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Allegato B
Seduta n. 109 del 14/2/2007
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INTERNO
Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
l'articolo 143 del «Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali», decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sancisce le procedure previste per determinare «lo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali in conseguenza di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso»;
l'evoluzione del quadro normativo, a partire dai primi anni '90, degli assetti del sistema delle Autonomie Locali ha determinato, di fatto, tra le altre cose, anche una netta separazione delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo e gestione esecutiva attribuendo, chiaramente, le prime in capo al Sindaco, alla Giunta e, relativamente alla programmazione, ai Consigli e le seconde, invece, sotto l'esclusiva competenza della sfera dirigenziale;
tali considerazioni, ampiamente approfondite nel corso della precedente legislatura in seno alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla mafia, spingevano quasi unanimemente a ritenere superata e, per molti versi finanche anacronistica, la norma vigente in materia tanto da auspicare, su una proposta condivisa, un'ormai inderogabile revisione legislativa;
si verifica, molto spesso, che alla luce di quanto disposto dall'articolo 2 della legge n. 182 del 1991, i cittadini di un Comune, precedentemente sciolto per infiltrazione o condizionamento mafioso, siano chiamati alle urne solamente dopo svariati anni dall'adozione del decreto di scioglimento dell'Organismo assembleare, ben oltre il termine che prevede la legge, solo perché c'è una interpretazione, a giudizio degli interroganti, restrittiva dei termini per la convocazione dei comizi elettorali che lede i diritti delle popolazioni interessate a dotarsi di un governo locale espressione del confronto democratico -:
se non sia il caso, invece, attivando ogni procedura chiarificatrice di quanto disposto dalla legislazione vigente, di dover ovviare a questo problema che spesse volte protrae la gestione commissariale addirittura fino a 24 mesi e consentire, quindi, nuove consultazioni elettorali utili a ripristinare, liberamente, gli Organi istituzionali locali entro e non oltre i 18 mesi dalla data di nomina del Commissario prefettizio;
se non sia, quindi, opportuno e più consono che, mediante un'opportuna nota di chiarimento da parte del Ministero dell'interno, laddove non sia stata disposta - per altri contingenti motivi - la proroga prevista dal comma 3 dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le elezioni dei Consigli comunali sciolti in forza dello stesso articolo 143 del Testo Unico E.E.L.L. si possano svolgere in occasione del turno amministrativo previsto dall'articolo 2 della legge n. 187 del 7 giugno 1991 se i 18 mesi dalla data del decreto di scioglimento dell'Organo consiliare scadono nel primo semestre dell'anno, ovvero nello stesso periodo dell'anno successivo se i 18 mesi, invece, dovessero scadere nel secondo semestre dello stesso anno.
(2-00371) «Nespoli, Castiello, La Russa».
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
come Sindaco di Villafranca in Lunigiana, l'interpellante fatto erigere un monumento alla «Giornata del Ricordo», rappresentato da una pietra carsica di una foiba, pertanto quanto qui detto tocca la cultura di socialista e democratico propria del medesimo interpellante;
nella città di Carrara, tra via Roma e Piazza Matteotti, un gruppo di giovani appartenenti ad AN ha allestito, pacificamente, per la «Giornata del Ricordo», una mostra fotografica sulle foibe, argomento che è stato trattato con autorevolezza anche dal Presidente della Repubblica;
un gruppo di persone riconducibili agli ambienti di estrema sinistra e dei centri sociali ha aggredito con oggetti contundenti gli organizzatori dell'iniziativa, colpendo con una lattina uno di loro, il quale ha riportato una prognosi di 6 giorni;
l'intervento della Polizia ha evitato che tale aggressione assumesse un esito peggiore, ma due agenti sono finiti a loro volta al pronto soccorso;
alla guida di tale gruppo di «disturbatori» sembra ci fosse un esponente locale di Rifondazione comunista, Giorgio Lindi che è, tra l'altro, membro della Fondazione della Cassa di Risparmio di Carrara;
tali episodi di violenza ed intolleranza sono, ad avviso dell'interpellante, insopportabili per lo Stato, per i cittadini e per la democrazia, avvenendo per di più a pochi giorni dalla tragica morte dell'Ispettore Capo Filippo Raciti ed in coincidenza con l'esito dell'inchiesta del P.M. Boccassini che ha portato all'arresto di 15 presunti nuovi brigatisti -:
quali misure il Ministro interrogato intenda adottare per evitare il ripetersi di episodi di violenza quali quelli segnalati in premessa, e se non intenda operare per prevenire il rischio che centri sociali ed altre strutture di aggregazione costituiscano un terreno favorevole per manifestazioni di violenza ed eversione.
(2-00372) «Barani»
Interrogazioni a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
alla periferia del comune di Casalnuovo di Napoli, in zona Casarea, una popolosa frazione che si trova a poca distanza da Volla, a qualche metro dal limite nord-occidentale del Parco nazionale del Vesuvio è stato abusivamente costruito un gigantesco complesso edilizio senza autorizzazioni;
secondo le prove audiovisive e i rilievi aerofotogrammetrici l'area dov'è spuntato il villaggio era un appezzamento coltivato a ortaggi ancora fino al 31 maggio del 2003, cioè l'ultima data utile per presentare un'eventuale richiesta di sanatoria;
è stato calcolato che per costruire in questo comune, con una superficie di meno di 8 chilometri quadrati e quasi 50 mila abitanti, i 29 palazzi abusivi sia stato necessario investire almeno 15 milioni di euro. Ma con la vendita degli appartamenti la cifra dei ricavi sarebbe stata tre volte superiore;
in data 6 febbraio 2007, altri 135 appartamenti sono stati sequestrati a Casalnuovo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola;
a giudizio dell'interrogante si registrano gravissime omissioni di controllo ed una grave mistificazione demagogica messa in atto da chi - politici e amministratori in primo luogo - ha finto di non vedere la costruzione di un intero quartiere dal nulla;
il caso non può essere ascritto solo alla voce «abusivismo» poiché è stato trasformato questo territorio della Provincia di Napoli in merce di scambio tra mercanti di aree e costruttori, se non
proprio in territorio controllato e gestito dalla criminalità organizzata locale -:
se il Governo intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e, ove ne sussistano i presupposti, attivare i propri poteri di controllo sugli organi dell'ente locale.
(4-02584)
ALESSANDRI e GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 3 febbraio 2007, nel Comune di Mirandola, un gazebo allestito dai Giovani Padani di Modena e Provincia di fronte alla sede dell'Istituto Galileo Galilei è stato assaltato da una ventina di studenti di origine extracomunitaria;
nella circostanza, prima che la Polizia intervenisse, alcuni militanti leghisti sono stati insultati e minacciati, mentre le loro automobili erano fatte oggetto di pugni e calci;
un episodio simile si era già verificato nel marzo del 2006, determinando anche in quella circostanza l'intervento delle forze dell'Ordine -:
quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire a Mirandola la manifestazione della libertà di pensiero e di associazione, difendendola dalle intimidazioni e dalla violenza.
(4-02589)