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Allegato A
Seduta n. 16 del 29/6/2006
INTERPELLANZE URGENTI
(Sezione 1 - Condanna penale emessa nei confronti del presidente dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) di Massa, a seguito di manifestazione non autorizzata)
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
a Massa alla vigilia del 25 aprile del 2004 ignoti vandali hanno tracciato una svastica sulla lapide-monumento di Aldo Salvetti, giovane diciottenne barbaramente ucciso dai nazisti il 19 settembre del 1944;
in risposta a quel gesto incivile, il 30 aprile 2004 il «comitato Aldo Salvetti» tenne un presidio davanti alla lapide deponendovi dei fiori, alla presenza del presidente comunale dell'Anpi di Massa Ermenegildo della Bianchina e della sorella del giovane ucciso;
in questi giorni, a due anni da quella iniziativa, è stato recapitato al presidente comunale dell'Anpi di Massa Ermenegildo della Bianchina e all'esponente del «comitato Aldo Salvetti» Marco Lenzoni un decreto penale di condanna per il reato previsto dall'articolo 18 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, perché «promuovevano, organizzavano e incitavano, mediante affissione di striscioni e distribuzione di volantini, una riunione pubblica davanti al monumento in memoria del partigiano Aldo Salvetti, senza darne preavviso all'autorità di pubblica sicurezza»;
il presidente comunale dell'Anpi di Massa Ermenegildo della Bianchina, ex partigiano novantenne e figura di riferimento per tutto il nostro territorio, è stato condannato a 5 giorni di arresto e a 100 euro di ammenda, sostituiti dalla sola pena pecuniaria consistente in 190 euro di ammenda;
secondo gli interpellanti, si tratta di un provvedimento ingiusto ed ingiustificato che colpisce una persona simbolo della nostra città e della libertà, una figura che da sola era in grado di garantire la democraticità dell'iniziativa, iniziativa organizzata da persone che mostrandosi pubblicamente e civilmente hanno voluto restituire dignità ad un monumento simbolo della Resistenza, oggetto di una vile provocazione da parte di ignoti;
secondo gli interpellanti, si è trattato di un'azione di civiltà a tutela della nostra memoria, dei valori democratici e della Resistenza -:
se non ritenga di adottare iniziative volte a superare questa norma antiquata ed ingiusta.
(2-00002) «Cordoni, Mario Ricci, Mariani, Zanotti, Trupia, Acerbo, Cacciari, Iacomino, Siniscalchi, Forgione, Realacci, De Simone, Mascia, Rocchi, Olivieri, Nicchi, Khalil, Cogodi, Caruso, Provera, Velo, Carbonella, Ventura, Lucà, Chianale, Motta, Evangelisti, Crisci, Codurelli, Folena, Pinotti, Rampi».