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Allegato B
Seduta n. 113 del 21/2/2007
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SALUTE
Interrogazioni a risposta orale:
RONCONI e LUCCHESE. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
si apprende da organi di stampa che in data odierna il direttore dell'Organizzazione Toscana e il direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliera Università di Careggi di Firenze, hanno denunciato un gravissimo incidente avvenuto durante una operazione di trapianto d'organi effettuata su 3 pazienti presso la struttura ospedaliera fiorentina;
nello specifico gli organi impiantati sarebbero stati espiantati da una paziente deceduta nei giorni precedenti che sarebbe positiva al virus HIV;
alla base dell'errore vi sarebbe la sbagliata trascrizione del referto di un dirigente biologo dei laboratorio di analisi dell'ospedale fiorentino che ha riportato il risultato fornito dal macchinario utilizzato per l'esame del sangue da positivo a negativo al virus HIV;
successive analisi compiute su campioni di sangue della donatrice, eseguiti nel laboratorio di analisi dell'archivio biologico di Pisa, dove vengono stoccati campioni di tessuto dei donatori, hanno confermato l'effettiva positività;
della vicenda è stata informata la Procura di Firenze che ha aperto un fascicolo d'inchiesta per accertare il reato di lesioni colpose e ha disposto l'invio di personale della squadra mobile della Questura
di Firenze presso l'azienda ospedaliera Careggi per acquisire la documentazione necessaria alle indagini -:
quali iniziative intenda adottare per fare luce sulla vicenda e accertare in via amministrativa le eventuali responsabilità;
se non intenda attivarsi per promuovere misure di controllo da adottare per evitare il verificarsi nel futuro di eventi di tale gravità.
(3-00671)
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
le recenti inchieste sulla situazione di alcuni grandi ospedali italiani (Policlinico Umberto I di Roma, AORN Cardarelli, Policlinico di Bari, Ospedale Villa Sofia di Palermo) hanno, ancora una volta, portato alla ribalta il degrado della sanità e delle sue strutture anche più grandi;
nonostante da più parti si siano mosse critiche ed urgenti richieste di intervento tese a far fronte alle segnalate situazioni di emergenza e degrado, le contromisure poste in essere dal Ministero della Salute si sono dimostrate poco efficaci nel contrastare i sempre più frequenti casi di «malasanità»;
il più grande studio condotto in materia da parte dell'Info Nos ha sancito che ogni anno le 700.000 infezioni contratte dai degenti ospedalieri provocano circa 7.000 decessi;
la «legionella» è tra le infezioni più subdole, trascurate e pericolose;
la legionella si diffonde principalmente nei circuiti idrici e nei sistemi di condizionamento frequentemente trascurati all'interno delle strutture pubbliche;
nel 2005 si sono riscontrati oltre 850 casi di legionella con un incremento del 40 per cento rispetto al 2004 ed il 9 per cento di questi casi è maturato all'interno di Ospedali e Cliniche ed il 14 per cento in alberghi e campeggi;
il tasso di letalità tra i casi nosocomiali è stato del 37 per cento con ben 17 decessi negli ultimi mesi;
il 19 ottobre 2006 l'Ulss veneziana ha dovuto disporre l'immediata chiusura dell'albergo Holiday Inn «Venice East» di Quarto d'Altino per «Pericolo-Legionella»;
la «Conferenza Stato-Regioni» del 5 ottobre 2006 ha emanato le nuove linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione sugli impianti di climatizzazione secondo le quali si rendono obbligatori taluni interventi di tipo programmatico e preventivo da parte delle Regioni e degli Ospedali;
tali linee guida son rimaste pressoché inattuate senza alcun intervento da parte del Ministero della Salute e delle Regioni;
al pari, son rimaste quindi totalmente disapplicate tutta una serie di norme sancite anche dalla Legge 626/94, articolo 4, che obbligano il datore di lavoro all'attenta valutazione dei rischi dell'attività d'impresa sulla sicurezza e salute dei lavoratori e dei cittadini ed alla predisposizione di adeguate misure di prevenzione e protezione sui posti di lavoro;
il mancato rispetto di tali norme risulta perseguibile penalmente e mediante severe sanzioni pecuniarie;
nessuna Regione d'Italia ha ritenuto opportuno porre in atto le specifiche e dettagliate misure di prevenzione tese ad attenuare drasticamente il rischio di infezioni -:
quali urgenti e non più procrastinabili iniziative il Ministero della Salute intenda proporre al fine di attuare le misure di prevenzione sopra citate che, seppur puntualmente codificate, non hanno, allo stato, trovato applicazione alcuna obbligando magari le istituzioni regionali a responsabilizzare tutti i Dirigenti sanitari a farsene promotori;
se non sia il caso di sollecitare le istituzioni locali e tutti gli altri organi preposti per legge, a programmare continui e periodici interventi di controllo circa
il rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione in particolar modo di quelle nosocomiali (legionella) ed individuare un apposito finanziamento considerato che una corretta politica di prevenzione consentirebbe, in fine, un risparmio allo Stato di circa 20 miliardi di euro.
(3-00672)
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO, BANDOLI, GENTILI e SCOTTO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
alle ore 6.15 del 15 dicembre 2006 la Signora M. M. incinta di due gemelli, giunge al Pronto Soccorso della clinica Malzoni di Avellino causa rottura delle acque; viene sottoposta a visita ostetrico-ginecologica durante la quale ha un'elevata perdita di liquido amniotico con stupore delle ostetriche.
gli accertamenti a cui viene sottoposta la Signora segnalano la difficoltà di percezione del battito cardiaco di uno dei due gemelli;
dopo varie situazioni di estremo disagio, di carenza nell'assistenza e nelle cure, la Signora chiede di essere sottoposta a parto cesareo, ma la richiesta viene negata dai sanitari che manifestano, invece, la propensione per un parto indotto;
da nuovi accertamenti, finalmente svolti con una adeguata apparecchiatura gemellare, emerge la difficoltà di percezione del battito anche dell'altro;
solo a questo punto la Signora viene trasferita nella sala parto e dopo 36 ore di sofferenze psicofisiche, partorisce due bimbi morti;
la Procura di Avellino ha aperto un'inchiesta sulla vicenda e sette sanitari sono stati raggiunti da avviso di garanzia -:
se il Ministro sia venuto a conoscenza dell'accaduto;
se si sia aperta una indagine ispettiva del Ministro o se si ritenga di aprirla, come gli interroganti ritengono sia doveroso fare;
quali ulteriori provvedimenti intenda assumere in merito.
(5-00765)