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Allegato B
Seduta n. 134 del 26/3/2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
il Sistema sanitario nazionale presenta criticità in termini di adeguatezza, efficienza e sicurezza delle prestazioni, così come emerso anche dalla recente indagine sugli ospedali italiani commissionata dal Ministero della salute;
sono sempre più frequenti le denunce, da parte di pazienti o familiari, per casi di malasanità in tutto il territorio nazionale, con punte di particolare drammaticità nell'area del Mezzogiorno e per i disagi patiti nel rapporto con le strutture sanitarie;
è acclarata l'esistenza di una disomogeneità territoriale nella prestazione dei servizi, a danno delle regioni del Sud. In particolare le insufficienze strutturali e, soprattutto, la carenza di tecnologie avanzate e di divisioni specialistiche di eccellenza alimentano in modo costante il fenomeno della migrazione sanitaria verso gli ospedali del centro-nord;
il Governo, all'atto del suo insediamento, ha varato un New Deal della Salute, definendo le linee di un programma per la promozione della salute e del benessere delle persone, con l'obiettivo di «ridefinire modi e forme del sistema perché esso sia finalmente orientato verso i bisogni e le esigenze dei cittadini»;
alla luce delle problematiche del settore sanitario esistenti anche in altri paesi della UE, e nell'ottica dell'armonizzazione su base comunitaria delle normative nazionali, è auspicabile un deciso impegno al fine di aumentare lo standard di protezione dei diritti e delle tutele dei malati e dei cittadini a livello europeo;
il 15 novembre 2002, a tale fine, è stata presentata a Bruxelles la «Carta europea dei diritti del malato», di seguito denominata «Carta», volta a definire precise tutele in favore dei cittadini e dei malati;
la Carta rappresenta la declinazione dei principi contenuti nella «Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea», sottoscritta a Nizza il 7 dicembre 2000, ed individua 14 diritti da garantire a tutti i cittadini dell'Unione:
1. diritto a misure preventive;
2. diritto all'accesso;
3. diritto all'informazione;
4. diritto al consenso;
5. diritto alla libera scelta;
6. diritto alla privacy e alla confidenzialità;
7. diritto al rispetto del tempo dei pazienti;
8. diritto al rispetto di standard di qualità;
9. diritto alla sicurezza;
10. diritto alla innovazione;
11. diritto a evitare le sofferenze inutili e il dolore non necessario;
12. diritto a un trattamento personalizzato;
13. diritto al reclamo;
14. diritto al risarcimento;
i diritti enunciati nella Carta trovano ispirazione e fondamento anche in altri documenti internazionali, provenienti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Consiglio d'Europa, che ne confermano il valore. Tra questi, per quanto riguarda l'OMS, la Dichiarazione sulla promozione dei diritti dei pazienti in Europa, approvata ad Amsterdam nel 1994; la Carta di Lubiana sulla riforma dell'assistenza sanitaria, approvata nel 1996; la Dichiarazione di Jakarta sulla promozione della salute nel 21o secolo,
approvata nel 1997. Per quanto riguarda il Consiglio d'Europa, la Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina, firmata ad Oviedo nel 1997;
i diritti enunciati nella Carta richiamano nella sostanza alcune lacune del nostro sistema sanitario, quali la carenza di misure di prevenzione, la lentezza dei tempi di risposta della sanità, l'inadeguatezza delle prestazioni, l'insufficiente implementazione delle tecnologie a servizio della salute;
l'articolo 14 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 - in linea con l'esigenza di rendere più aderente il sistema di garanzie della salute alle istanze dei cittadini - prevede il coinvolgimento, da parte delle Regioni, delle organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini nelle attività di programmazione, controllo e valutazione dei servizi sanitari,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte a recepire i principi informatori della Carta nella legislazione primaria e a promuoverne le linee ispiratrici tra le amministrazioni pubbliche interessate, con particolare riguardo alla necessità di darne uniforme applicazione tra le regioni giusta la loro competenza in tema di tutela della salute;
a farsi promotore, nelle competenti sedi comunitarie, di iniziative destinate a garantire una comune ed uniforme adozione dei principi della Carta in tutti i Paesi dell'Unione europea.
(1-00136) «Bianchi, Mosella, Lucà, Bimbi, Zanotti, Cancrini, Pellegrino, Rocco Pignataro, Astore, Poretti, Barani, Realacci, Servodio, Carra, Bocci, Boffa, Betta, Narducci, Samperi, Villari, Bordo, Fedi, Gianni Farina, De Biasi, De Brasi, Ghizzoni, Cesario, Ruta, Burtone, Benvenuto, Brandolini, Cassola, Raiti, Mazzoni, Forlani, Urso, De Corato, Giulio Conti, Lisi».