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Allegato B
Seduta n. 109 del 14/2/2007
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RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
il Governo, alla scopo di favorire la stabilizzazione del personale a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni ha introdotto nella legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006) una serie di norme non chiare e secondo gli interpellanti apparentemente incostituzionali, che stanno creando numerosi problemi in termini di contenzioso, di bilanci degli enti locali e di gestione anche a causa delle pressioni dirette ad assumere in maniera esclusiva tutti i cosiddetti «precari»;
la norma prevede la stabilizzazione del personale che ha fatto una selezione solo a tempo determinato e tale selezione non può valere per l'assunzione a tempo indeterminato, poiché alla selezione per incarichi a tempo determinato hanno partecipato solo candidati interessati ad un rapporto a termine, e a tal proposito si vedano le sentenze della Corte Costituzionale, 205/2006 e 363/2006;
i criteri individuati dai comuni 417, 519, 558, 565, 566, 940 e 1156 lettera F sono diversi e non coerenti, e vanno a comprendere anche:
coloro che hanno meno di un anno di anzianità, visto che è sufficiente avere un contratto alla data del 29 settembre;
coloro che hanno avuto contratti con diverse amministrazioni in periodi diversi;
coloro che hanno lavorato nei gabinetti di incarichi politici;
coloro che non hanno fatto selezione, potendogliela fare dopo appositamente;
dopo anni di blocco e di relative proroghe di graduatorie vi sono oltre 70.000 vincitori di concorso ed altrettanti idonei che potrebbero vantare un diritto maggiore e costituzionalmente legittimo di essere assunti;
l'insieme di norme crea una disparità di trattamento in quanto le diverse amministrazioni possono derogare al concorso pubblico in modo diverso:
il comma 519 per i ministeri prevede solo il personale a tempo determinato con precisi limiti temporali già richiamati;
il comma 558 per regioni ed enti locali prevede anche gli LSU;
il comma 565 per le ASL fa riferimento a tutto ciò che non rientra nei contratti a tempo indeterminato (TD, co.co.co, somministrazione, LSU) senza prevedere una anzianità minima;
il comma 417 per tutte le amministrazioni. che utilizzano quel fondo (deroga finanziaria) consente la stabilizzazione di tutte le tipologie «non a tempo indeterminato» senza prevedere fattispecie e durata minima;
il comma 1156 consente ai comuni sotto i 5.000 abitanti di stabilizzare solo gli LSU che appartengano ai profili bassi;
tali differenze, non essendo fondate razionalmente, creano situazioni di disparità incostituzionali in quanto non razionali, consentendo alle amministrazioni di individuare i propri precari con regolamento;
quest'anno le amministrazioni sottoposte al Patto di stabilità comprenderanno in questo anche le spese di personale senza avere dei tetti specifici su tale spesa, ma solo un principio debole di riduzione della spesa (comma 557), senza obiettivi e sanzioni, e questo dato insieme alle norme sulla stabilizzazione porterà ad una crescita del personale e della relativa spesa, impedendo di fatto di poter fare il reclutamento necessario;
attraverso la stabilizzazione degli LSU, che appartengono alle categorie medio alte, le pubbliche amministrazioni dovranno ricreare i profili di basso livello che fanno riferimento a funzioni che ormai dovrebbero essere state esternalizzate anche attraverso la creazione di società partecipate dalle amministrazioni;
dopo aver portato le amministrazioni a ridurre gli organici, oggi, le stesse sono costrette a riempire i posti solo con il personale generico, dato che il 90 per cento del personale precario non ricopre profili specialistici, tranne negli enti di ricerca;
inoltre, le organizzazioni sindacali stanno dicendo che le assunzioni dei precari sono da computare, pur se riservate, come assunzioni esterne per consentire sui posti rimanenti di fare i concorsi riservati ai dipendenti interni, e questo impedirebbe di destinare i posti degli organici ai concorsi pubblici;
le norme per la stabilizzazione dei co.co.co nelle pubbliche amministrazioni, prevedendo che il 60 per cento dei posti messi a concorso per il tempo determinato vengano riservati, obbligatoriamente ai propri co.co.co., generano ulteriori aspettative in tale, personale, che avrà così avuto due rapporti con la stessa amministrazione -:
se il Governo non intenda assumere iniziative per correggere al più presto questa normativa che, manifestando possibili profili di incostituzionalità, crea disparità di trattamento, genera difficoltà di natura finanziaria, e comporta problemi di carattere gestionale all'interno del sistema pubblico.
(2-00374) «Baldelli, Giacomoni, Pelino, Alfredo Vito, Cossiga, La Loggia, Mistrello Destro, Fedele, Fallica, Testoni, Vitali, Bruno, Picchi, Boscetto, Gregorio Fontana, Baiamonte,
Bocciardo, Mazzaracchio, Azzolini, Paniz, Gardini, Ceccacci Rubino, Zanetta, Marinello, Sanza, Ricevuto, Palmieri, Della Vedova, Licastro Scardino, Uggè, Di Centa, Lainati, Minardo, Palumbo, Galli, Bertolini, Paoletti Tangheroni, Luciano Rossi, Rosso, Gianfranco Conte, Casero, Bondi, Valentini, Cesaro, Nicola Cosentino, Mondello, Gelmini, Aprea, Moroni, Ravetto, Scajola, Aracu, Crimi, Adornato, D'Ippolito Vitale, Giro, Pescante, Rivolta, Jannone, Martino, Iannarilli».
Interrogazione a risposta orale:
LO PRESTI. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 7-ter del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - ex Dipartimento della Funzione Pubblica il Fondo Speciale per il personale dipendente delle Ferrovie dello Stato, con una dotazione pari a 8 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2005-2007;
durante la scorsa legislatura, l'impegno della Commissione lavoro della Camera dei deputati ha consentito di formulare un testo unificato delle varie proposte di legge presentate da tutti i gruppi politici;
nella seduta del 21 aprile 2004 l'Aula di Montecitorio ha approvato, sostanzialmente alla unanimità con 426 voti favorevoli su 426 presenti e votanti, un provvedimento il cui spirito è sintetizzato nel già citato articolo 7-ter della legge n. 43 del 2005;
a differenza della legge n. 43 del 2005 il provvedimento approvato dalla Camera dei deputati individua le finalità ed i destinatari delle risorse in dotazione al Fondo;
nello scorso mese di ottobre, d'intesa tra il Ministero interrogato ed il Sindacato Autonomo Pensionati Or.s.a. fu definito un percorso legislativo per una chiara e sollecita definizione della anzidetta questione -:
stante l'attuale situazione di stallo, quale strumento ritenga di attuare in tempi rapidi, anche attraverso iniziative normative, al fine di consentire l'integrazione al trattamento di quiescenza del personale dipendente dalle Ferrovie dello Stato cessato dal servizio nel periodo compreso tra il 1o gennaio 1981 e il 31 dicembre 1995, secondo criteri di proporzionalità e tenendo conto dei benefici economici relativi alla progressione degli stipendi nelle vigenze dei contratti triennali ivi succedutisi.
(3-00644)