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Allegato B
Seduta n. 158 del 16/5/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
CORDONI, GIULIETTI, FRANCI, KHALIL detto ALÌ RASHID, MARIANI, CRISCI, VELO, BELLANOVA e CALDAROLA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la Banca d'Italia ha definito un progetto di soppressione di 59 Filiali, da attuare in due distinte fasi;
anche in passato ipotesi teoriche formulate, a livello di strutture competenti,
simili a quella ora prospettata non sono state approvate, poi, dai diversi vertici dell'Istituto perché confliggenti con gli interessi generali e con il significato della presenza della istituzione Banca d'Italia in tutte le zone del Paese;
in considerazione del fatto che la presenza della Banca distribuita sull'intero territorio nazionale costituisce un valore costantemente sottolineato dai diversi Governatori anche in un atto solenne quali sono le «Considerazioni finali» di fine maggio, è quanto mai opportuno, nell'autonomia delle valutazioni dell'Istituto, considerare forme organizzative alternative per alcune fasce di filiali, mantenendo però integra la presenza sul territorio;
la maggiore valorizzazione, in nome del decentramento istituzionale e territoriale, delle realtà locali comporta, secondo gli interroganti, una maggiore interlocuzione con le dipendenze della Banca d'Italia per tutti quei compiti nei quali l'Istituto ha dato e può continuare a dare validissimi contributi;
secondo gli interroganti, la previsione del conferimento per legge di nuove funzioni alla Banca d'Italia non dovrebbe comportare in ogni caso la valutazione autonoma di sospensione del progetto per un riesame a iter legislativo concluso;
nei Paesi europei peraltro le diverse Banche centrali sono presenti nei territori -:
se il Governo sia a conoscenza di tale progetto che ha evidenti riflessi di interesse generale e per le collettività locali ma, non è accompagnato da un piano di sviluppo delle attività;
quale sia l'orientamento del Governo per i profili relativi al Servizio di tesoreria provinciale dello Stato per i quali la legge prevede precisi poteri del Ministro dell'economia e delle finanze;
se, fermo restando che gli obiettivi di maggiore economicità, non possano non riscontrare doveroso consenso, il progetto in questione non si configuri in disarmonia con l'ampio accrescimento di funzioni in capo alla Banca d'Italia, quale previsto dal disegno di legge di riordino delle Autorità;
se, proprio in previsione della traduzione in legge del suddetto disegno, non vadano ancor più valorizzate, a livello territoriale, anche attraverso una rimodulazione per fasce di funzione delle attuali Filiali, le indubbie capacità e professionalità possedute dai dipendenti della Banca d'Italia, considerato che diverse delle nuove attribuzioni comportano attività da svolgere a livello decentrato.
(3-00895)
Interrogazione a risposta in Commissione:
AIRAGHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il 27 febbraio 2007 l'Agenzia per il Demanio e il Ministero della difesa hanno firmato il primo decreto per il passaggio al patrimonio immobiliare dello Stato di 201 immobili per un valore di 1 miliardo di euro;
l'agenzia del Demanio avvierà sui beni ex Difesa progetti di valorizzazione e di eventuale dismissione, condividendo con i comuni interessati iniziative in linea con i bisogni del contesto urbano e sociale nel quale gli immobili sono inseriti;
nell'allegato A del decreto 28 febbraio 2007 compare, al numero 100 della tabella, anche il poligono TSN Gallarate (area esterna);
il tiro a segno di Gallarate è, ad oggi, ininterrottamente in attività dal novembre 1883;
fra le attività istituzionali che si svolgono al suo interno vi sono i corsi di addestramento e certificazione dell'idoneità al maneggio delle armi per i quasi 100 appartenenti ai corpi di polizia locale di Gallarate, Lonate Pozzolo, Ferno, Cavaria e Sesto Calende;
al suo interno si svolgono le attività di addestramento di quasi 300 dipendenti di vari istituti di vigilanza privata;
si svolge, inoltre, l'attività sportiva agonistica di atleti che partecipano a selezioni regionali e nazionali;
ha grande rilevanza l'attività amatoriale di tiro a segno svolta dagli oltre 200 soci che frequentano abitualmente il centro -:
cosa si intende con la dicitura «area esterna» indicata fra parentesi al punto 100 dell'allegato A del decreto.
