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Allegato A
Seduta n. 113 del 21/2/2007
...
(Sezione 12 - Iniziative per la tutela dell'istituto matrimoniale in relazione alla disciplina sul ricongiungimento familiare)
N)
MARONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa, il tribunale di Milano il 16 novembre 2006 ha considerato nullo il provvedimento con il quale l'ambasciata italiana a Islamabad si era rifiutata, ai fini del ricongiungimento familiare, di riconoscere un matrimonio avvenuto a distanza e per telefono;
il tribunale di Milano, sempre da quanto ci è dato sapere dalle notizie rese pubbliche dai mass media, ha giustificato in sentenza il suo parere, argomentando che nel Pakistan tale rito ha valore legale e, di conseguenza, tale condizione è sufficiente a rendere valida la richiesta di ricongiungimento familiare;
l'istituto matrimoniale nei Paesi islamici molto spesso è regolamentato e assume forme ben distanti da come viene riconosciuto e tutelato dal nostro ordinamento giuridico;
la sentenza emessa dal tribunale di Milano appare quantomeno originale, considerato che in molti Paesi di cultura islamica, ad esempio, è legale anche la poligamia, cosa che, però, non può o meglio non dovrebbe far presupporre la
possibilità di richiedere il ricongiungimento familiare per più di una moglie;
è inaccettabile che nel nostro Paese, che da sempre rappresenta un esempio nel considerare la sacralità laica dell'istituto matrimoniale un valore imprescindibile, vengano riconosciute, anche se in forma surrettizia, aberrazioni tali da svilirne il suo significato -:
quali iniziative, anche normative, il Ministro interrogato intenda assumere per far sì che l'applicazione della legislazione nella materia in questione non comprometta la tutela dell'istituto matrimoniale, come riconosciuto dal nostro ordinamento giuridico. (3-00666)
(20 febbraio 2007)