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Allegato B
Seduta n. 113 del 21/2/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MARGIOTTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la stazione di Bella-Muro, in Basilicata, è di straordinaria importanza per la mobilità di un comprensorio di circa trentamila abitanti che su essa gravitano (Comuni di Bella, Muro Lucano, San Fele, Castelgrande, Pescopagano, Ruoti, Ruvo del Monte);
l'intero territorio lucano, carente sotto il profilo dei servizi ferroviari, come peraltro evidenziato dal rapporto dell'Istituto Tagliacarne, non è interessato dall'alta velocità, sicché è indispensabile garantire almeno l'ordinario;
la stazione, di recente, è stata oggetto, grazie all'impegno finanziario del Comune di Bella, e di altre amministrazioni, di interventi di manutenzione ed arredo urbano (parcheggi ed illuminazione), oltreché di istituzione di numerosi servizi di collegamento con i centri abitati;
Trenitalia ha deciso, unilateralmente, di sopprimere le fermate dei treni 951 e 956, per lo più utilizzati da operai e studenti provenienti da Roma o da Lecce -:
quali iniziative intenda intraprendere il Governo per scongiurare tale pesante penalizzazione per il territorio del Marmo Platano.
(5-00757)
UGGÈ e DELL'ELCE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 298/74 è istitutiva dell'Albo Nazionale degli Autotrasportatori;
con Decreto del Ministero dei Trasporti vengono identificate in base a requisiti previsti per Legge e successivi provvedimenti attuativi, le associazioni più rappresentative;
le federazioni dell'Autotrasporto che hanno dovuto dimostrare di possedere i requisiti previsti dalla legge suddetta sono in totale nove;
nell'elenco delle associazioni suddette figurano nell'ordine FAI, Confartigianato Trasporti, UNITAI, FIAPL/M, SNA Casartigiani e FIAPM;
le suddette federazioni rappresentano pertanto i due terzi delle realtà associative, presenti nel Comitato centrale dell'Albo alle quali aderiscono le imprese di autotrasporto;
il Ministero dei Trasporti ha diramato nei giorni scorsi una convocazione avente per oggetto temi che coinvolgono il futuro delle imprese di autotrasporto;
le sei federazioni nazionali suddette non sono state convocate -:
se la decisione di escludere le sei federazioni sia il frutto di una grave dimenticanza o di una incomprensibile ed inaccettabile discriminazione ma soprattutto cosa il Ministro intenda mettere in atto per recuperare quanto accaduto, evitando per il futuro il ripetersi di simili episodi.
(5-00758)
MARIO RICCI, LOMBARDI, LOCATELLI e OLIVIERI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la fermata a Bella Muro dei treni 951 e 956 serve un bacino di utenza di oltre 30.000 abitanti;
la maggioranza degli utenti di questi due convogli sono operai e studenti provenienti per lo più da Roma e da Lecce;
la soppressione della fermata dei due convogli nella stazione di Bella Muro favorisce l'ulteriore marginalizzazione, degrado, isolamento della Vallata del Marmo-Platano;
la Basilicata non sarà neppure per il futuro interessata a progetti di costruzione di una linea Alta Velocità/Alta Capacità, e pertanto non può essere penalizzata con la riduzione dei «servizi normali»;
sono state pure soppresse le fermate dell'I.C. Plus 675 Jonio e 676 Jonio, da Potenza per Roma e da Roma per Potenza;
se il Ministro sia a conoscenza dei programmi di riduzione del servizio di fermata dei treni per la Valla del Marmo-Platano -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro dei trasporti nei confronti del management di Trenitalia, per ripristinare un servizio fondamentale per le attività economiche, sociali, di lavoro e di studio di tutti i residenti nei comuni che gravitano sulla stazione di Bella Muro (Bella, Muro Lucano, San Fele, Castelgrande, Pescopagano, Ruoti, Ruvo del Monte).
