di quanto fatto dal Ministro Tremonti per il 2003), quelle relative alle rateizzazioni dei condoni e delle sanatorie -:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere, in un momento in cui il Governo impone sacrifici a tutti per contenere la spesa pubblica e riequilibrare i conti pubblici, affinché sia evitata tale gestione privatistica di risorse ovvero, quali misure intenda adottare per estendere tali meccanismi premiali a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che prestano la propria opera con impegno e senso del dovere, e contribuendo in tal modo al funzionamento dello Stato.
(4-02460)