Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 108 del 13/2/2007
...
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
al fine esplicito di evitare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, l'articolo 1, comma 1189, della legge n. 296 del 2006, legge-finanziaria 2007, prevede la possibilità di accedere alla «mobilità lunga», cioè alla permanenza in mobilità fino al momento in cui il lavoratore consegue il diritto alla pensione, per un numero massimo di 6000 lavoratori, a favore di imprese o gruppi di imprese i cui piani di gestione delle eccedenze occupazionali siano stati oggetto di esame presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale nel periodo dal 1o gennaio 2007 al 28 febbraio 2007;
i requisiti richiesti a suddetti lavoratori per accedere alla mobilità sono: aver compiuto un'età anagrafica inferiore di non più di dieci anni rispetto a quella prevista dalla legge per il pensionamento di vecchiaia (quindi 55 anni per gli uomini e 50 per le donne), aver maturato un'anzianità contributiva nota inferiore a 28 anni;
le imprese o gruppi di imprese che intendono avvalersi di quanto disposto dal comma 1189, devono, per lavoratori da collocare in mobilità entro il 31 dicembre 2007, presentare domanda al Ministero del lavoro entro il 31 marzo 2007 -:
quali siano i criteri che saranno adottati dal Governo nella scelta delle imprese da favorire con la procedura in questione, anche in considerazione della disposizione contenuta nello stesso comma 1189, dell'articolo 1, della legge-finanziaria 2007 che, delle 6000 unità previste, ne riserva esplicitamente 1000 alle grandi imprese in stato di insolvenza sottoposte ad amministrazione straordinaria e ulteriori 500 alle imprese del settore dell'elettronica sottoposte a procedure concorsuali e ubicate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
(2-00369) «Villetti».
Interrogazione a risposta orale:
BURGIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
Panorama S.p.A. è una società che, costituita nel 1984, gestisce una estesa rete di ipermercati in sei regioni del Centro-Nord italiano (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio);
Panorama S.p.A., insieme a società omologhe di mercati, supermercati, hard discount e di esercizi di ristorazione, è parte del gruppo PAM, il quale ha fatturato,
nell'anno 2005, oltre 3 miliardi e 500 milioni di euro, con 799 punti vendita e 14.727 dipendenti;
Panorama S.p.A. ha fatturato, nell'anno 2005, circa 840 milioni di euro, con 21 punti vendita (tre dei quali - Treviso, Pistoia ed Ariccia - di nuova apertura) e 3.404 dipendenti;
come la stessa società mette in evidenza nel sintetico bilancio sociale pubblicato sul proprio sito internet, Panorama gode di un «intenso sviluppo» e di un «successo in continua espansione», al punto che nei prossimi tre anni è prevista l'apertura di 10 nuovi ipermercati;
Panorama ha raggiunto nel 2005 il migliore incremento delle vendite (+ 2,9 per cento) tra le principali società di ipermercati in Italia;
il piano di sviluppo prevede, nel prossimo decennio, il raggiungimento dell'obiettivo del raddoppio netto del numero degli ipermercati sul territorio nazionale;
il 21 novembre 2006 Panorama ha aperto il punto vendita di Ariccia;
la società, attraverso un comunicato del 29 novembre 2006, ha ufficializzato ai lavoratori del punto vendita di Ariccia la scelta di avviare un processo di «esternalizzazione delle attività di lavorazione delle carni e della attività di rifornimento degli scaffali»;
tale scelta - terziarizzare il reparto di macelleria e le attività di rifornimento dei banchi (grocery e PLS) - è stata assunta anche per i due nuovi punti vendita di Treviso e di Pistoia;
i dipendenti assunti, tramite cooperativa, nei comparti esternalizzati sono inquadrati con il contratto nazionale della categoria dei trasporti e non, come i propri colleghi di lavoro, con il contratto del commercio, con una conseguente disparità di trattamento salariale all'interno della medesima sede commerciale;
nel comunicato del 29 novembre 2006, l'azienda ha motivato «l'adozione di tale modalità organizzativa con l'obiettivo di allineare la competitività della formula commerciale Panorama a quella delle altre principale insegne della distribuzione moderna presenti in Italia»;
il 23 novembre 2006, nel Lazio, le sigle sindacali confederali indicono lo stato di agitazione generale in tutti i punti vendita Panorama, paventando il rischio che il processo di esternalizzazione possa interessare, nel prossimo futuro, ulteriori fasi del processo commerciale e ulteriori punti vendita;
in una nota congiunta del 23 novembre 2006, gli stessi sindacati sostengono che la conseguenza di tale processo potrebbe essere, su vasta scala, un'incapacità di assorbimento del personale interno all'azienda già assunto, con concreti rischi di esubero di personale;
il 30 novembre in Toscana, le sigle sindacali confederali proclamano uno sciopero di otto ore in concomitanza con l'apertura ufficiale del punto vendita di Pistoia;
nello stesso ipermercato, l'azienda ha imposto nel settore casse ben venti tipologie differenziate di orario di lavoro con programmazione di quindici giorni per volta;
nell'ottobre 2006 ha avuto inizio un'inchiesta della magistratura per verificare l'ipotesi di abuso edilizio a carico della Panorama S.p.A., accusata di aver costruito la sede commerciale di Ariccia su un terreno di destinazione agricola e in maniera difforme dal progetto originario;
il 22 novembre 2006, su iniziativa dell'amministrazione comunale di Ariccia, l'ipermercato viene fatto chiudere in quanto si ritiene che Panorama abbia operato in modo difforme sia dai cosiddetti Patti Territoriali delle Colline Romane, sia dal progetto presentato dall'azienda stessa;
il Tribunale di Velletri ha disposto, accogliendo la richiesta dell'amministrazione
comunale, lo stato di sequestro conservativo cautelativo per la struttura;
il 23 novembre 2006 si è costituita, per verificare la posizione di Panorama ed appurare gli eventuali illeciti, una Commissione di inchiesta regionale, presieduta dal sindaco di Ariccia, Emilio Campanelli;
conseguentemente al provvedimento di sequestro, l'azienda ha deciso di mettere in mobilità 160 lavoratori appena assunti: solo una parte dei 60 assunti a tempo indeterminato (a fronte di 100 lavoratori con contratti a termine) sono stati ricollocati in altre sedi o sono in fase di ricollocamento;
nei giorni dell'agitazione, nel punto vendita di Ostia, l'azienda ha assunto personale interinale per sostituire i lavoratori in sciopero -:
quali iniziative urgenti il Ministro interrogato, nell'ambito delle proprie competenze, intenda adottare al fine di garantire il pieno reintegro occupazionale dei lavoratori sospesi in seguito al provvedimento di sequestro conservativo cautelativo del punto vendita di Ariccia;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, valutata la oggettiva incongruità tra l'ottimo trend commerciale dell'azienda e l'asserita necessità di esternalizzare (e cioè diminuire il costo del lavoro e, proporzionalmente, i diritti dei lavoratori), richiamare l'attenzione dell'impresa sulla necessità che l'intero ciclo di lavoro sia gestito all'interno dell'azienda, attraverso la valorizzazione e la stabilizzazione delle risorse umane e lavorative già disponibili;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, in merito alla decisione di Panorama S.p.A. di assumere, nel punto vendita di Ariccia, personale interinale in sostituzione dei lavoratori esercitanti il diritto costituzionale allo sciopero.
(3-00635)