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Allegato B
Seduta n. 119 del 5/3/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta orale:
CAPOTOSTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dalla associazione «Figli sottratti», ogni anno in Italia centinaia di bambini scompaiono, rapiti da uno dei due genitori, in questo modo venendo sottratti all'affetto dell'altro genitore, senza alcun consenso e in dispregio di qualsiasi sentenza;
le sottrazioni vengono fatte nel 70 per cento dei casi dalla madre e nel 30 per cento dei casi dal padre;
si tratta di bambini cui viene impedito qualsiasi contatto con l'altro genitore, con la lingua e la terra d'origine, con l'evidente conseguenza di toglier loro, da un momento all'altro, qualunque punto di riferimento conosciuto e comportando significativi disagi psichici che segneranno questi bambini per il resto delle loro vite;
la sottrazione internazionale sta diventando, di anno in anno, un fenomeno sempre più ampio e preoccupante, anche avuto riguardo all'aumento di matrimoni ed unioni tra cittadini provenienti da Stati diversi;
attualmente gli strumenti per la risoluzione della sottrazione internazionale di minori sono dati dalla applicazione della Convenzione europea del 1980 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori e ristabilimento dell'affidamento, dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989 e dalla Convenzione dell'Aja sugli aspetti civili della sottrazione internazionale dei minori del 1980;
in Italia con legge del 15 gennaio 1994, n. 64, si è provveduto a ratificare la Convenzione dell'Aja designando l'Ufficio centrale per la Giustizia Minorile del Ministero della giustizia, quale autorità competente in materia;
in particolare tale Ufficio ha il compito di assistere il familiare vittima di sottrazione, avviando una procedura d'urgenza,
che consenta il ritorno immediato del minore nello Stato di residenza abituale;
nonostante vi siano diversi strumenti legislativi per arrestare la piaga della sottrazione internazionale dei minori, le statistiche dimostrano che nel nostro Paese soltanto il 5 per cento dei casi vengono risolti;
tale percentuale risulta sensibilmente inferiore alla media dei Paesi europei aderenti alla Convenzione dell'Aja;
risulta evidente che gli strumenti offerti dalle Convenzioni sopra richiamati rischiano di rimanere sempre più, nel nostro Paese, «lettera morta» -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere al fine di risolvere le problematiche illustrate nell'interrogazione;
se non ritenga opportuno promuovere l'adozione di protocolli di intesa per le ambasciate, che rendano sistematica l'attivazione di specifiche iniziative volte ad accelerare le procedure per il rimpatrio dei minori sottratti.
(3-00686)
Interrogazione a risposta scritta:
VILLARI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
un numero non definito di militari italiano che hanno preso parte ad operazioni della NATO nell'ex Jugoslavia, risulta esser stato colpito da patologie tumorali, alcune delle quali fatali, a causa della contaminazione da uranio impoverito riconducibile a tali operazioni;
l'Osservatorio militare emunera una cifra drammatica di malati contagiati e di vittime e da dati rilevati risulta che la Campania, dopo Puglia e Sardegna, conta il maggior numero di malati -:
se il Governo intenda dare chiarimenti su una vicenda che da troppo tempo appare oscura, facendo opportune indagini sull'accaduto, in modo da fornire dati veritieri da confrontare con quelli drammatici dichiarati dall'Osservatorio militare e soprattutto individuare le cause e i responsabili delle morti e delle sofferenze arrecate a questi nostri soldati.
(4-02792)