(5-00759)
Interrogazioni a risposta scritta:
FASOLINO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato in un verbale approvato nella seduta di fine dicembre 2006, ha stabilito un rincaro di circa il 10 per cento delle tariffe di vettori Eurostar e Intercity a valere dal 1o gennaio 2007;
da notizie dell'ultima ora si è appreso che le Ferrovie dello Stato hanno l'intenzione di applicare un nuovo aumento del 10 per cento sui biglietti dei treni a media e lunga percorrenza equivalente al rincaro, già scattato dal 1o gennaio 2007 per Eurostar e Intercity, a partire dal prossimo mese di ottobre;
dalle stesse fonti si è appreso che i nuovi vertici FS hanno deciso a febbraio il
ritocco delle tariffe per i treni espressi ed interregionali frequentati soprattutto dai pendolari;
complessivamente, la manovra di aggiustamento tariffario varrebbe circa 90 milioni di euro con incrementi che riguardano 12 milioni di italiani per un corrispettivo pari a poco più di 60 centesimi al mese a viaggiatore;
a fronte di tali notevoli sacrifici imposti agli italiani fa riscontro la decisione, adottata nella citata riunione del Consiglio di amministrazione di fine dicembre 2006, di procedere alla contrazione netta del personale attualmente collocato, nella aberrante misura di 3500 unità che si otterrà attraverso un turnover che prevede l'uscita di circa 4500 dipendenti e l'ingresso di 1000 unità delle quali, 450 circa, a tempo determinato;
secondo l'interrogante il pesantissimo aumento del costo dei biglietti e la sconcertante riduzione del personale si accompagnano con una qualità del servizio ben lontana dai livelli medi europei: specialmente sulle percorrenze meridionali, si registrano ritardi orari che rendono aleatorio il servizio, anche se effettuato da treni Eurostar, senza parlare della obsolescenza e inadeguatezza degli arredamenti e delle attrezzature e di tante altre carenze che rendono le tratte meridionali vero e proprio fanalino di coda del trasporto passeggeri su ferro in Italia e in Europa -:
se intenda adottare immediate iniziative volte a scongiurare i paventati aumenti tariffari e ad adeguare l'offerta sulle tratte meridionali alla media italiana ed europea.
(4-02668)
PIRO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel corso di un recente incontro organizzato presso la Capitaneria di Porto di Palermo, con gli operatori portuali della città, il vice ministro De Piccoli ha sottolineato la centralità che il governo attribuisce alle cosiddette «autostrade del Mare» e, nel soffermarsi sul futuro sviluppo del Porto di Palermo, ha espresso l'avviso che Palermo debba aprirsi di più ai circuiti turistici delle navi di crociera, mentre per il traffico container risulterebbe più idoneo il porto di Termini Imerese;
a proposito del potenziamento dello stabilimento FIAT di Termini Imerese, il Ministro interrogato ha dichiarato che occorre adeguare il porto;
il porto di Termini Imerese, oggi classificato di seconda categoria, terza classe, quindi di interesse regionale, per la sua collocazione strategica e di snodo per la viabilità e i mezzi di trasporto, per la sua prossimità ad una area industriale e ad una piattaforma intermodale, per il fatto che i flussi di traffico che lo interessano non debbano attraversare centri abitati, presenta notevoli potenzialità di sviluppo, accanto tuttavia a problematiche non risolte che ne limitano l'operatività e le prospettive;
il porto si presenta oggi come un sistema di moli e banchine in cui dominano spazi indifferenziati, mentre le attività regolari di carico e scarico sono limitate a due approdi di navi per il trasporto di mezzi pesanti, a cui si aggiungono attività saltuarie di merci varie;
con decreto dell'Assessore Regionale del Territorio e dell'Ambiente del 5 aprile 2004 è stato approvato il nuovo piano regolatore del porto, redatto dall'Amministrazione comunale di Termini Imerese, che prevede l'articolazione delle funzioni secondo sette ambiti, tra i quali quello commerciale, quello della nautica da diporto e turistico, e ridisegna gli spazi e le banchine in modo da contemplare almeno sei approdi per navi da trasporto, di cui cinque adatti a navi RoRo;
