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Allegato B
Seduta n. 108 del 13/2/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
RFI in data 25 ottobre 2005 ha comunicato al sindaco del Comune di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio (Catanzaro) che l'appalto dei lavori per la realizzazione di tre sottovia ai Km 316+809, 320+493 e 325+565, rispettivamente nei Comuni di San Sostene, Sant'Andrea dello Jonio e Badolato, in Provincia di Catanzaro, sono stati aggiudicati in data 1o agosto 2005 all'ATI SA.CO.MER. S.r.l.;
gli adempimenti del Comune, come da convenzione, sono stati rispettati;
a tutt'oggi nel Comune di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio non sono iniziati i lavori -:
quali siano i motivi del ritardo dell'inizio dei suddetti lavori.
(4-02574)
LOCATELLI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta n. VII 12564 del 28 marzo 2003 ha espresso parere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio in merito allo studio di impatto ambientale relativo al Piano di sviluppo dell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio, presentato dalla SACBO - Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio;
nel quadro progettuale del suddetto Piano di sviluppo, al punto 3.1 Motivazione dell'intervento, evoluzione del traffico, operatività dello scalo (allegato A alla delibera G.R. - relazione istruttoria) così come nelle premesse della deliberazione stessa (pag. 3) si fa esplicito riferimento ad una previsione di sviluppo quantificata in 2.500.000 passeggeri e 360.000 tonnellate di merci (in alternativa 3.600.000 passeggeri - ovvero n. 1 passeggero ogni 100 kg di merce) al 2015;
il decreto VIA (valutazione impatto ambientale) 2003/0677 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha autorizzato il piano di sviluppo dell'aeroporto di Orio (Bergamo), prevedendo altresì un monitoraggio sull'attuazione delle prescrizioni in esso contenute, oltre a prescrizioni ben precise in considerazione dei molteplici punti critici che contraddistinguono la struttura aeroportuale;
il decreto citato ha stabilito un tetto massimo di «movimenti annui», pari a 212.569 (in netto contrasto con il numero di movimento di cui al parere della Regione Lombardia) all'interno dell'aeroporto;
la struttura aeroportuale di Orio sta operando senza tener conto ed anzi in contrasto con gli indirizzi previsti dal «Documento programmatico per il piano territoriale regionale - governo del territorio - obiettivi di governo B», approvato con delibera della Giunta regionale della Lombardia del 30 maggio 2003 n. 7/13181;
la struttura aeroportuale di Orio è stata autorizzata (oltre a Malpensa e Fiumicino) all'esercizio delle attività notturne contrariamente alle direttive europee che inibiscono i voli dalle 23,00 alle 06,00, e tale attività sta creando notevoli problemi alla cittadinanza locale;
tutti gli aeromobili hanno l'obbligo di seguire le rotte stabilite dall'Ente preposto, l'E.N.A.V., sia in fase di decollo che in fase di atterraggio;
la commissione di cui al decreto ministeriale 31 ottobre 1997 ha notevoli difficoltà nella sua convocazione, come nel funzionamento della stessa;
alcuni comuni limitrofi alla struttura aeroportuale lamentano violazioni di rotte da parte di aeromobili gravitanti presso la struttura aeroportuale di Orio al Serio;
in data 25 luglio 2006 il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo dal titolo «L'ex calciatore che fa sul serio», del settore immobiliare, il quale dice «... Orio Center chiuderà l'anno con quasi 9 milioni di visitatori. Grazie ai voli low cost, c'è gente che arriva in mattinata da Londra o dall'Olanda, fa la spesa e riparte la sera. È diventato un punto di attrazione: più cresce il centro, più cresce l'aeroporto e viceversa...» -:
se il contenuto del decreto di valutazione di impatto ambientale sia compatibile con la situazione quale descritta in premessa;
se il citato decreto rechi prescrizioni in ordine alla rumorosità, soprattutto nelle ore notturne, e in caso affermativo, quali esse siano;
se intenda accertare il rispetto da parte dell'aeroporto di Orio della normativa relativa alla sicurezza dettata dell'Ente E.N.A.V.;
se la normativa nazionale vigente abbia recepito le direttive sul mancato rispetto delle rotte e se la stessa sia in linea con le direttive della Comunità europea;
se siano state inflitte sanzioni per il mancato rispetto da parte dei piloti delle rotte di atterraggio/decollo;
qualora siano state riscontrate irregolarità, quali provvedimenti di propria competenza intendano adottare.
(4-02576)