(5-01039)
Interrogazione a risposta scritta:
FERDINANDO BENITO PIGNATARO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
le autorità fiscali statunitensi hanno dichiarato l'evasione fiscale del personale italiano a contratto delle rappresentanze diplomatico-consolari e degli istituti di cultura all'estero, avanzando agli stessi richiesta di adesione al condono, per importi che oscillano tra i 75.000 ed i 100.000 dollari a persona;
risulta che i suddetti cittadini italiani hanno, al contrario, regolarmente pagato le imposte che sono state prelevate, accantonate e versate dal Ministero degli esteri, quale sostituto d'imposta, al Ministero delle finanze americano;
il Ministero degli esteri italiano, nella fase di accantonamento e versamento degli importi, avrebbe omesso di applicare i dettati dell'accordo bilaterale esistente fra Italia e USA, che prevede la riscossione in loco delle tasse da parte del Ministero delle finanze americano;
i suddetti lavoratori non risulterebbero evasori ma vittime inconsapevoli di un errore macroscopico commesso dalle autorità dal Ministero degli esteri italiano, ed una loro eventuale adesione alla richiesta di condono avanzata dalle autorità americane equivarrebbe ad una ingiusta ammissione di colpevolezza;
è assurdo che il personale a contratto delle sedi consolari e degli istituti di cultura, il cui reddito è sottoposto al regime fiscale italiano, subisca un trattamento fiscale discriminante rispetto a quello riservato al personale di ruolo, a parità di reddito, di condizioni lavorative e familiari;
in data 13 febbraio 2007 è stata presentata una interpellanza urgente rivolta al ministro degli esteri affinché questi intervenisse presso le autorità statunitensi al fine di far slittare la scadenza, allora prevista per il 20 febbraio 2007, del termine di adesione al condono fiscale e per rivedere gli accordi fra Italia e USA in materia tributaria;
in sede di risposta, il sottosegretario Di Santo rassicurava gli interpellanti, comunicando che le autorità americane avevano deciso di prorogare il termine per l'adesione alla proposta di condono fiscale al 30 marzo 2007, dando contestualmente spazio all'avvio di necessari contatti a livello tecnico per chiarire la situazione;
alla luce di tale sviluppo l'Italia ha inteso avviare immediatamente consultazioni bilaterali, rispetto alle quali l'amministrazione americana si è dimostrata disponibile ad approfondire la questione della reciprocità, al fine di pervenire ad un'intesa definitiva e soddisfacente per entrambe le parti sulla controversa materia;
nonostante gli impegni assunti dal governo, allo stato attuale non si è pervenuti ad una soluzione definitiva della vertenza in grado di sollevare i nostri connazionali dal pericolo di dover sborsare ingenti somme di denaro, difficilmente reperibili se non attraverso la vendita delle proprie abitazioni o la liquidazione anticipata dei fondi pensionistici;
si è appreso che il fisco americano ha ufficialmente confermato una ulteriore proroga del termine del condono per il 30 giugno 2007 ed uno sconto sulla tassazione
dell'anno 2003, dando in tal modo più tempo ai nostri connazionali per reperire 75.000 dollari a famiglia al posto dei 100.000 richiesti inizialmente;
le questioni fiscali USA e le loro conseguenze a livello economico impongono una riflessione sull'aspetto retributivo del personale a contratto del Ministero degli esteri per garantire, anche in futuro, il potere d'acquisto delle retribuzioni del personale colpito dai provvedimenti di cui sopra, considerato che a causa del decreto-legge 103 del 2000, anche per quest'anno al personale a contratto sarà preclusa la possibilità di negoziare il biennio 2006-2007;
anche che il personale delle ambasciate di altri Paesi è stato coinvolto nella verifica fiscale dell'amministrazione americana partita nel febbraio 2006, ma come avvenuto in Gran Bretagna, l'amministrazione di provenienza si è fatta carico di rimborsare direttamente le imposte al fisco americano, trovando così una soluzione che tutelasse i propri dipendenti -:
quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere per chiarire definitivamente la questione fiscale del personale italiano a contratto delle rappresentanze diplomatiche consolari e degli istituti di cultura al fine di tutelare i nostri connazionali;
quali iniziative intenda mettere in atto per rivedere in modo perequativo il potere d'acquisto delle retribuzioni del personale colpito dall'inasprimento fiscale americano.
(4-03667)