il piano regolatore non è stato tuttavia sottoposto a procedura di VIA nazionale, per un espresso rinvio contenuto nel decreto regionale di approvazione, alle successive progettazioni di ambito;
la progettazione del nuovo ambito commerciale non è ancora partita ed è tuttora priva di finanziamento, mentre è stato redatto un progetto preliminare avanzato dell'ambito turistico e peschereccio; da parte del Genio Civile OO.MM. è in corso di redazione il progetto di prolungamento della diga foranea, indispensabile per garantire l'agibilità in sicurezza del porto, già finanziato per circa 20 milioni di euro dall'APQ trasporto marittimo stipulato con la Regione Siciliana, ma che ha subìto uno stop per l'assenza di VIA sul piano regolatore;
uno dei problemi più annosi, e tuttora irrisolto, riguarda le competenze e la gestione del Porto, sul quale insistono le competenze di oltre una ventina di enti. Inoltre, in assenza di una «autorità portuale», non solo non si è attivato alcun controllo sugli interventi, ma non sono state assicurate neanche le più elementari attività di manutenzione, tenendo conto che alcune strutture e alcuni impianti presentano accentuati fenomeni di degrado -:
se corrisponda al vero che nel «libro bianco» del Ministero sulle «Autostrade del Mare» non figuri il porto di Termini Imerese e, in tal caso, come intenda rimediarvi;
quali iniziative intenda assumere per far sì che il porto di Termini Imerese, struttura essenziale anche ai fini della funzionalità della vicina piattaforma intermodale individuata dalla programmazione nazionale degli interporti, riceva gli impulsi progettuali e finanziari necessari alla piena realizzazione delle sue potenzialità, al servizio dello sviluppo della Regione Siciliana e dell'intero Mezzogiorno.
(4-02689)
BORGHESI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
è in corso nel Comune di Padova la realizzazione dei servizio di metro-tram (translohr), la cui soluzione tecnica, del tutto innovativa, prevede il ricorso ad una monorotaia;
fin dall'inizio dei lavori avviati da qualche anno, si evidenziano numerosi disagi per i cittadini non solo in relazione ai cantieri richiesti per la posa in opera della monorotaia, ma anche per il fatto che il suo attraversamento in particolare con biciclette e motorini ha generato numerose cadute di ciclisti ed anche motociclisti con lesioni rilevanti per gli infortunati;
in base ad evidenze empiriche risulterebbero non meno di 150 incidenti, che hanno comportato il ricovero, quanto meno in pronto soccorso delle persone coinvolte;
risulta altresì che almeno in 65 casi i danneggiati abbiano presentato una richiesta di risarcimento danno al Comune di Padova;
numerosi articoli dei giornali locali a partire dal 2004 hanno segnalato il problema qui presentato che sembra essere legato alla larghezza delle fosse laterali di destra o sinistra della rotaia, pari a cm. 4,5;
secondo un altro giornale locale le vittime sarebbero state addirittura 350 in due anni;
la soluzione tecnica scelta per la tramvia è di tipo assolutamente innovativo e finora ancora in fase di sperimentazione;
secondo alcune agenzie di stampa nella città francese di Clermont Ferrand ad un mese dall'entrata in servizio del medesimo tipo di metro-tram, le corsie ai lati della rotaia avrebbero subito numerosi cedimenti, dovuti alle sollecitazioni delle manovre di sosta e riavvio -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
che cosa intenda fare per garantire la sicurezza di ciclisti e motociclisti nei luoghi di attraversamento della corsia;
che cosa intenda fare per garantire che il sistema possa funzionare senza gli inconvenienti lamentati in Francia;
se non ritenga utile istituire una commissione di inchiesta da parte del Ministero per verificare la bontà tecnica
della soluzione in corso di realizzazione nel Comune di Padova e se siano state rispettate tutte le regole di diligenza da parte di tutti gli enti competenti.
(4-02690)