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Allegato A
Seduta n. 134 del 26/3/2007
...
(Sezione 2 - Iniziative per la messa in sicurezza della viabilità nel distretto apuano)
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, delle politiche agricole, alimentari e forestali, per gli affari regionali e le autonomie locali e dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
gran parte del territorio dello Stato italiano è particolarmente soggetto ai gravi problemi d'ordine geologico e specialmente di erosione e di dissesto idrogeologico;
una delle maggiori cause di questa sovraesposizione a tali pericoli è spesso rintracciabile nella limitata e, in taluni casi, inesistente attenzione da parte dei governi, locali e nazionali, alla pianificazione della messa in sicurezza delle vie di comunicazione e, in generale, dell'intero territorio;
il distretto Apuano, nello specifico, per le sue peculiarità geomorfologiche, si mostra particolarmente incline a tali spiacevoli eventi naturali;
nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2007 una frana ha isolato cinque paesi montani del massese, quali Casania, Gronda, Guadine, Rediceti e Resceto;
nel pomeriggio del 2 marzo 2007 un secondo smottamento ha aggravato le condizioni della viabilità e dei lavori di pulizia e messa in sicurezza dell'area e, per una fortuita coincidenza, nessuno è rimasto vittima dello smottamento, nonostante una famiglia abbia già dovuto abbandonare la propria abitazione perché ritenuta a rischio;
nella giornata di giovedì 1o marzo 2007 il comune di Massa ha attivato la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale;
l'articolo 5 del decreto-legge n. 343 del 2001 stabilisce che il Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il Ministro o i Ministri da lui delegati, determina le politiche di protezione civile -:
se il Governo sia a conoscenza della grave condizione in cui dal 28 febbraio 2007 versano i cittadini dell'intera area succitata, essendo questi privi non solo dell'unica via di comunicazione che dava loro la possibilità di raggiungere i luoghi di lavoro, ma, soprattutto, della tranquillità psicologica per l'imminente futuro delle loro famiglie;
se non reputino opportuno adoperarsi per favorire il ritorno ad una condizione di normalità e porre termine a quella di attuale disagio dei cittadini apuani;
se intenda riconoscere lo stato di calamità naturale e quali possano essere gli stanziamenti disponibili per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza del versante interessato dal movimento franoso.
(2-00406) «Evangelisti, Donadi».