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Allegato B
Seduta n. 121 del 7/3/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
STRADELLA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
per il polo industriale di Felizzano-Quattordio, realtà produttiva del settore della componentistica auto, è di vitale importanza la sussistenza dello stabilimento Valeo di Felizzano;
l'azienda Valeo SpA attraversa una grave crisi di produzione per una forte flessione delle commissioni Fiat non giustificate dall'andamento del mercato automobilistico;
il 6 febbraio 2007 è stato sottoscritto un accordo tra le OO.SS. ed il Ministero nel quale si prevede l'accompagno alla rimodulazione aziendale con la possibilità di accesso alla mobilità lunga;
la finanziaria 2006 prevede la concessione della mobilità lunga per un congruo numero di lavoratori;
la Fiat SpA ha ottenuto di accedere a tale agevolazione con rapidità ottenendo grandi vantaggi economici che le consentono di programmare il rilancio aziendale anche a spese dello Stato;
i lavoratori della Valeo SpA già pesantemente penalizzati dalla ristrutturazione Fiat non possono accettare di non essere equiparati ai dipendenti dell'azienda automobilistica torinese -:
quali iniziative concrete il Ministro intende assumere per l'ammissione ai benefici di cui all'articolo 1, comma 1189 della legge n. 296 del 2006 del 25 gennaio 2007 per 60 lavoratori e lavoratrici dello stabilimento Valeo cablaggi e commutazioni di Felizzano.
(4-02839)
GALANTE e PAGLIARINI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che i vertici della Cucirini Coats, storica azienda specializzata in tintoria e fissaggio sita a Lucca, hanno deciso di dismettere i reparti e di trasferire il magazzino in altra sede;
tale decisione porterà alla mobilità degli attuali 140 dipendenti impiegati nella fabbrica;
il rischio che questa decisione comporterà per l'economia cittadina sarà rilevante, essendo la Cucirini Coats una delle realtà industriali più importanti del lucchese -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
quali iniziative intenda porre in essere al fine di scongiurare la chiusura di un'azienda che è patrimonio del sistema industriale lucchese e se non ritenga opportuno attivare un tavolo di confronto congiunto con la Regione Toscana e i vertici della Cucirini Coats al fine di salvaguardare i livelli occupazionali.
(4-02840)
CAMPA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
fino al 31 dicembre 1994 la pensione mensile diretta dei dipendenti pubblici (compresi i militari) era regolata dal Testo Unico 1092/73 e successive modificazioni ed era costituita da due voci: la pensione base e l'indennità integrativa speciale (di seguito denominata I.I.S.). Nei casi di premorienza, al coniuge superstite, a titolo di trattamento di reversibilità, veniva riconosciuto il 50/60 per cento della base stipendiale + il 100 per cento dell'I.I.S.;
con l'introduzione della legge n. 335 del 1995 (alias riforma delle pensioni Dini), in particolare con l'articolo 1 comma 41, i trattamenti pensionistici diretti, liquidati a far data dal 1o gennaio 1995, sono composti invece da una sola voce: la sommatoria della base stipendiale + I.I.S.;
tuttavia, se per il titolare della pensione diretta ovviamente non cambia nulla, cambia invece molto per i trattamenti di reversibilità ad esse riferite, perché a partire appunto dalla entrata in vigore della legge Dini, si calcolano applicando la percentuale del 60 per cento sulla somma complessiva, in tal modo legittimando una riduzione di circa il 40 per cento sulla I.I.S. dei trattamenti pensionistici di reversibilità;
la legge Dini, tra l'altro, nulla disponeva sulle pensioni dirette in essere alla data del 31 dicembre 1994, che conseguentemente continuavano ad essere costituite da due voci: base stipendiale + I.I.S. Le pensioni di reversibilità ad esse riferite dovevano quindi - a rigor di logica - essere calcolate con il vecchio sistema: 50/60 per cento della base stipendiale + I.I.S. al 100 per cento, anche in forza del comma 5 dell'articolo della legge n. 724 del 1994;
gli istituti previdenziali INPDAP, INPS, IPOST invece, nei casi di morte dei titolari delle pensioni dirette ante 31 dicembre 1994, hanno deciso di liquidare in forma ridotta (60 per cento delle due voci sommate) le pensioni di reversibilità, adottando il nuovo criterio di calcolo introdotto dalla legge n. 335 del 1995 che - come detto - valeva ovviamente per le reversibilità riferite alle sole pensioni pubbliche liquidate successivamente alla legge stessa;
i numerosissimi ricorsi legali, attivati conseguentemente dai titolari di detti trattamenti di reversibilità, presso le sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti, con i quali veniva reclamato il computo dell'I.I.S. al 100 per cento, sono stati accolti senza indugio, tanta è la chiarezza del comma 5 dell'articolo 15 della legge n. 724 del 1994;
con il comma 774 dell'articolo 1 è stato della finanziaria 2007, di fatto disposto che detta riforma Dini si applicasse retroattivamente, anche per le pensioni dirette ante 31 dicembre 1994 e per i trattamenti di reversibilità ad essi riferiti;
ad oggi, avendo la Corte dei Conti Sezione Sicilia sollevato dubbi di legittimità costituzionale ed investito - con ordinanza n. 13 del 10 gennaio 2007 - la Corte Costituzionale a pronunciarsi sulla costituzionalità del comma 774 della suddetta legge Finanziaria -:
quali iniziative intenda adottare per risolvere il contrasto legislativo insorto con l'entrata in vigore della legge Finanziaria 2007, considerato anche il rilevante valore sociale di tale problematica che coinvolge un numero elevatissimo di nuclei familiari.
(4-02842)
FOTI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in data 23 dicembre 1995 il signor Martino Carlo - nato ad Arpino (in provincia di Avellino) il 19 settembre 1951 e residente a Rivergaro (in provincia di Piacenza) in Via Machiavelli 3 - rilasciava dichiarazioni circostanziate al funzionario dell'INPS di Piacenza sul rapporto intercorrente
con la ditta Norma Srl, riferendo che dalla fine del 1993 e a tutto il 29 ottobre 1994 prestava attività lavorativa per la stessa, subentrata alla «Fortune Aviation», per la quale aveva prestato la sua opera dal luglio 1992 (riferimento pratica DM7037040607);
i risultati delle ispezioni svolte dai funzionari dell'INPS, volte a stabilire la congruità ed il tipo di rapporto intercorso tra il Martino Carlo e le predette società, non sono mai stati comunicati al Martino, nonostante le richieste da quest'ultimo rivolte in data 1o giugno 2004 (all'Ufficio - fondo volo dell'INPS di Piacenza) ed in data 5 febbraio 2007 all'Ufficio Vigilanza e recupero crediti dell'INPS di Roma) -:
quali siano i motivi per i quali nessuna risposta sia stata ancora resa, nonostante siano trascorsi più di 11 anni, al Signor Martino Carlo in ragione dell'accertamento ispettivo di cui sopra e, in ogni caso, quale sia il contenuto del medesimo.
(4-02846)